di Felice D’Ambra
L’Alzalea & la Festa della Mamma..
Non c’è nulla più forte di più bello di quel filo che unisce la madre al proprio figlio. Quel legame così intenso che rimane scolpito nel cuore di madre, per tutta la vita. In ogni angolo dell’universo, in ogni casa dove nasce un figlio/figlia, la prima sillaba che pronuncia è: “Mamma”. La mamma, l’essere supremo, l’unico, esclusivo. Unico è anche il primo sostentamento di vita del figlioletto, che si nutre dal succhiare il latte del seno della mamma. Un atto emotivo, magico che dona energia al proprio figlio, sia esso nato con la camicia, o senza: bianco, giallo, nero, mulatto, rosso, ricco o povero, uguale per tutte le mamme
L’origine della tradizione di celebrare la Festa della Mamma, proviene dall’Inghilterra e dagli Stati Uniti, da quando nel 17mo secolo, la quarta domenica di Quaresima, iniziò a diffondersi l’usanza del “Mothering Sunday”. Per l'occasione c’era l’usanza di regalare rose rosse e offrire il tipico“Mothering cake” una torta a base di frutta a tutte le mamme.
Grandi e illustri Poeti, scrittori, artisti, consumarono fiumi d’inchiostro per lodare con bellissime opere e canzoni “Le Mamme” Tra gli artisti dei primi del novecento, di grande risalto, emerge la figura di Francesco Ciusa di Nuoro, Capitale della Barbagia. Il giovane scultore a soli vent’anni presentò alla Biennale di Venezia, la sua prima opera artistica ”La madre dell’ucciso”. Era il 1907, quando Francesco Ciusa, non vinse la Biennale, ma ebbe un grande “trionfo”.
Remo Branca, scrittore, artista, pittore racconta che Francesco Ciusa, vide una madre urlante, spuntare da una strada, come un’ombra cupa, avvicinarsi al figlio morto. Poi chiudersi in un silenzio accanto al cadavere del figlio. Si sedette nel caminetto spento, triste, sofferente, con le ginocchia alzate al petto, le braccia intorno alle ginocchia, il busto eretto, la testa alta, con le rughe che scavano profondamente il viso nell’atteggiamento di chi compie il rito, de “sa ria”, la veglia funebre per un congiunto morto in circostanze tragiche.
Le parole più famose dedicate alla Madre, dall’arte d'ispirazione cristiana, sono state quelle del Sommo Poeta Dante Alighieri, contenute nel Canto XXIII della Divina Commedia. Secondo me, molto bella e toccante, è la poesia “Maternità” di Rabindranath Tagore (Gurudev); che il filosofo, poeta indiano e premio Nobel 1913, così recita: “Da dove sono venuto? Dove mi hai trovato? Domandò il bambino a sua madre.
Ed ella pianse e rise allo stesso tempo e stringendolo al petto rispose: tu eri nascosto nel mio cuore bambino mio, tu eri il Suo desiderio. Tu eri nelle bambole della mia infanzia, in tutte le mie speranze, in tutti i miei amori, nella mia vita, nella vita di mia madre, tu hai vissuto. Lo spirito immortale che presiede nella nostra casa ti ha cullato nel Suo seno in ogni tempo, e mentre contemplo il tuo viso, l’onda del mistero mi sommerge, perché tu che appartieni a tutti, tu mi sei stato donato. E per paura che tu fugga via, ti tengo stretto nel mio cuore.
Quale magia ha dunque affidato il tesoro del mondo nelle mie esili braccia”.Due, tra le più celebri canzoni dedicate alla mamma, conosciute nel mondo, sono state: “Mamma, e Non ti scordar di me", cantate dal grande Beniamino Gigli, il giovane Tenore di Recanati, allievo di Enrico Caruso. Il Grande Tenore con la sua emozionante ed espressiva voce, commosse intere generazioni e milioni di emigranti in terre straniere. Oggi 13 maggio 2018 è una giornata speciale, poiché è il giorno più bello, dedicato alla ”Mamma”, a tutte le Mamme del mondo.
Secondo il mio parere, il più bel regalo che si possa fare alla propria mamma, è festeggiarla con un fiore, ma anche con una carezza, tenerezza, un sorriso, un bacio non richiesto e di un semplice abbraccio fatto con amore e col cuore. La mamma va adorata tutti i giorni dell’anno e non soltanto il giorno della “festa”, non solo in vita, ma va ricordata sempre, per l’eternità. La Madonna Maria Santissima Madre di Dio e Madre Nostra, è la Mamma di tutte le mamme del genere umano del mondo!
Un Augurio Speciale di una "Buona Festa" a tutte le mamme lettrici del Notiziario Eolie di Bartolino leone e sparse nel mondo, e un pensiero a tutte quelle mamme che non son sono più fra noi, ma che sono sempre nel nostro cuore.