di Luca Giuffrè
Gentile Direttore,
quanto illustrato in foto si appresta a festeggiare tra poco il suo primo “compleanno”. La presente segnalazione, pertanto, per sapere se il Comune di Lipari abbia comunicato alla Città Metropolitana di Messina (ex Provincia Regionale e competente per quel tratto di strada) o al Prefetto codesta situazione di estremo pericolo esistente in località Annunziata, lungo la strada provinciale che collega Pianoconte al centro di Lipari. Qualcuno ha forse intimato allo strafottente cittadino, proprietario del muro crollato, di ripristinare lo stesso? E non mi si venga a raccontare che il ripristino spetti alla ex Provincia Regionale, in quanto il Codice della Strada - Titolo II - Della Costruzione e Tutela delle Strade, all’art. 30 comma 6 recita testualmente, alla voce Fabbricati, Muri e Opere di Sostegno: “La costruzione di opere di sostegno che servono unicamente a difendere e a sostenere i fondi adiacenti, effettuata in sede di costruzione di nuove strade, e' a carico dell'ente cui appartiene la strada, fermo restando a carico dei proprietari dei fondi l'obbligo e l'onere di manutenzione e di eventuale riparazione o ricostruzione di tali opere.” Orbene, mi chiedo: la Polizia Municipale quante volte passa da lì per recarsi a presidiare le zone antistanti le scuole? I vari assessori e consiglieri comunali quante volte sono passati in prossimità di quel muro crollato? Non si rendono conto della situazione? Più volte al giorno si rischiano incidenti anche gravi, poiché gli automobilisti in transito verso le zone alte dell’isola quasi sempre non danno la precedenza a coloro che scendono, invadendo completamente la corsia opposta. Aspettiamo cosa? Morti? Feriti? O che anche il resto di quel muro cada, magari addosso a qualche malcapitato in transito? Possibile che ogni volta il cittadino di turno debba sostituirsi alle istituzioni per segnalare o sollecitare la risoluzione di un problema? Ed inoltre, il proprietario del muro non sarebbe denunciabile per occupazione abusiva della sede stradale, visto che non ha nemmeno provveduto a rimuovere i detriti? E’ facile mettere due transenne e far finta di nulla, così facendo siamo bravi tutti! Questo paese non cambierà mai…
I COMMENTI
di Elisa Villani
Gent.mo Direttore,
sono un’abitante della frazione di Pianoconte e vorrei segnalare attraverso il Suo giornale, una situazione di pericolo causata da un muro franato in località Annunziata lungo la Provinciale.
Il muro è venuto giù durante il nubifragio del 24 agosto 2018. subito è stato transennato e in quel modo è rimasto fino a oggi mettendo in pericolo la circolazione degli automobilisti. Non vi è nemmeno una segnaletica luminosa.
Si deve forse attendere che succeda un incidente grave per poi correre ai ripari?
Penso che sarebbe opportuno porre in essere ogni provvedimento utile a ripristinare la sicurezza stradale per evitare spiacevoli situazioni.
Per questo motivo invito, a chi ne ha la competenza, a riflettere e agire. Grazie.
LA REPLICA DEL LEGALE
di Angelo Pajno*
Egregio Direttore,
quale legale dei proprietari del terreno e della abitazione insistenti alla sommità del muro parzialmente crollato sulla provinciale Lipari - Quattropani, in località Annunziata, mi corre obbligo chiarire che i miei clienti si sono tempestivamente attivati nei confronti della Città Metropolitana di Messina mediante deposito di un ricorso cautelare per danno temuto presso il Tribunale di Barcellona P. G. la cui trattazione si terrà a breve.
Contrariamente, infatti, a quanto ritenuto da un Suo lettore che si arroga diritti e conoscenze che - evidentemente - non ha, nel caso di specie l'onere dell'immediato ripristino del muro crollato incombe al suddetto ente pubblico il quale, nel realizzare a suo tempo la sede viaria, ha immutato profondamente lo stato dei luoghi rendendo indispensabile ( a tutela della rotabile e solo indirettamente a contenimento del terreno) la costruzione del muro nella sua attuale consistenza, in precedenza assolutamente non necessaria.
Già in passato la proprietà del fondo a monte ebbe a ricorrere vittoriosamente alla Magistratura sempre con riguardo alle opere murarie realizzate dalla - allora - Provincia Regionale.
