di Gianfranco Pensavalli
Dialogo immaginario tra Fabio Mazzeo, messinese, eccellente comunicatore che è anche capo ufficio stampa Sanità e la sua capa, Bea Bea Lorenzin, alfiere di quel partito che ha come acronimo NCD, ovvero Noi non conosciamo la dignità.
E morto il bambino che una donna cingalese teneva in grembo perché a Lipari i ragionieri sono entrati in azione per coprire i buchi e gli sprechi delle Canegrati di turno. " Stavolta ci fanno neri. Sul web ci stanno ammazzando.
E a ruota salteranno fuori quelli di Mussomeli, Petralia,Bronte e tutto ciò che stiamo facendo morire. Sicura che non dobbiamo fermarci. Ci dicono assassini...". " Ehi, non mi scocciare. Sto facendo colazione con la mia prole. Eppoi, è morta un figlio di vip, di italiani potenti, di nipoti di Poggiolini? No.per una cingalese..." " No, stavolta ti dico fi non sottovalutare la vicenda,
Proprio due giorni prima erano stati trasferiti due ginecologi da Lipari ". " senti, la coperta è corta. Per permettere ai nostri amici di rubare a destra e manca devo tagliare. Lo faccio dove uno come D'Alia è incapace di difendere la sua terra.
Lo conosci D'Alia,no". " D'alia non conta più un fico secco. A preoccupa Giorgianni. Se ordina il boicottaggio nelle Eolie ci costringeranno a pagare le nostre dorate vacanze La gazzetta del Sud ha scritto che è stato un sacrificio umano". " Non hai capito: prima viene il budget. Che me frega di un bambino che è morto. Piuttosto, ma i cingalesi di Sicilia sono cattivi, vendicativi". " Io mi defilo.
A Messina ci sono già 70 infermieri assenteisti e qualcuno che risultava in malattia ma in forza al 118". " Ora basta, ho l'appuntamento con la manicure, poi parrucchiere e quindi devo fare una o due dichiarazioni sulle adozioni. Dai, chiama Alfano e digli di dire qualcosa da NCD. Tipo: la prossima volta l'elicottero inutile lo fornirà l'Esercito.
Anzi, digli di mandare un plotone alle Eolie". " La mamma se la caverà". " Aridaje. Fregauntubo. piuttosto, se a Milano parlano ci inguaiano di brutto. Ora mando gli ispettori a Lipari e pure a Milano".
Intitolare lo stadio di Messina a Franco Scoglio? Sarà il caso di leggere le motivazione del via libera del prefetto Trotta. Ecco una carrellata sull'eoliano che amava Genova...
Io non faccio poesia, io verticalizzo!
Sapevo che un mio giocatore la sera andava in discoteca fino a tardi, l'ho seguito e quando è entrato nel locale gli ho lasciato un biglietto nel tergicristalli con scritto:"Stai attento, il tuo allenatore lo sa!"...Non c'è andato mai più.
La vittoria non mi da emozioni particolari ma odio la sconfitta. Quando perdo divento una bestia e a casa litigo con mia moglie. Che libidine quando perdo. La sconfitta mi esalta come le vittorie: posso riassaporare degli stimoli insostituibili.
Lei, laggiù in fondo, mi deve ascoltare. Altrimenti io sto qui a parlare ad minchiam.(Scoglio in conferenza stampa rivolgendosi ad un giornalista)
In questa squadra ho a disposizione doppioni, triploni, quadripliconi nello stesso ruolo.
Io al Genoa sono il migliore allenatore al mondo.
Il Genoa è una cosa particolare, ha un Dio tutto suo...
Ci sono 21 modi per battere un calcio d'angolo e 12 per battere una punizione.
Abbiamo perso per l'errata applicazione di un meccanismo a "elle" rovesciata.
La Samp è come Dorian Gray, cultore dell'estetismo.
La Coppa Italia??? Vale quanto la coppa del Nonno. La Coppa delle Coppe vale la Mitropa!
Toglietemi di torno 'sti gialli di minchia.... (il riferimento è ai giornalisti giapponesi ai tempi di Miura).
Sono un diverso perchè non frequento il gregge: il sistema ti porta all'alienazione.
Io non comando i giocatori, io li guido.
