di Pina Cincotta in Mandarano
Ho sempre detto e scritto che l'Arma dei Carabinieri a Panarea svolge un ruolo di fondamentale importanza. I Carabinieri nel loro periodo di presenza sull'isola fanno dei miracoli e forse di più.
In questi anni sempre questo abbiamo scritto. Le mancanze per Panarea arrivano da altre direzioni. Per questo ho deciso di usare il mio timbro di operatrice turistica da oltre mezzo secolo e ho scritto anche questa lettera al Comune di Lipari.
LA RICETTA DI PINA CHE FA LECCARE I BAFFI
=== primi piatti ===
GNOCCHI DI PATATE E MELANZANE
Ingredienti: Kg. 1,200 di patate, kg. 1,200 di melanzane, gr. 500 di farina, sale quanto basta.
Preparazione: lessate le melanzane a vapore senza la buccia e mettetele a scolare per togliere l'eccesso di acqua; lessate le patate, pelatele e passatele al setaccio. Unite alla purea le melanzane, la farina e il sale (non aggiungete acqua). Lavorate bene l'impasto e fatelo riposare per trenta minuti. Trascorso il tempo, potete ricavare gli gnocchi della misura e forma desiderata, che farete lessare in acqua lessata. Condite a piacere, con salsa di pomodoro o burro fuso, foglie di salvia e abbondante parmigiano.
Una certa disintossicazione da quel mostro, che non è quello che staziona con i suoi cattivi odori sul porto di Panarea, chiamato facebook si potrebbe organizzare a Panarea. Copiando la ricetta del ministro della Comunicazione della Papua Nuova Guinea, che ha chiesto ai concittadini di prepararsi a vivere per qualche mese senza social. Non per censura ma per salute. Un divieto per la salute fa sempre bene. Penso che fare una prova in un posto come Panarea renderebbe l'isola più reale e servirebbe a capire i disturbi dell'astinenza. Magari è la cura che dura.
=== primi piatti ===
PENNE CON CARCIOFI
Ingredienti (per 4 persone): 400 gr. di penne, 4 carciofi piuttosto grossi, 5 cucchiaiate d'olio d'oliva, sale e pepe, parmigiano grattugiato, succo di 1 limone,1 spicchio d'aglio pestato.
Preparazione: togliete dapprima le foglie più esterne dei carciofi, che sono generalmente più dure, e mantenete la parte centrale che è invece molto tenera. Lavateli sotto l'acqua corrente e poi tagliateli in spicchi sottili, che lascerete macerare per una decina di minuti in una ciotolina con il succo di limone. In un tegame fate imbiondire lo spicchio di aglio pestato che poi toglierete.
Quindi mettete a rosolare, a fuoco lento, i carciofi gocciolanti di limone; insaporiteli con un pizzico di sale e pepe.
Più tardi aggiungete alcune cucchiaiate d'acqua calda per diluire il condimento e ricordate di mescolare spesso.
Lasciate cuocere i carciofi per più di mezz'ora, in modo che si spappolino un po'.
Dopo aver fatto cuocere le penne al dente, conditele con i carciofi ed il loro olio e presentatele cosparse di parmigiano (o di pecorino) grattugiato.
Panarea è sempre pronta a dare il meglio di se stessa anche senza il supporto politico. Ormai ci siamo abituati a fare da soli. I politici che si fanno la bocca con Panarea dovrebbero guardarsi allo specchio e capire poi se le rughe che portano sul viso sono dei segnali del tempo trascorso inutilmente a far aspettare la loro presenza o per meglio dire aspettare invano le loro promesse. Le rose sbocciano sempre e sempre i politici si bocciano.
=== pesce ===
CALAMARI RIPIENI
Ingredienti: 4 calamari puliti, mollica di pane 250 g., prezzemolo, capperi, formaggio grana o parmigiano 50 g., provola 50 g., sale, pepe, olio qb.
Preparazione: in una terrina ponete la mollica, il prezzemolo e i capperi tritati, aggiungete il formaggio, sale, pepe, olio e impastate.
Riempite i calamari con questo preparato e chiudeteli con uno stuzzichino. Si possono fare arrosto o al sugo.
Sugo per i calamari - ingredienti: mezza bottiglia di passata di pomodoro, prezzemolo, olio, sale, aglio o una piccola cipolla.
Sugo per i calamari - preparazione: soffriggete la cipolla a dadini, aggiungete passata, sale e prezzemolo e lasciate cuocere un poco. Aggiungete i calamari ripieti e fateli cuocere in questo sugo a fuoco lento per 15-30 minuti a seconda della grandezza dei calamari.
