A Lipari si è ancorata "La Bleu de Nimes", di 72 metri, già nave da guerra della flotta inglese trasformata in mega yacht. Costo noleggio: mezzo milione di euro a settimana
Ospita 28 turisti con 21 d'equipaggio E' stata impiegata nella flotta della "Royal Navy", con la mansione di supporto ai sommergibili della flotta inglese e successivamente impiegato come dragamine.
La trasformazione è avvenuta in un cantiere della Turchia. Progetto dello studio PentaNed e l’architetto Pier Vittorio Cerruti per il design e l’allestimento degli interni. A bordo anche elisuperficie con elicottero.
Sempre a Lipari ma nel porto di Pignataro ha attraccato il maestoso veliero "Fifty Fifty", di 50 metri, con scafo in alluminio con ponte in teak e albero e boma in alluminio Sparcraft.
Ha una manovrabilità della vela all'avanguardia con arredi in legno di teak, mentre stipiti e cornici hanno una finitura lucida che crea un bellissimo effetto di contrasto. Ospita 8 turisti con 10 d'equipaggio.
A Panarea si è ancorato "Nora" di 63 metri, costruito nei Paesi Bassi daIcon Yachtse.
La velocità è di 16 nodi, vanta un'autonomia di 6000,0 con la potenza proveniente da due motori diesel Mtu. Ospita 12 turisti con 20 d'equipaggio. È stato progettato da Rwd. L'architettura è stata sviluppata daJouke Van Der Baan e l'interno progettato da Cristiano Gatto Design,
Naviga sotto la bandiera delle Isole Cayman.
"Papa" di 55 metri si è ormeggiato al largo di Panarea. Realizzato dal cantiere olandese Amels, con esterni di Tim Heywood e interior design di Laura Sessa, le linee taglienti dello scafo e la prua allungata sono i due elementi che a prima vista conferiscono uno stile unico.
Ha una stabilità grazie al suo scafo full-displacement. Spinto da due motori Mtu, ha una velocità 15 nodi. I suoi serbatoi da 115.000 litri le garantiscono un’autonomia fino a 4.500 miglia.
Ospita 10 turisti con 13 d'equipaggio. Una caratteristica è l’ampia dotazione di giocattoli trainabili, che offrono divertimento e adrenalina.
Lipari, "lavori a rischio a due passi dai passeggeri..." VIDEO
di Ginevra Amiraghi
Buongiorno direttore,
Sottomonastero lavori in corso a un passo dai passeggeri…Non si regolano. Quella roba se sfugge so c....È il braccio che è pericoloso, guidato da mano umana. Io insegnando a scuola, sulla sicurezza soffro di deformazione professionale. Per me sono tutti bambini da proteggere. Anche se sono grandi... Ma l’ultimo incidente è successo pochi giorni fa al marittimo che si è spezzata la cima no? Non si fa! Sono dei superficiali...
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"Ci sono dei film che sono opere di passaggio tra un modo di narrare il cinema e un altro. Magari all’inizio in pochi se ne accorgono e vengono trattati con sufficienza e poi, con il passare degli anni, fanno ricredere tutti.
Quando Hong Kong express uscì nel 1994, il suo autore Wong Kar-wai stava ridefinendo le regole narrative ed estetiche del cinema a venire. L’uso del tempo, i colori, il senso di vuoto dell’umanità contemporanea alle prese con una velocità tecnologica impossibile da gestire.
Ha aperto strade immense Hong Kong express con i suoi personaggi/nomadi che, come gli uccelli con una sola zampa, sono costretti a stare sempre in movimento per non finire perduti. Sono passati trent’anni ma è come se fosse ieri. Lo vedremo nella nuovissima versione restaurata per il quinto incontro di Racconti d’estate".