Pagherei 2 biglietti per vedere Maradona.
Tutte le mattine devo alzarmi odiando qualcuno.
Il gol preso a Bergamo calcisticamente non esiste.
Se dici giuve dico no, se dici Inter dico si, se dici Bologna dico no, se dici Napoli dico si; a Tunisi vado gratis, a Genoa vengo anche in C.
Il presidente non esiste, la squadra non esiste e la società non esiste, ma nella maniera più assoluta: esiste solo tifoseria e tecnico.
Miura bravo di testa, bravo di destro, bravo col sinistro ma non adatto al campionato italiano. Ne è sicuro Professore? Nella maniera più assoluta.
Se qui a Genoa non vinco uno scudetto in tre anni torno a Lipari a fare l'albergatore.
Luiso è un ragazzotto maleducato, affettuosamente parlando.
Bouza è tatticamente come Maldini.
Gabsi è il Di Livio d'Africa.
Badra è secondo solo a Baresi.
Mensah sarà il nuovo Desailly.
Io per lei non sono il signor Scoglio sono il Professor Scoglio.
La corsa è il nostro vaccino, la tattica esasperata la nostra minestra.
Noi siamo il Genoa e chi non ne è convinto posi la borsa e si tolga le
scarpe. Noi non siamo il Roccapepe! Che poi dove cazzo sarà sto Roccapepe, magari è un paese bellissimo...
Io i colori rosso e blu li ho nel sotto pelle, capisce? Non prendo in giro nessuno quando dico che il Genoa è tra le prime 10 squadre d'Europa, come nome.
Mi rilasso con i fumetti di topolino e con i film western: so già che avranno un lieto fine.
Nel nostro piccolo, al Genoa, faremo come la Dinamo Kiev. Quando avremo recuperato il tornante Rotella, s'intende.
Oggi faccio un'analisi a 300 gradi, 60 gradi li tengo per me.
Codrea è un grande play perchè aggredisce spazio e tempo.
Io non ho bisogno dello yacht, mi basta una barchetta per pescare.
Esonerato dal Torino, ho brancolato per 2 anni nell'oscurità.
Il doping è sempre esistito e i calciatori sono ignoranti, nel senso che ignorano elementi di chimica e farmacologia.
Quando mantengo la testa sulle spalle posso combinare qualcosa di buono. Ho sbagliato due stagioni non ero lucido e mi sono prostituito.
Stagione 88/89, negli spogliatoi: "Ragazzi questa formazione me l'ha predetta Dio".
Gli avversari hanno il sapore dei datteri.
L'uomo discende dall'Africa ed è per questo che sono arrivato qui io ad allenare.
Intervista al tg2: "So bene che alcuni mi danno dell'istrione, ma lei sa che faccia fa l'istrione??
Io le tabelle non le sbaglio mai, Io sono un uomo da numeri.
Sono un allenatore di strada, un po' prostituta, che si arrangia.
La vita è una roulotte!
Le caratteristiche che devono avere i miei giocatori? Senz'altro necessitano di attributi tripallici!!! Quelli che hanno 3 palle fanno il pressing, quelli che ne hanno 2 giocano al calcio, quelli che ne hanno 1 fanno le partite tra scapoli e ammogliati.
Infine: "sarò un uomo finito il giorno in cui tutti mi vorranno bene".
LE REAZIONI NEL WEB.
Pino Scopelliti: Siamo arrivati al traguardo, Il San Filippo sarà meritatamente Intitolato a Franco Scoglio, anche se qualcuno penso giovane ancora ha dei dubbi. Allora visto che in quel periodo c'ero anchio al fianco di Franco chi ha dubbi domandi al dottor Filippo Ricciardi o al direttore della Gazzetta del Sud Calarco se Franco meritava questo o no. Parlare a Minchiam come diceva è facile. Grazie ai Messinesi veri.
Nino Cogliandro: Giusto riconoscimento ad un uomo, ad un allenatore che ha dato tanto allo sport dello Stretto... Grande Franco Scoglio.
Gianni Scigliano: Sono veramente felice. E' stato un grande uomo ed altrettanto uomo di sport e sono orgoglioso e felice di aver avuto l'onore di averlo conosciuto e di essere stato allenato da lui.
Peppe Melito. Grande Scoglio.
