di Valerio Barchi
Salve. Ho da poco pubblicato un fumetto interamente ambientato a Ginostra.
Su Ginostra, come ben sapete, ci sono poche pubblicazioni che ne illustrano la storia passata o la situazione attuale. Il mio fumetto (84 pagine a colori, già disponibile all'acquisto online e presso il bazar di Ginostra) nasce dall'incontro con gli anziani dell'abitato, dalle passeggiate in orizzontale e in verticale, dalle poche nozioni storiche che abbiamo e dalle impressioni generali su questo piccolo abitato particolare.
A seguire una piccola presentazione ed alcune tavole rappresentative.
Ringraziandovi per la vostra considerazione, vi auguro una buona giornata.
PRESENTAZIONE
Ginostra guarda al tramonto è il resoconto di una permanenza di un mese nell’abitato di Ginostra, piccolissimo e remoto villaggio situato sull’isola di Stromboli.
Ginostra è stato conosciuta da molti per notizie come “unico abitato a non essere ancora servito dall’energia elettrica” (2004), “porto più piccolo del mondo”, “evacuazione di Ginostra a seguito della potente eruzione dello Stromboli”.
Dagli appunti presi durante quella permanenza nel maggio 2019 ne è nato un fumetto di 84 pagine a colori, interamente concepito, sceneggiato e disegnato dall’autore.
Ginostra, agli occhi dell’autore, con i suoi conflitti interni tra chi lottava per restare “incontaminato” e chi spingeva per quei servizi da tutti considerati base (banchina, elettricità, raccolta rifiuti), diventa una metafora su tutto ciò che è conflittuale nella mente collettiva dell’uomo, che da sempre si divide in fazioni, si schiera, combatte, e lo fa sempre per ciò che ritiene giusto – e paradossalmente, non c’è mai qualcosa di universalmente considerato giusto.
Il titolo stesso, Ginostra guarda al tramonto, ha un duplice significato: tecnico, in quanto Ginostra è uno dei pochissimi abitati eoliani affacciato ad ovest (il che rende estremamente difficile gli attracchi per via del maestrale, ma popolarissimi gli aperitivi dei turisti che soggiornano altrove), e metaforico: stiamo agli sgoccioli di una civiltà contadina e peschereccia sopravvissuta per millenni, e all’inizio di qualcos’altro, che ancora non è stato ben definito.
Questo fumetto nasce probabilmente come nascono tutti i racconti, con idee che appaiono all’improvviso in testa senza una previa progettazione. Man mano che le idee si accumulavano, venivano ordinate, catalogate, e ci si rendeva conto che erano potenzialmente parti di una storia. Ginostra è una realtà sul territorio italiano di cui è stato scritto pochissimo (c’è solo una pubblicazione ufficiale sull’abitato), un villaggio con caratteristiche assolutamente uniche. Il pubblico a cui si rivolge è interessato alle storie nascoste di cui è zeppa la realtà che ci circonda, storie vere, che non hanno niente di invidiare al mondo della fantasia.
SULL’AUTORE
Jabòn del Chivo, nome d'arte per Valerio Barchi, lascia l'Italia a 18 anni, viaggia ininterrottamente il mondo per i restanti 15, lavorando come e dove può - dalle comparsate a Bollywood in India al bartender in Cina, dalle navi container nell'Australia tropicale ad artista di strada a Taiwan al classico cameriere italiano a Sydney - e quando fa ritorno, a 33 anni, si chiede cosa vuole fare da grande. Col peso di tante storie accumulate decide di optare per il fumetto, così da poter provare un giorno a raccontare cosa ha visto e vissuto in giro.
Nel 2019 partecipa al Crack! Fumetti Dirompenti del CSOA Forte Prenestino con un fanzine intitolato "Ben Fatto, Slavini", che gli consentirà di cominciare a capire come si sviluppa un fumetto nella sceneggiatura e nei disegni. Appena finita l' esperienza del Crack! si dedica alla creazione di Ginostra guarda al tramonto, 84 pagine a colori.