Caro sindaco di Lipari,
desidero personalmente fare gli auguri per il primo anno del secondo mandato all'amministrazione comunale e per il suo onomastico che si avvicina. Dovreste trovare la voglia e il tempo di occuparvi dell'isola di Panarea. Il piacere di scoprire le idee politiche e tecniche sull'isola più osannata delle Eolie. Patria di bellezza infinita che genera anche lavoro di qualità e per questo dovrebbe essere la più curata. Davanti e di dietro dicono i miei clienti e amici.
=== primi piatti ===
LINGUINE CON SCAMPI E VERDURE
Ingredienti (per 4 persone): g. 400 di linguine, 12 scampi di media grandezza, una melanzana tagliata a fette, una zucchina tagliata a fette, g. 200 di radicchio tagliato a fette, g. 200 di pomodoro fresco, un peperoncino0 piccante, mezzo bicchiere di vino bianco, prezzemolo tritato, g. 50 di olio d'oliva, 3 spicchi di aglio tritato.
Preparazione: far arrostire le verdure con un filo di olio e poi tagliarle a julienne. In una padella con l'olio far imbiondire l'aglio ed il peperoncino piccante, aggiungere gli scampi, precedentemente sgusciati e farli cuocere a fuoco lento per circa due minuti. Bagnare con vino bianco e lasciare evaporare a fuoco forte. Aggiungere i pomodori pelati tagliati a pezzetti, le verdure a julienne, salare e far cuocere il tutto per ancora due minuti. A parte cuocere le linguine al dente, versarle nella padella e farle mantecare per circa un minuto.
Servire cospargendo la pasta con il prezzemolo tritato.
Solitamente ai politici interessano i voti e non la salute dei votanti. Le isole Eolie sono la prova provata. Conoscere lo stato di salute della popolazione che abita in un'isola di piccola segna lo stato d'ignoranza sulla situazione sanitaria all'atto pratico dei suoi abitanti. Nessuno si preoccupa di svelare eventuali legami della salute con rischi ambientali presenti sul territorio insulare. Gli elementi che caratterizzano un'isola tipo Panarea, e che hanno una influenza più o meno diretta sulla salute delle persone e delle comunità, sono facilmente intuibili:(a) la dimensione ridotta della popolazione residente e il confronto con riferimenti esterni, (b) gli spostamenti che parte della popolazione compie, esempio i malati, gli studenti e i lavoratori fuori sede; (c) gli effetti dei flussi turistici periodici, (d) le differenze genetiche, sociali, economiche e culturali rispetto ai territori costieri e più in generale alle aree continentali. Bisogna studiare questi fenomeni per fare i conti con quanto si nota nella comunità che non si può modificare a piacimento ma va paragonato a quello di altre isole almeno italiane.
=== secondi piatti ===
FALSOMAGRO
Preparazione: si prende una bella fetta di carne abbastanza grande e vi si dispongono sopra: pecorino fresco a pezzetti; salame a listerelle; uovo sodo sbriciolato; parmigiano grattugiato; sale – pepe – prezzemolo tritato.
Si arrotola la fetta così ripiena e si lega; si frigge in padella rigirando continuamente. Tolta la carne, nella padella si fa colorire una cipolla affettata grossolanamente. Tolta la cipolla (che insieme al falsomagro si mette in una pentola), nello stesso olio schiacciare con una forchetta un cucchiaio di estratto di pomodoro – aumentare la dose in proporzione alla quantità di carne – e diluire con acqua fino ad ottenere un sugo lento ma colorato. Versare il tutto nella pentola e far cuocere a fuoco lento fino a quando si ottiene un buon ragù.
Qui a Panarea le passeggiate finiscono alla fine del porto. Illuminato dal sole di giorno e buio di notte. La gente si ferma, riflette e alza gli occhi al cielo. Aspettando la manna che non cadrà mai. Di Panarea fanno quello che vogliono. Generalmente non fanno niente o poco al confronto di quello che Panarea fa e ha fatto per tutti. Una bellezza come Panarea è un traguardo della natura che tutti apprezzano ma spesso calpestano. Il lungo inverno è alle spalle, ora ci aspetta il caldo infernale ed allora tutti a guardare e ad ammirare lo Stromboli.
=== pesce ===
PASTICCIO DI SARDE
Ingredienti: 300 gr di sarde, 50 gr di farina, un ciuffo di prezzemolo, un misurino di olio, sei uova, un limone, sale, pepe, latte
Preparazione: spinare le sarde e metterle a marinare nel succo di limone per non meno di due ore. In una terrina a parte rompere le uova, aggiungere la farina, il sale, il pepe, il latte ed il prezzemolo tritato ed amalgamare il tutto. Unire le sarde e gettare il composto in una padella con olio caldo. Far dorare le due parti e servire.