---Dovrebbe essere ormai questione di giorni e poi lo stadio San Filippo porterà davvero il nome di Franco Scoglio, dopo un'attesa durata oltre dieci anni. È arrivato infatti l'ok formale della Giunta comunale, che segue il placet dell'ufficio Toponomastica, che nei giorni scorsi ha approvato il cambio di denominazione. Pensare che la prima istanza al Comune venne presentata addirittura il 5 settembre 2006, dopo un incontro con l'allora sindaco Francantonio Genovese.
Dalla Toponomastica è arrivato l"ok" per Scoglio. Il passaggio definitivo sarà rappresentato dalla ratifica del Prefetto Stefano Trotta.
L'INTERVENTO.
di Adolfo Sabatini
Gentile Direttore,
con piacere ed orgoglio apprendo che a breve il campo San Filippo di Messina sarà intitolato al nostro compianto Franco Scoglio.
Uomo vero e tenace Eoliano che si è fatto apprezzare per i suoi successi nel mondo del calcio.
Devo pero dissentire con il titolo del Suo articolo….”Messina fa prima di Lipari.”
Le ricordo che il campo di calcio di Lipari è intitolato a “Franchino Monteleone”, un amico che ci ha lasciati prima di Franco Scoglio e come il grande allenatore ha lasciato il vuoto nel cuore di tutti noi pur non avendo avuto successo nel mondo calcistico.-
Lasciamo le cose come sono.-
E’ bello che l’ex campo Balestrieri sia intitolato a “Franchino Monteleone” e gioiamo che il San Filippo presto sia intitolato a “Franco Scoglio”.-
Erano amici, hanno giocato al calcio insieme, portavano lo stesso nome ed avranno entrambi un campo di calcio intitolato a loro.-
Noi ad entrambi volevamo bene.-
Non me ne voglia….
Gentile Presidente,
so bene a chi è intitolato il campo di calcio di Lipari e certamente il "fa prima" non era riferito allo stadio, ma ad una piazza o via, cosi' come promesso dalla giunta comunale precedente e dall'attuale, visto che ad oggi del professore Franco Scoglio l'unico ricordo è stato per la consegna della targa alla figlia Brigitte.
Tranquillo: non gliene voglio affatto..(bl)
di Pino Scopelliti
Dieci anni dalla scomparsa del Prof Scoglio. Il ricordo.
Sono passati dieci anni dalla morte del Mitico Professore Franco Scoglio, morte che ha lasciato un enorme vuoto in ambito calcistico, ma soprattutto nei cuori di chi gli voleva bene. Il ricordo del Prof è ancora vivo nelle menti di chi ha avuto l'onore di conoscerlo personalmente e di poter condividere campionati calcistici o semplici avventure di vita con lui. Sono stato suo fraterno amico e compagno di avventure calcistiche. Sicuramente da lassù leggendo dirà "Pino, Santa la Madonna, ma non cambi mai".
"Sono passati 10 anni, ma sembra ieri, quella tragica notte in cui Michele Firmo mi chiamò per comunicarmi la morte di Franco. Mi disse di aprire immediatamente il televisore e io eseguì. Misi sul canale da lui indicatomi e un'immagine raccapricciante mi si presentò di fronte agli occhi. Rimasi sbalordito, non riuscì a parlare, le lacrime presero il posto di qualsiasi altra parola che avrei potuto dire in quel momento. Poco dopo mi misi in contatto con il figlio di Franco, Tobias, il quale mi confermò che il mio caro fratello non c'era più. E pensare che due giorni prima era a Reggio, venne a trovare me e la mia famiglia. Dopo la breve e gradita sosta lo accompagnai all'aeroporto e durante il viaggio mi raccontò della splendida amicizia che era nata tra lui, Sandro Piccinini e Aldo Serena. Il ruolo di opinionista cominciato da poco lo gratificava molto, ma la panchina per lui era un'altra cosa. "
"Una vita insieme, anche se non ci vedevamo per lunghi periodi, restavamo sempre in contatto grazie alle continue chiamate, nelle quali mi raccontava tutto. Potrei parlare per ore di Franco. Ogni volta che una società lo ingaggiava, le prime telefonate erano per me e Franco Iacopino. Personalmente, un mio grande rimpianto fu quello di non seguirlo nella sua avventura tunisina. Invece l'errore di Franco Iacopino, fu quello di non seguirlo al Genoa, errore dettato dall'amore che aveva per i colori amaranto, amore non ben percepito dalla ex dirigenza, visto come andò notoriamente a finire il suo matrimonio con la squadra della sua città. Un altro ricordo del Prof invece riguarda i suoi "Bastardi": Giacobbe, Pianca, Babuscia, Calabrò, Mimmo Mannino e tutti gli altri, che erano sempre vivi nei suoi ricordi e nei suoi racconti. Per Signorini, Galante e Tacconi aveva un affetto particolare, senza mai dimenticare tutti gli altri ragazzi da lui allenati."
