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Arrivò il giorno della notte del pallone nella città il cui nome profuma d’avventura. Cardiff, la capitale del Galles, con la sua baia di Bristol. Questa é la terra dei castelli. Anche in aria, per l’inizio della partita che é ancora più divertente ed emozionante dell’incontro stesso e del suo risultato. Uomini contro. Due squadre con un solo pensiero. Evitare la sconfitta. Fin dai primi minuti si capisce che il risultato conta relativamente. Conta la gioia estrema dei tifosi che arrivano a mischiarsi nel linguaggio “italospagnoleggiante” in questa finale di Champions League dove la tattica é tutto meno che politica. Alla fine ha vinto lo sforzo di cavallerizzi che non hanno avuto bisogno dell’allenatore. E il castello di sabbia dei bianconeri crollò sotterrando anche il desiderio del triplete diventato quadreplete...

 

 

 

 

 

  Amici dell’isola sbagliata

tirata a secco con la corda inquinata,

buttano l’ancora nella meraviglia

di una natura a forma di triglia.

Popolo stanco dall’audacia

crede di aver trovato la forza nella faccia

bruciata dal sole e dal tabacco

che torna dentro un sacco

chiuso e pieno di balle di fieno.

Crescono fiori assurdi e malati

intorno alle voci dei disperati

dispersi lungo i sentieri

che sembrano serpenti veri.