Da quando sono nata ho sempre sentito parlare di finanziamenti di tutti i tipi e di tutte le misure per le isole Eolie. Tutto è stato sempre finanziato. I soldi arrivati alle Eolie sono una quantità mostruosa che non so pronunciare. La certezza è che ad ogni richiesta è arrivato un finanziamento. Ultimo in ordine di tempo quello per l'ospedale che nella sua storia si può dire che i soldi non sono mancati. Eppure ogni cosa finanziata ha visto i soldi volatilizzarsi e finire in insuccessi che ancora oggi gridano vendetta. Naturalmente sono soldi pubblici e nessuno da un conto preciso di come sono stati spesi male. Forse perché sono stati distribuiti bene.
=== antipasti ===
CROSTINI ALLE VONGOLE
Ingredienti (per 8 persone): 1 Kg. di vongole, olio extravergine d'oliva, 2 spicchi d' aglio tritati, 1 spicchio intero, 100 ml di vino bianco secco, 3 cucchiai di prezzemolo tritato, 2 peperoncini rossi sbriciolati, pomodorini a pezzetti, 16 fette di pagnotta casereccia tostate, sale.
Preparazione: in una padella fare rosolare 3 cucchiai di olio, le vongole e lo spicchio d' aglio intero. Quando l' olio frigge versare il vino e far cuocere 5-7 minuti. Spegnere il fornello e sgusciare ¾ di vongole. Nella stessa padella aggiungere altro olio e l' aglio tritato, il prezzemolo e il peperoncino. Cuocere 2-3 minuti. Unire i pomodorini e aggiungere le vongole all' ultimo minuto. Tostare il pane e distribuirvi sopra la salsa di vongole con qualche vongola col guscio.
Solitamente non pettegolo di politica con nessuno. Io distinguo solo la politica buona dalla politica non buona. Che in parole povere vuol dire che c'è la politica che si smuove per fare opere, servizi, lavori e controlli su come spendere i soldi pubblici e poi c'è quella che magari i soldi li sperpera o peggio ancora se li mangia. I recenti risultati elettorali vengono visti e giudicati dai bravi commentatori come una richiesta di domanda commerciale e di offerta di mercato. Così invece di pagare in euro o in moneta elettronica paghiamo in voti a prendere o a perdere. Come dicevano quei tre comici napoletani. " a me mi pare na ...strunz...!
=== secondi piatti ===
VITIDDUZZU CHI CHIAPPIRI (VITELLO CON I CAPPERI)
Ingredienti: Fettine di vitello, olio, burro, 25 g. di capperi, una cipolla, farina bianca.
Preparazione: fate imbiondire il trito di cipolla in un tegame con metà olio e metà burro. Passate nella farina le fettine di vitello e friggerle. Aggiungete i capperi e fate insaporire per qualche minuto. Servite ben caldo.
Panarea è sempre nel cuore di chi ha seminato turismo da queste parti. Sapere che nel l'ultimo decennio una ventina di famiglie straniere hanno investito nell'acquisto di immobili di tutti a tutti i prezzi, principalmente nella zona di Ditella dove la terra è tornata giardino, è un bel segnale. Gente straniera che trascorre grandi periodi dell'anno sull'isola ad eccezione di luglio e agosto, perché in quei mesi notano che Panarea cambia pelle e vita. Questa è una grande semina perché lascia sperare in un certo futuro con certa gente che si è radicata anche se non del tutto socializzata. Ma siccome la loro età varia da 40 ai 70 anni possiamo dire tranquillamente che sono persone con i piedi per terra e non "u furiettu ca stana u cunigghiu".
=== antipasti ===
CROSTINI ALLE VONGOLE
Ingredienti (per 8 persone): 1 Kg. di vongole, olio extravergine d'oliva, 2 spicchi d' aglio tritati, 1 spicchio intero, 100 ml di vino bianco secco, 3 cucchiai di prezzemolo tritato, 2 peperoncini rossi sbriciolati, pomodorini a pezzetti, 16 fette di pagnotta casereccia tostate, sale.
