di Felice D’Ambra
Ricordando Un Caro Amico
25° Anniversario della scomparsa del caro amico di sempre, Comm. Peppeddu Palimodde, l’autentico pioniere del turismo autoctono della Sardegna, Il Manager che s’inventò, “La Costa Smeralda della Barbagia”.
“PIAZZA PEPPEDDU PALIMODDE”.
Dall’umiltà, all’eternità, questa è la storia di un uomo chiamato Giuseppe Palimodde, da tutti conosciuto come “Peppeddu”, nato a Oliena, nel popoloso rione Vara Soro e deceduto prematuramente nel 1996.
In una giornata triste e di grande commozione nella piazza gremita e assolata, il Sindaco della città di Oliena Francesco Capelli, alla presenza della moglie Pasqua Salis, della figlia Giovanna, del genero Luigi Crisponi, della nipotina Camilla, della pittrice amica di famiglia Liliana Canu; di tutti i parenti Salis - Palimodde, collaboratori dell’Hotel Su Gologone e della grande maggioranza della cittadinanza, ha voluto rendere omaggio a “Peppeddu” dedicandogli una piazza dove lui, aveva iniziato il suo percorso professionale e di vita.
Cospicua anche la presenza dei Colleghi A.D.A.(Associazione Direttori Albergo - Sardegna tra le quali, oltre al Presidente Regionale Cav.Felice D’Ambra, Mary Mura, Eligio Orrù, Bruno Mura e Sig.ra Balbina, Ninni Paba, Gianna Manca, Giorgio Macciocu e i cari amici Cosimo Fadda e Consorte. Presenti anche alcune TV locali, Regionali, Nazionali e giornalisti di varie testate giornalistiche.
Non poteva mancare L’Assessore al turismo del Comune d’Oliena Mario Fele, Roberto Capelli, altri Consiglieri e Assessori del parlamento provinciale, e l’ex Presidente regionale Angelino Roych. La lapide commemorativa, scolpita nella pietra di granito proviene dal Corrasi, il monte, che imponente domina la vallata di Lanaittu, dove ai piedi, Peppeddu aveva costruito il Suo “Su Gologone”, albergo e casa allo stesso tempo. Nel quartiere Vara Soro di Oliena nessuno avrebbe immaginato che Peppeddu Palimodde avesse potuto fare tutta la strada che ha fatto, che dalle umili origini da cui era partito, sarebbe potuto diventare una leggenda vivente del turismo isolano, conosciuto e apprezzato sia in Italia che in Europa.
Pur non avendo frequentato i tanto decantati “Master”, egli è stato un autentico “self made man”. Un grande professionista del turismo, di quel turismo serio, con le doti che più lo contraddistinsero: umiltà, passione, tenacia e ferrea volontà. Peppeddu non amava sentenziare sul turismo, ma giorno dopo giorno lo metteva in pratica, con lo stile e la cortesia delle persone semplici, senza tanti fronzoli. Lui, “Su Gologone”, l’aveva creato dal niente, in tempi, in cui a voler parlare di turismo in Sardegna, voleva dire parlare dell’AGA Kahn e della Costa Smeralda.
Egli invece, ha proposto una Sardegna diversa, quella autentica della Barbagia, delle Domus de Janas: le case delle fate, dei visi fieri bruciati dal sole, di quell’antica gente del Supramonte, di cui tanto aveva parlato nei suoi romanzi più belli, la grande scrittrice sarda, Premio Nobel Grazia Deledda. La mattina dell’inaugurazione non sapendo dove fosse la piazza che si andava ad inaugurare chiesi informazioni ad un vigile e lui, con grande cortesia, mi domanò se ero mai stato a Su Gologone ed alla mia risposta affermativa mi disse “vada dunque dove sempre è andato, perché lì troverà la piazza di Peppeddu Palimodde, quella di sempre”.
Continuai il viaggio finché, da lontano, vidi un grande Murales dell’artista olienese, Luigi Columbu e Peppeddu, al centro, in costume tipico, nella sua e nella, ormai, piazza di tutti quelli che lo hanno ammirato e gli hanno voluto bene. I numerosi attestati e diplomi, tutti esposti nel suo albergo, testimoniano l’impegno costante di Peppeddu Palimodde sia per i molti anni di socio A.D.A. e Consigliere Nazionale, che per aver rappresentato il più alto livello di quel turismo autoctono sardo, in Italia e nel Mondo.
Alla sua famiglia e ai parenti, il Presidente Regionale Felice D’Ambra, ha portato i saluti e le congratulazioni del Presidente Nazionale Franco Arabia, della Giunta Esecutiva e di tutti Colleghi della nostra Associazione di Sardegna.
Felice D’Ambra 28 novembre 2009.