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Queste benedette Eolie fin dagli inizi della loro vita sono state isole con una grande importanza strategica, per essere situate lungo rotte navali di grande interesse commerciale e militare. Hanno sempre collegato infatti la Sicilia settentrionale e nordoccidentale alle coste di quella che in ambito greco era chiamata Italia.

Oggi le isole Eolie mantengono intatta la loro strategia commerciale, essendo diventate col tempo la rotta della droga che è salita agli onori della cronaca per le importanti operazioni delle forze dell'ordine, che giornalmente scoprono ingenti quantità di stupefacenti e i loro commercianti. Campani e calabresi con qualche elemento locale sono stati scoperti nell'intreccio fra grossisti, dettaglianti e consumatori.

Il giro è diventato grosso e secondo le prime stime supera di gran lunga quello degli onesti capperi. Un paragone assurdo, ma con i tempi che corrono, qualche padre di famiglia aumenta il tasso di guardia. Le forze dell'ordine perlustrano notte e giorno le isole. Principalmente Lipari e Vulcano, mentre qualche traccia porta a Filicudi dove negli anni passati furono scoperte addirittura delle piantagioni portate e coltivate dai figli dei fiori.

La forte presenza turistica e la caliente vita notturna ormai accomuna il bicchiere di malvasia o una granita alla tirata di polvere bianca che facilmente si potrebbe confondere con la pomice.

"Sono i tempi", dice qualche dipendente delle forze dell'ordine. Cosa si potrà fare per lasciare meno danni nell'arcipelago? Tanto o poco? Si fa molto, i consumatori sono tanti e tutti insieme creano folla nell'estate eoliana delle follie.

L'INTERVENTO

di Samuele Amendola

DROGA E MINORI: PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE ED EDUCARE È PREVENIRE!

Bene On. Vanna Iori, finalmente si affronta la questione droghe e minori partendo dall'Educazione. Coinvolgendo in primis genitori, insegnanti e chi si occupa di educazione, piuttosto che una visione ancora una volta medicalizzante e che prevede di intervenire a danno già esistente e attraverso una visione che chiama in causa esclusivamente il singolo. Come se questo fosse slegato dall'aspetto sociale ed educativo. Attendiamo di sapere cosa prevede nello specifico questo protocollo. PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE. EDUCARE È PREVENIRE!

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