Preparazione: in una padella fare rosolare 3 cucchiai di olio, le vongole e lo spicchio d' aglio intero. Quando l' olio frigge versare il vino e far cuocere 5-7 minuti. Spegnere il fornello e sgusciare ¾ di vongole. Nella stessa padella aggiungere altro olio e l' aglio tritato, il prezzemolo e il peperoncino. Cuocere 2-3 minuti. Unire i pomodorini e aggiungere le vongole all' ultimo minuto. Tostare il pane e distribuirvi sopra la salsa di vongole con qualche vongola col guscio.
Nella contrada della Annunziata c'è una scalinata che porta alla chiesa fra le più belle del mondo. Salirla è un grande segno di devozione. Nei pressi c'era la casa con laboratorio annesso di "mastro" Restuccia". Metteva bene i ferri agli asini e non aveva concorrenza. Il migliore. Fra una forgiatura e un montaggio parlava con gli asini e anche con i padroni. Veniva capito da entrambi. Ricordo che consigliava sempre che il lavoro andava distribuito nei luoghi di vita. Diceva quelli di Quattropani devono far lavorare quelli di Quattropani e quelli di Lipari devono far lavorare quelli di Lipari. La moneta deve circolare dove si vive anche se apparentemente i prezzi possono sembrare diversi. Ancora oggi quelle parole mi suonano come musica ma vedo che la politica eoliana per certe cose prende strade forestiere.
=== primi piatti ===
RIGATONI AL CAPPERO
Ingredienti: 1/2 kg di rigatoni, 1/2 kg di pomodori maturi, 50 gr di capperi, 100 gr burro, 1/2 cipolla, 50 gr di pecorino romano grattuggiato, basilico, sale
Preparazione: tagliare la cipolla a fettine sottili e farla dorare nel burro; dopo mettere i capperi, lasciarli insaporire un poco e poi aggiungere i pomodori tagliati a fettine circolari. Far cuocere questa salsa per mezz'ora circa, facendo attenzione che non diventi troppo densa. Lessare i rigatoni, scolarli al dente, condirli con la salsa, aggiungere il basilico e il pecorino romano.
Una famiglia di amici di Cugna partita per l'Australia 65 anni fa continua a mandarmi 2 volte l'anno il pacco. Per Natale e per Pasqua. Puntualmente. Sono amici e solo amici. Quando sono partiti eravamo bambini e giocavamo a legnetti e con le bambole di pezza che erano già rimasugli delle pezze. Questo interscambio di pacchi, che vanno e vengono sulla rotta Australia-Eolie, dimostra che spesso il pacco è un sentimento e non la fregatura commerciale e spesso anche politica. Un pacco si spedisce, non si tira come avviene spesso da queste parti.
=== primi piatti ===
MACCHERONI CON LE SARDE
Ingredienti per 4-6 persone: gr. 400 di maccheroncini rigati (o altra pasta corta), gr. 600 di sarde freschissime, una cipolla affettata sottilmente, la parte verde di tre finocchi teneri, quattro acciughe diliscate e ridotte in poltiglia, olio extravergine di oliva, una bustina di zafferano, gr. 50 di uvetta sultanina ammollata in acqua tiepida e poi strizzata, gr. 50 di pinoli, olio di semi per friggere, sale e pepe.
Preparazione: ecco un modo per rendere speciale la pastasciutta, insaporendola con un gustosissimo ragù di sarde, ottenuto mescolando magistralmente vari sapori otterrete quello che è forse il più famoso piatto siciliano.
Fate lessare per pochi minuti la parte verde dei finocchi in una casseruola con acqua bollente salata, poi scolateli e tritateli, tenendo da parte l'acqua di cottura.
Alle sarde tagliate la testa, la coda, le interiora e le lische. Fate quindi rosolare la cipolla in 8 cucchiai d'olio d'oliva. Appena inizierà ad imbiondire unite le acciughe ridotte in purea e fatele sciogliere con una forchetta. Inserite il trito di finocchi, l'uvetta ammollata, i pinoli e metà delle sarde. Mescolate il tutto con un cucchiaio di legno e schiacciate le sarde. Versate poi un mestolo di acqua nel quale avrete sciolto lo zafferano. Coprite la casseruola e fate cuocere per un quarto d'ora a fuoco basso, aggiungendo altra acqua calda se risulterà troppo asciutto. Appena prima di ritirare dal fuoco, regolate di sale e pepe. Nel frattempo fate friggere le altre sarde in una padella con olio di semi bollente.
Lessate al dente i maccheroncini nell'acqua di cottura dei finocchi e conditeli in una terrina con circa metà del ragù di sarde.
In una pirofila imburrata disponete uno strato di pastasciutta, uno di sarde fritte, un po' di ragù, quindi pastasc... e così di seguito.
Mettete in forno a gratinare per un quarto d'ora e servite caldissimo.
