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linchiesta1Nelle Eolie per il servizio dei rifiuti si spendono oltre 4 milioni di euro l'anno. Tra gestione del servizio e trasporto in discarica. Un milione 450 mila euro l'anno per la gestione del servizio rifiuti, 2 milioni e 600 mila euro per il trasporto dei rifiuti con il traghetto da e per le isole e poi in discarica (Mazzarrà S.Andrea). Cifre esorbitanti, per un piccolo Arcipelago e cosa piu' grave con la differnziata che continua a non decollare. Il Comune di Lipari continua ad essere ai "minimi storici": 18%, va un pò meglio nei tre Comuni di Salina (Santa Marina, Malfa e Leni) che sono attestate al 26%.

Ma perchè alle Eolie la differenziata non funziona?

Legambiente nazionale, ha presentato un dossier pubblicato da "Impattozero.it", nel quale - tra l'altro - si dice che nel Sud Italia e in particolare in Sicilia sono citati i reati ai danni dell’ambiente. Ma ci sono dei reati legalizzati ai quali la classe politica sembra indifferente. Eppure il giro di soldi è impressionante soprattutto perché chi lo genera sono spesso i Comuni. Gli attori principali sono le amministrazioni comunali e i cittadini che, attraverso la TARES, alimentiamo questo giro. I costi principali della gestione dei rifiuti sono: il personale, la raccolta, trasporto e conferimento in discarica. Le entrate potenziali per l'Ato (la società che alle Eolie gestisce il servizio) e di riflesso per i Comuni, sono i contributi CONAI sulla carta, sulla plastica, sul vetro e sull’alluminio. Il Consorzio Nazionale Imballaggi (Co.Na.I.) è il consorzio che in Italia ha la titolarità (e l’esclusività) della gestione degli imballaggi che costituiscono il rifiuto. Ad ogni tipologia (classe merceologica) di Rifiuto corrisponde un valore economico. I rifiuti sono composti mediamente daClassi MerceologicheSe fate la somma considerando l’umido al 35 % il risultato è 86% il resto il 14 % è indifferenziato e dovrebbe andare a finire in discarica. Il CONAI dovrebbe corrispondere ai comuni dei compensi sulla Raccolta Differenziata proporzionali al tipo di “rifiuto” conferito. Ma da dove prende questi soldi il CONAI? il sistema è apparentemente semplice: chi immette nel mercato l’imballaggio deve pagare una tassa proprio al CONAI che poi dovrebbe restituire ai Comuni sotto forma di compenso in base ad un accordo annuale che si chiama appunto ACCORDO ANCI CONAI. E quindi:ConaiIl cittadino con la Raccolta Differenziata (RD) conferisce i rifiuti e partecipa al “gioco” che se funziona bene dovrebbe autosostenersi grazie ai soldi che entrano nelle casse dei comuni ed al mancato conferimento in discarica (che è un grosso risparmio).Conai 2Il cittadino conferisce i suoi rifiuti (meglio se gestiti con un sistema porta a porta) al Comune, il Comune porta i “rifiuti” all’impianto di selezione chiamato Pattaforma CONAI che crea gli le balle (di plastica, carta, alluminio – il vetro in frantumi) e le conferisce ai consorzi di filiera. Tutto questo è pagato profumatamente grazie anche al fatto che c’è una domanda impressionante di materie prime dai paesi come India e Cina…II parte Rifiuti o semplicemente oggetti rev.1Tutto potenzialmente semplice e lineare. Adesso passiamo all’aspetto economico: Il comune per conferire in discarica paga tra gli 85€ e i 110 € a tonnellata di rifiuti conferiti. Ragioniamo su un comune di 20000 abitanti (il 90% dei comuni siciliani ha questo numero di abitanti. Nelle Eolie la media potrebbe anche andare considerato che nel periodo estivo gli abitanti sono circa 13 mila e poi lievitano notevolmente con l'arrivo della bella stagione) e con un costo medio di conferimento pari a 100€\tonnellata di rifiuti conferiti ed una produzione procapite annuale pari a 500 kg\ab.anno. Se tutti i rifiuti andassero a finire in discarica il costo di un comune solo per il conferimento in discarica sarebbe di 1000000 (un milione di euro). Se viceversa il 35 % andasse a finire in un centro di compostaggio che si paga in genere 75 €\tonn si risparmierebbero 350000 € ma avrebbe un costo di conferimento al centro di compostaggio di 262500 €, per questo comunque bisogna dove possibile (e nei comuni siciliani che sono tutti piccoli si può fare!) incentivare compostaggio domestico.