"Il Prof aveva dietro se dei genitori splendidi, Zia Giovanna e Zio Peppino, i quali lo amavano così tanto, che io e Tobi siamo convinti che dopo la loro morte se lo siano voluto portare con se in Paradiso. Anche perché è inspiegabile la sua morte, visto che non beveva, non fumava e mangiava solamente cose genuine. Per concludere, dopo questa lunga serie di ricordi personali, sembra che finalmente a Messina, la Giunta comunale abbia deciso d'intitolare il San Filippo a Franco Scoglio, sicuramente da lassù il Prof vi aiuterà a raggiungere i traguardi che vi siete prefissati, mentre da Lipari, come sempre tutto tace."
Un saluto e un pensiero al Mitico Prof che ha rivoluzionato molti aspetti del calcio moderno, d'altronde come disse Galante in un'intervista su Premium "Quello che ora fa Guardiola con il Barca, noi lo facevamo venti anni fa con Scoglio". Ciao Prof, sei sempre nei nostri cuori.
La foto di Franco Scoglio nel mare di Canneto è del nostro direttore Bartolino Leone
LE REAZIONI NELLA CITTA' DELLO STRETTO.
di Ciccio Manzo
Scoglio sì, Scoglio no. Ciccio Currò, Aliotta, Tonino Currò. Ci vorrebbero quattro stadi per accontentare tutti. Il dibattito è aperto, ma la decisione è dietro l'angolo. Lo stadio sarà intitolato all'indimenticato professore. Piaccia o no. Ma quello che non ci piace è questa diatriba in città. Per carità, pieno rispetto per chi non vuole l'intitolazione al tecnico di Canneto, reo di essere stato più innamorato del Genoa. Ma se oggi potessimo chiedere a Ciccio Currò, lassù, se gli farebbe piacere la scelta di Scoglio, siamo certi che direbbe sì. Poi ci sta che due nomination "pesanti" come quelle di Aliotta e Tonino Currò valgono quanto quella del professore. Ma non serve prestare il loro nome allo stadio per non dimenticarli. Allora, se sarà stadio "Franco Scoglio", ben venga. Senza musi lunghi o sorrisetti ironici. A Ciccio Currò non sarebbe piaciuto.(PianetaMessina.com
---Due promozioni consecutive hanno rilanciato la squadra giallorossa nel calcio che conta. In città l'entusiasmo è altissimo e sono molti quelli che sperano di proseguire ancora la cavalcata fino alla serie A.
Il consigliere della II circoscrizione, Rosario Santoro, con un'interrogazione al presidente della circoscrizione, preso dall'entusiasmo, che lo riporta con la memoria agli anni d'oro del Messina, propone la ripresa dell'iter per l'intitolazione dello stadio comunale S. Filippo, a Franco Scoglio.
Più in volte in passato era stata paventata quest'idea ma poi era finito con un nulla di fatto. "Non c'è miglior occasione per riportare all'attenzione questo provvedimento. – scrive Santoro – Nel momento della "risurrezione" del Messina, grazie al patron Lo Monaco, sembra azzeccato intitolare lo stadio ad un uomo che ha lasciato il segno nella storia calcistica della città".
Santoro dunque si rivolge in primis al sindaco Accorinti, quale titolare della delega allo sport, ma anche all'assessore alla cultura e al presidente del Coni, coinvolgendo anche la società calcistica, affinché venga ripreso l'iter che già era stato avviato e finalmente concluderlo con l'intitolazione definitiva del nostro stadio di calcio all'ex allenatore Franco Scoglio