Quando mi dicono faremo questo e faremo quello, prendo la prima sedia sgangherata e mi siedo. Rifletto è dico: "questa sedia bisogna tirarla in testa ai promettenti". La migliore promessa che si può fare a Panarea è: "cercheremo di conservare al meglio quello che abbiamo perché é tanto bello che pensare di modificarlo vorrebbe dire distruggere. Un grande architetto mondiale mentre ammirava la mia "Pasta alla Norma" mi disse: "Pinuzza, modificare questo piatto o modificare Panarea è un peccato mortale. Lasciate tutto come si trova". Più chiaro di così.
LA RICETTA DI PINA CHE FA LECCARE I BAFFI
CAPRETTO ALLE OLIVE
Ingredienti (4-6 persone): 1 Kg di capretto a pezzi, 3 dl di vino rosso, 3 cucchiai di olio extra-vergine d' oliva, 200 gr. di olive nere snocciolate e tagliate in 4 pezzi, sale e pepe.
Preparazione: adagiare i pezzi di capretto in un recipiente di coccio, irrorarli con l' olio, salare, pepare e distribuirvi sopra le olive. Cuocere nel forno a 180-200 gradi per un' ora o poco meno rigirando ogni tanto i pezzi e bagnandoli con il vino.
Quando il mio amico Peppino viene a trovarmi, dopo avermi donato i due baci d'amicizia e di rispetto mi domanda a bruciapelo: Pina che ne pensi? Io guardandolo negli occhi come faccio da 40 anni gli rispondo che siamo sempre nelle mani di Dio. Non ho speranze in questi politici che sono bravissimi, ormai per tradizione, ad amministrare i voti ma non le isole. Basta vedere i fatti e cosa non si risolve, dai grossi problemi ai piccoli. Ma ormai va cosi e ci dobbiamo difendere da soli. A testa e a voce alta.
Ieri ho sbucciato le patate che avevano ancora la mia la terra attaccata. La nostra terra, questa della nostra isola che liberamente e personalmente coltivo perché è una mia grande gioia. Offrire le mie patate, cotte a chiunque, è sempre una parte della mia vita. Ciascuno di noi operatori turistici deve offrire ai turisti qualche cosa di personale per lasciare un legane con Panarea, la sua storia di ricchezza e povertà fatta di economia e moralità. Con questo spirito Panarea è nata e cresciuta e con questo spirito deve continuare a vivere per sopravvivere.
Leggere sul Notiziario delle Eolie l'incompatibilità fra alcuni porti delle isole e i mezzi di navigazione in determinate condizioni ambientali è un risultato da discutere. Questo rispecchia fedelmente la situazione anche di Panarea. La necessità di attrezzare i porti ad uso e costume degli isolani che in queste isole vivono tutto l'anno e quindi devono essere messi nelle condizioni di essere collegati tutto l'anno. Questa situazione é diversa dalla condizione dei pendolari del turismo che per Panarea sono un grosso problema. Ingestibile sia sotto l'aspetto sicurezza che igienico sanitario. Per 5 euro di ticket Panarea può fare sicuramente a meno di questa confusione.
In queste giornate di forte vento ho voluto cercare nella cassapanca dei miei ricordi qualche carta utile a Panarea. Così spulciando sono venuti fuori i documenti della buona sanità dell'isola che risalgono a tanti e tanti anni fa. Quando il plauso per le vite umane salvate è stato testimoniato con questi semplici fogli. Quanto vale una vita umana salvata? Ripaga ampiamente delle spese per il presidio medico che è un dovere civile dello Stato. Ecco perché il passato ci deve aiutare a difendere e migliorare la sanità anche di Panarea. Il passato insegna sempre e ci dice che una volta ci sentivamo più protetti sotto ogni punto di vista.
---Nella mia vita non c’è specchio che tenga. In lui mi guardo e vedo la mia anima ed il mio modo di dire le cose. Sempre secondo coscienza e per il bene di Panarea senza mettere mai in gioco i miei interessi personali che vanno oltre l’orto, l’acqua e la luce. Tutto naturale. Perché io amo la natura e con lei dialogo per i miracoli. Uno alla volta, come i passi. Perché Panarea rappresenta ancora il miracolo del turismo eoliano, ha sempre fatto da traino con il suo bel nome al richiamo di personaggi influenti anche per la moda delle vacanze. Politici in testa. Panarea non ha l’estate tutto l’anno e neanche la sicurezza tutto l’anno. Questo ripeto fino all’ultimo respiro. A Panarea, tutto l'anno ci sono le tasse. Perché?