Compostaggio-calcoloE passiamo invece alle frazioni CONAI che sono più interessanti (dico per le discariche…)

Carta-costoPer la carta se tutto il 25 % andasse nel circuito CONAI si risparmierebbero (risparmieremmo) 250000 € e guadagneremmo a 232500€!!!

Plastica-calcoliLa plastica invece è il 15% e quindi di risparmierebbero 150000 € e visto che viene pagato 246 €\tonn (in realtà per il 2013 il contributo è più alto e varia a seocnda del tipo di plastica) si guadegnerebbero 369000€.

Vetro-calcoliPer il vetro il risparmio è di 80000 € ma il vetro è valutato pochissimo (per questo si potrebbe riattivare il vuoto a rendere) e quindi di guadagnerebbero 30400€alluminio-calcoliil 3% è infine costituito da Alluminio che vale 250 €\tonn e quindi si risparmierebbero 30000 € ma si guadagnerebbero 75000€! Quindi la raccolta differenziata conviene anche economicamente!

Ma torinamo alle discariche… I proprietari delle discariche (che conoscono bene questi numeri) nel corso degli anni sono riusciti ad avere una potenza economica impressionante svuotando le casse dei comuni i cui amministratori complici (a vario titolo) hanno permesso che tutto accadesse, sono riusciti a farsi autorizzare gli impianti TMB (che sono certamente necessari) Trattamento Meccanico Biologico che servono per pre-trattare i rifiuti, stabilizzarli prima di metterli in discarica e togliere l’ulteriore materiale residuo. Il problema è che questi TMB spesso sono sovradimensionati (ed in questo la complicità è regionale nel caso della Sicilia per aver rilasciato autorizzazioni ad impianti così sproporzionati) proprio perché tentano di lavorare i rifiuti TALQUALE. Cioè il Comune conferisce il rifiuto indifferenziato al 90 % (questisono i dati della Sicilia, il 90 % dei rifiuti prodotti finisce in discarica), la discariche chiedono al comune di pagare il prezzo intero 100€ a tonnellata e quindi pagano 900000 € però il rifiuto in realtà non viene messo tutto in discarica e quindi la massa passa attraverso il TMB che meccanicamente separa carta plastica ed alluminio e biologicamente riduce la percentuale di umido dell’80 %. I materiali separati vanno venduti al CONAI ai prezzi che avete visto sopra e con un ulteriore guadagno da parte delle discariche, e la quantità reale che va a finire in discarica è attorno al 20 %!!! Ma noi paghiamo per 90 %. Avete capito perché non funziona la RD nei comuni? o funziona a singhiozzo? Perchè ci sono sempre i soliti interessi ormai strettamente intrecciati alla politica. C'è da chiedersi, dov’è finita la tanto annunciata commissione Siciliana per fare delle ispezioni alle discariche? In questi momenti di ristrettezza non è il caso di rivedere questi accordi ormai obsoleti? Si potrebbe anche accettare che la discarica si vende le frazioni CONAI, ma almeno dovrebbe far pagare per quello che realmente mette in discarica, e non per il totale. Più ci si addentra nei meandri dei rifiuti e più ci si chiede come sia possibile che i cittadini non si indignano, anche se non mancano pure per loro le responsabilità, considerato che nel Comune Lipari - come abbiamo visto - la differenziata non è mai decollata. Un po' meglio - ma non tanto - va nei 3 Comuni di Salina. Eppure potrebbe esserci un forte ritorno economico, come si è detto, senza dimenticare che nel vicino Comune di Barcellona ormai da tempo con i riifuti esiste una forma di "baratto" con generi di prima necessità. E’ l’ora di svegliarsi.

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