È senz'altro lodevole che il cittadino segnali e solleciti interventi a salvaguardia della pubblica incolumità ma sarebbe opportuno astenersi da commenti che risultano inopportuni in quanto frutto di mancata conoscenza dei fatti aldilà della sterile citazione di una norma inapplicabile al caso concreto. Cordialmente
*Avvocato
di Francesco Coscione
"E’ facile mettere due transenne e far finta di nulla, così facendo siamo bravi tutti! Questo paese non cambierà mai…" Questa è la frase di Luca Giuffrè che più mi ha colpito e addolorato. Non entro nei meandri e nelle vergognose lungaggini legali ma mi addolora dover far presente che da mesi una delle due transenne, probabilmente per la ruggine, è a terra (vedi foto) e quindi, salendo da Lipari verso Pianoconte, non esiste nessuna segnalazione. Indipendentemente di chi sia la responsabilità del ripristino dei luoghi è vergognoso di un paese civile, parlo dell' Italia, lasciare l'unica strada di transito in quelle condizioni e a rischio di nuovi crolli. Siamo succubi di un assoluto e totale menefreghismo, l'unica legge che si applica è: non è di mia competenza e non è mia responsabilità. Appena mi è possibile provvederò personalmente al ripristino della transenna, prima della quale ben in vista, dovrebbe essere posto un cartello di segnalazione di pericolo. E' probabile che qualche solerte funzionario mi redarguisca dicendomi che... non è di mia competenza e non posso farlo, pazienza. A me, come a tanti altri cittadini, compreso Luca Giuffrè, sta a cuore la nostra incolumità. A chi, fino ad oggi se ne è completamente disinteressato, dico che mi dispiace per loro. Ma a tutti vorrei dire che non possiamo e non dobbiamo ne pensare ne dire che questo paese non cambierà mai. Crediamoci nel poter fare qualcosa contro questa apatia noncurante che vuole soltanto deresponsabilizzare le proprie incapacità.
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Questa illustrata nella foto che allego, caro Direttore, è la situazione al 18 giugno 2018 dopo oltre 10 anni di segnalazioni, appelli e promesse. Sono stufo di chiedere la risoluzione definitiva del problema che, a parte lo spreco di denaro pubblico, crea disagi enormi agli abitanti della zona. Questa mia comunicazione odierna è solo per rivolgere a chi di dovere un semplice invito: VERGOGNA!!! Cordiali saluti.
NOTIZIARIOEOLIE.IT 1' NOVEMBRE 2017
Gentile Direttore, sono davvero molto contento che la perdita d'acqua segnalata dalla Sig.ra Merlo sia stata tempestivamente riparata o, quantomeno, attenzionata. Io ho cominciato con le segnalazioni relative alla copiosa fuoriuscita d'acqua, che tuttora insiste in prossimità della mia abitazione, nel lontano settembre del 2014 e la situazione attuale è quella esplicitata dalla foto che Le invio a corredo.
Sinceramente, dopo averLa disturbata più volte con le mie missive, ho "mollato la presa", ormai conscio del fatto che l'inconveniente da me evidenziato non fosse degno di interesse. In effetti devo ammettere che paradossalmente non frega più nulla nemmeno a me dello spreco di risorse ed altre "stupidaggini" del genere, sicuramente mi disturba di più il fatto di uscire a passeggio col cane in strada e tornare a casa insieme alla povera bestiola bagnati fradici e sporchi di fango anche in pieno luglio. Non mi preoccupo nemmeno degli eventuali danni strutturali che potrebbero manifestarsi alla lunga nella strada o nelle abitazioni attigue ad essa, per quello esistono le vie legali e le richieste di risarcimento danni.
Ma in questa occasione su una cosa in particolare vorrei focalizzare l'attenzione, e cioè la risposta del responsabile della Geomar contenuta nell'articolo che Lei ha pubblicato qualche giorno fa e che cito testualmente nella parte finale: "Suggerisco la prossima volta di non aspettare 30 giorni". Giusto! Giustissimo, in linea di principio! Ma, converrà con me che tale suggerimento suoni alle mie orecchie come una ciclopica presa per i fondelli, poiché, consultando l'archivio di questo notiziario, si può facilmente verificare che dalla mia prima segnalazione di giorni non ne sono passati 30...ma 1126 (alla data attuale)!
A tal proposito il responsabile della Geomar vuole forse suggerire qualcosa anche a me? Avrei piuttosto da suggerire io qualcosa alla ditta che rappresenta, ma in quel caso garantisco che ci sarebbero gli estremi per una querela a mio carico! E mi fermo qui. Cordialmente.
LE REAZIONI NEL WEB
Graziella Famularo: Quella perdita mi sta danneggiando il muro perimetrale della mia proprietà, scava sotto il mio muro ed esce nel mio terreno,tra un po il muro si abbasserà, chi mi paga i danni?
Luca Giuffre': Prima di spuntare in superficie, chissà quanta ne scorre sottoterra!! Ha vinto anche la forza di gravità. Dopo anni di telefonate, solleciti, lettere e raccomandazioni al Padreterno non me ne frega più niente della perdita. Per quanto mi riguarda, questa isola potrebbe prosperare per altri mille anni o affondare domani stesso! Ma leggere addirittura la reprimenda della ditta che quasi si lamentava per un'altra tardiva segnalazione, scusate tanto, ma mi sa di presa per il culo!