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di Ettore Resta

Vedi com’è la natura!- Esclamò Emanuela tornando in cabina per porsi nuovamente alla lettura dei messaggi al telefonino. Poi rivolgendosi alla capitana aggiunse: - Se aprissimo il bell’ombrellone da sole non andremmo più veloci di loro? Anzi, sai cosa ti dico…proviamo!- Detto fatto, l’ombrellone ben legato iniziò a tirare come fosse un cavallo imbizzarrito…e la ridi ridi si mise a correre, a correre, a correre. Le due derive laterali si fletterono verso l’interno come volessero abbracciare lo scafo che a quel punto uscito dall’acqua, iniziò ad andare forte come fosse un aliscafo lasciando dietro di se una vorticosa lunga striscia di schiuma. Liliana presa la tromba a soffietto, vi pompò tanta energia da far emettere due sonori fischi forti come tuoni e da li a poco la bella bianca ‘’Golfo’’ con il suo ampio spinnacher rosso rimase indietro…sempre più lontano tanto da sparire dall’orizzonte. -Ti do buone notizie, guarda – disse la capitana mostrando una cartina geografica indicando parte del percorso effettuato e da effettuare.

Abbiamo superato Rimini, Pesaro, il monte Cornero col favoloso parco. La prossima ad essere doppiata, se mantiene questo vento, sarà Pescara.. ma passeremo al largo di notte..- L’ospite non disse nulla. - Faremo dei turni di guardia al timone..- aggiunse Liliana. Col passare delle ore, nel buio, alcuni bagliori illuminarono l’orizzonte. – Come mai?- si chiesero. Controllata bene la rotta, ricontati i lampi percepiti: - Non saremmo troppo a terra?- - No siamo in rotta perfetta ed abbiamo rispettato anche l’orario, anzi siamo prima del previsto. - - E come mai vediamo i lampi del faro?- La capitana pensò e ripensò su, poi: - Eureka !- esclamò – che stupida sono stata a non capirlo subito. Vedi, la portata del faro è di undici miglia, noi stiamo navigando poco oltre e la luce battendo sulla rotondità dell’orizzonte ha allungato il suo riflesso. - Emanuela in silenzio ascoltò poco convinta non avendo capito lo scherzo della luce . – Che significa Eureka?- - E’ l’esclamazione del grande Archimede di Siracusa.

Più avanti dovremmo incontrare le isole Tremiti.- - Ci fermeremo, son curiosa, mi piacerebbe visitarle. Vi sarà qualche paesino, potremo fornire anche la cambusa.- - No, non sarà possibile. Sono parecchio fuori dalla nostra rotta. Noi siamo diretti a Sud non ad Est. A questa velocità se il vento continua ad aiutarci tra un giorno doppieremo il Gargano, le correnti in uscita dall’Adriatico ci spingeranno e presto giungeremo in Calabria.- - Allora possiamo fermarci un poco dove non è profondo, magari qualche giorno?- - Scherzi? Fin adesso abbiamo costeggiato spiagge. Erano belle certamente ma a me piace nuotare senza battere le ginocchia sulla farina di sabbia. - —In compenso pescheremo molte telline.- - Molto piccole e piene di sabbia.- - Ma buone. Faremo sgranchirà le gambe a Baddino ed anche noi.- - Dovremmo fermarci per necessità, la cambusa di bordo è vuota.. e lo zucchero è finito. Dobbiamo comperare le bottiglie d’acqua, verdure ed altre vettovaglia.- - E dove ci fermeremo? - - Faremo tappa forse a Bari o meglio a Brindisi - - Che bello, a dir vero non avrei mai creduto di vedere il famoso porto da dove i soldati romani partivano per conquistare l’oriente.- - Anche Bari è stato per loro un porto di primaria importanza. (continua)

L’Intervista del Notiziario al comandante Ettore Resta, l’artista sulle ali

-Da Milazzo in linea Ettore Resta. Le scoiattoline dei mari 1a puntata

Da Milazzo in linea Ettore Resta. Le scoiattoline dei mari 2a puntata

Da Milazzo in linea Ettore Resta. Le scoiattoline dei mari 3a puntata 

Da Milazzo in linea Ettore Resta. Le scoiattoline dei mari 4a puntata

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