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Si è conclusa nei locali dell’albergo Phenicusa la terza edizione della biennale del libro di Filicudi, proposta culturale di richiamo orientata a far conoscere gli sguardi poetici e letterari che si posano negli anni sugli affascinanti scenari della piccola e straordinaria isola dell’arcipelago eoliano. La Biennale si é aperta con la presentazione del Libro “El Diablo” di Fabio Ceraulo, il 23 luglio per chiudersi con la premiazione del Concorso letterario “I racconti di Filicudi”, aggiudicato a Rita Giammarresi con il racconto "Diario 53".
Un’isola che grazie alla lungimiranza dei suoi abitanti ha avuto il privilegio di uno sviluppo
equilibrato e sostenibile attirando così un ricco parterre di frequentatori e di ammiratori come Tamara Agnello che oltre a patrocinare l’iniziativa l’ha ideata, promossa e organizzata con tenacia e passione.

"Ho voluto creare - spiega - un'atmosfera raccolta in cui si parla di letteratura godendo della bellezza e dei ritmi lenti di questa splendida isola".
Quest’anno la manifestazione, ormai divenuta evento atteso e consueto, ha registrato una
rilevante crescita di partecipanti con l’invio di circa una ventina di lavori. Una qualificata giuria
composta da docenti di varie università italiane, coordinata da Lara Semboloni dell’ateneo senese, ha tra questi selezionato sei opere che sono state presentate con reading nelle due serate condotte dall’avvocato Paolo Chicco, un filicudaro d’adozione.
A vincere la mondellese Rita Giammarresi con "Diario 53", racconto che narra il ritorno del
protagonista a Filicudi, alla ricerca delle sue radici. "Filicudi mi ha rapito" ha commentato emozionata Rita Giammarresi ricevendo il premio consegnatole dall’assessore alla cultura del Comune di Lipari, Tiziana De Luca e da Tamara Agnello.

Menzione speciale per le poesie degli studenti dell'Istituto comprensivo di Lipari che le hanno recitate dinanzi a un pubblico attento e partecipe. Interventi emozionanti frutto dell’impegno educativo dell'insegnante della scuola Lucia Lucchesi. "Filicudi sei bella", è il titolo di una di esse.
Nelle due serate della kermesse è stato presentato dal liparota Pino La Greca il documentario
realizzato con Flavia Grita “Il maggio di Filicudi. Storie di mafia e di turismo nelle Eolie degli anni
‘70” che ripercorre l’epica e vittoriosa protesta negli anni settanta degli abitanti di Filicudi e delle
altre isole contro l’invio di mafiosi al soggiorno obbligato, una inopinata decisione governativa che avrebbe spento sul nascere lo sviluppo turistico delle isole. Numerose le interviste ai protagonisti di allora come Nino Santamaria. Una testimonianza che ha colpito tutti poi quella di Ivo Gallimberti, docente universitario e scienziato di fama, che ha raccontato come pressappoco negli stessi anni, giunto per caso a Filicudi, fosse accolto con gentilezza e famigliarità dagli abitanti dell’isola.

Un colpo di fulmine che lo portò da allora a trascorrere ogni anno lunghi periodi sull’isola.
Per Filicudi la Biennale del libro non è la sola manifestazione culturale di richiamo ma si inserisce con la biennale filicudara d'arte, diretta da Francesco Pessina, in una temperie promettente di iniziative come la cassetta "pigghia e lassa", dove chiunque può lasciare e prendere a sua volta un libro che accompagni le giornate da trascorrere sul mare incantato dell’isola.

Lipari, quale futuro per l'ospedale con l'ossigeno? Ennesimo appello al ministro e a Razza

di Emilio Cortese e Mario Salvatore Macrì*

Al Ministro della Salute e All'Assessore alla Salute Regione Sicilia

Oggetto: Quale futuro per l'Ospedale di Lipari?

È evidente che l'ASP di Messina non ha alcuna intenzione a mantenere attivo il P.O. di Lipari, come invece prevede la legge italiana per gli ospedali siti nelle zone disagiate. Non può che essere così se è vero, ed è vero che, seppur con grande enfasi la Direzione Aziendale abbia propagandato la formulazione di graduatorie per coprire i posti cronicamente vacanti nei vari reparti e servizi, l’offerta che viene fatta a chi si presenta per accettare un incarico a tempo determinato è scoraggiante: contratto di appena tre mesi per i chirurghi in periodo estivo (!?) come dire: non accettare, non ti vogliamo! Non parliamo poi degli anestesisti! Proporre di andare a lavorare a Lipari, nei tre mesi estivi con gli affitti alle stelle è semplicemente ridicolo se fatto in buona fede, una furbata se si vuole scoraggiare il volenteroso malcapitato.

Si ricorda quanto il DM 70/2015 prevede al riguardo per i presidi ospedalieri siti in zone disagiate. Infatti, occorre che siano garantite:

⮚ Un’attività di pronto soccorso con la conseguente disponibilità dei necessari servizi di supporto l’attività di medicina interna e di una chirurgia generale ridotta nonostante il basso volume di attività di queste unità operative, esse, devono essere integrate nella rete ospedaliera e garantire adeguati Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Pertanto, il PO Lipari deve essere dotato indicativamente di:

1. Un reparto di Medicina Generale con 20 posti letto e organico di medici e infermieri;

2. Una Chirurgia elettiva ridotta che possa effettuare interventi in Day Surgery o eventualmente in Week Surgery con la possibilità di appoggio nei letti di medicina per casi che non possono essere dimessi in giornata;

3. la copertura in pronta disponibilità, per il restante orario, da parte dell’equipe chirurgica a garanzia di un supporto specifico nei casi risolvibili in loco;

4. Un Pronto Soccorso con adeguata dotazione di personale medico inquadrato nella prevista disciplina di Medicina e Chirurgia di Accettazione e di Urgenza.

La realtà è lontanissima da quanto previsto. Lo è ancor di più se si confronta la dotazione organica ultima approvata dall’ASP di Messina (tabella 1) con la realtà di oggi.

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La delusione aumenta a dismisura, se ricordiamo quanto affermato il 2 settembre 2020 dall'Assessore Regionale alla Sanità Ruggero Razza: "Sono qui per migliorare la situazione all'ospedale di Lipari. A partire dal potenziamento dell'organico dei medici"...."Saranno coperti in tempi brevi i posti in organico con convenzioni che saranno stipulate con il Papardo o altre strutture; a Lipari vi sarà un elicottero fisso e in più sarà indetto un concorso specifico per l'ospedale eoliano per coprire ufficialmente tutti i posti vacanti. Chi sarà assunto avrà la garanzia di incentivi e ovviamente non potrà richiedere per un certo periodo il trasferimento”....

Nulla di tutto ciò si è verificato! La carenza di personale medico è drammatica!

È nostra opinione che, nonostante la Regione Siciliana con il D.A. n. 22/2019 abbia adeguato la rete ospedaliera a quanto previsto dal DM 70/2015 e ribadisca il mantenimento dell’Ospedale di Lipari in quanto zona disagiata insulare, la politica regionale per mano di quella aziendale stia facendo di tutto e di più affinché, per stanchezza, gli utenti dell’arcipelago eoliano, desistano dal formulare continue richieste di adeguamento dell’ospedale agli standard previsti, accettando infine la chiusura definitiva.

Alla luce di quanto sopradetto il Co.A.S. Medici Dirigenti chiede che:

⮚ Si faccia chiarezza, una volta per tutte!

⮚ Si smetta di prendere in giro la popolazione eoliana che paga le tasse profumatamente per avere un’adeguata assistenza sanitaria che a oggi non riesce ad essere garantita.

Non è credibile e solleva più di un sospetto un’ASP come quella di Messina che non trova le risorse economiche per le assunzioni di personale ma che trova, soprattutto nei periodi elettorali, vagonate di milioni di euro per acquistare costosi strumenti e fare faraoniche ristrutturazioni che già si sa saranno di nessuna utilità in assenza di personale medico e sanitario, indispensabile per renderle utili anche per gli utenti che le hanno pagate.

Un’ASP che si vanta, si fa per dire, d’essere virtuosa avendo risparmiato oltre 12 milioni di euro nell’anno 2020 sul personale e oltre 4 milioni di euro sul tetto di spesa per i contratti a tempo determinato (vedi tabella 2).

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Di fatto, desertificando ambulatori, reparti e sale operatorie degli Ospedali della fascia tirrenica messinese, Lipari inclusa. Risparmiare quando il Titolo II del Decreto Calabria ha consentito il superamento dei tetti di spesa, a parere della Scrivente è stato come commettere un delitto. Intanto sull’isola sono già comparse strutture private pronte a coprire il vuoto lasciato dallo Stato.

L’Assessorato Regionale e il Ministero della Salute rispondano con chiarezza alle nostre contestazioni.

*Vice Coordinatore Provinciale e Coordinatore Provinciale del Co.A.S. Medici Dirigenti

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Sanità: Coas medici, piano per ridimensionare ospedale Lipari

LIPARI - “C’è un piano ben preciso per continuare a ridimensionare l’ospedale”.  Lo dicono Emilio Cortese e Mario Salvatore Macrì, vice e coordinatore provinciale dell'associazione  Co.A.S. medici dirigenti che hanno scritto una nota al ministro della salute Speranza e all'assessore regionale Razza. “È evidente che l'Asp – dicono - non ha alcuna intenzione a mantenerlo attivo, come invece prevede la legge italiana per gli ospedali siti nelle zone disagiate. Per l’assunzione di nuovi medici, l’offerta che viene fatta a chi si presenta per accettare un incarico a tempo determinato è scoraggiante: contratto di appena tre mesi per i chirurghi in periodo estivo, come dire: non accettare, non ti vogliamo! Non parliamo poi degli anestesisti.

Proporre di andare a lavorare a Lipari, nei tre mesi estivi con gli affitti alle stelle è semplicemente ridicolo se fatto in buona fede, una furbata se si vuole scoraggiare il volenteroso malcapitato”. Eppure per le zone disagiate occorre che siano garantite: “un’attività di pronto soccorso con la conseguente disponibilità dei necessari servizi di supporto l’attività di medicina interna e di una chirurgia generale ridotta nonostante il basso volume di attività di queste unità operative, esse, devono essere integrate nella rete ospedaliera e garantire adeguati livelli essenziali di assistenza. Pertanto, l’ospedale deve essere dotato indicativamente di: un reparto di medicina generale con 20 posti letto e organico di medici e infermieri; una chirurgia elettiva ridotta che possa effettuare interventi con la possibilità di appoggio nei letti di medicina per casi che non possono essere dimessi in giornata; un pronto soccorso con adeguata dotazione di personale medico inquadrato nella prevista disciplina di medicina e chirurgia di accettazione e di urgenza”.(ANSA) 

Filicudi, per i porti (incompiuta da 13 anni) Musumeci stanzia un milione di euro

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Dopo lunghi anni di disagi, gli scali portuali dell’isola di Filicudi, nell’arcipelago delle Eolie, si accingono a voltare pagina grazie ad un importante intervento voluto dal governo Musumeci. Nei prossimi giorni sarà infatti aggiudicata la gara, bandita dal dipartimento regionale delle Infrastrutture per oltre un milione di euro, che assicurerà la manutenzione straordinaria dei pontili di Filicudi Porto e di Pecorini a mare, opere che finalmente consentiranno a navi e, soprattutto, aliscafi di attaccare in sicurezza.

«Un impegno che avevo ribadito anche nel corso della mia ultima visita alle Eolie e che oggi viene mantenuto. Per l’isola e i suoi abitanti questi lavori rappresentano la fine di un vero e proprio calvario che aveva fatto accrescere, nel tempo, un senso di emarginazione a cui adesso il nostro governo pone rimedio». Questo il commento del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, dopo l’avvenuta pubblicazione della procedura negoziata per l’esecuzione dei lavori nei pontili dell’isola.

«L’apertura delle buste - aggiunge l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone - è fissata per il 10 agosto, poi celermente procederemo all’affidamento e all’avvio dei lavori. È prevista, fra l’altro, l’installazione dei poggia portelloni per le navi, di scalette e respingenti per operare in sicurezza, nonché il ripristino dei basoli della banchina. Al posto di un cantiere in abbandono, grazie a questo governo regionale Filicudi avrà presto due approdi finalmente all’altezza delle aspettative di cittadini e turisti».

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III EDIZIONE DELLA BIENNALE DEL LIBRO DI FILICUDI
23-24 Luglio 2021: "I racconti di Filicudi": concorso letterario brevi racconti e poesia.

Giunta alla sua terza edizione, la Biennale del Libro di Filicudi si terrà, come nelle precedenti
edizioni, presso i portici dell’Hotel Phenicusa in località Porto, i giorni 23 e 24 Luglio 2021. L’evento, organizzato e diretto dall’imprenditrice Tamara Agnello e presentato da Paolo Chicco, è il risultato dell’incontro tra la passione per i libri e l’amore per la perla delle Isole Eolie: Filicudi.

Le due serate presentano un programma ricco e sorprendente con ospiti eccezionali, il Sindaco del Comune di Lipari Marco Giorgianni, il quale curerà la cerimonia di premiazione alla fine della seconda serata, e Tiziana de Luca, Assessore alla Cultura. Questa edizione vedrà la partecipazione della scuola secondaria di primo grado di Filicudi, con gli studenti della Professoressa Lucia Lucchesi che riceveranno una menzione speciale.

Volta alla promozione della cultura e del racconto, la Biennale del Libro di Filicudi vede come protagonisti le opere letterarie di autori e autrici che, dopo una scrematura realizzata da parte della Giuria – formata da Lara Semboloni, Università di Siena; Marcello Mollica, Università di Messina; Andrea Francioni, Dir. ASAFAL, Università di Siena; Stefania Stefani, Università di Catania; Esperti: Rosanna Scognamiglio, Renzo de Biase – sono riusciti ad elogiare nel miglior modo possibile la magica e suggestiva isola eoliana.

Dichiarazione: La Biennale del Libro di Filicudi è volta alla promozione della cultura e del racconto e vede come protagonisti le opere letterarie di autori e autrici che sono riusciti ad elogiare nel miglior modo possibile la magica e suggestiva isola eoliana. Convinta dell’importanza che questo evento assume dopo un’epoca così complessa per la comunità filicudara, invitiamo tutti a partecipare.

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