Le Isole Eolie confermano anche per l’edizione 2019 la propria presenza al TTG di Rimini con un proprio stand. La formula è quella proposta dalla partnership tra Federalberghi Isole Eolie e la Aeolian Islands Destination Marketing Company, aperta alla partecipazione di tutti gli operatori dell’offerta turistica eoliana.
Rimini rappresenta il primo importante appuntamento della stagione fieristica 2019-2020. Oltre alle agende appuntamenti, sarà possibile sfruttare al meglio i contatti con i buyer internazionali che verranno acquisiti nel corso del Meet&Match (un momento di speed contact che anticipa gli appuntamenti prefissati online; 1000 i buyer provenienti da oltre 60 paesi). Presso lo stand, al quale potranno partecipare tutti gli operatori aderenti all’iniziativa, sarà distribuito una brochure di presentazione delle principali attrazioni eoliane ed un inserto con tutti gli operatori turistici aderenti.
Gli operatori turistici eoliani interessati a partecipare alla manifestazione presso lo stand Eolie potranno ricevere ulteriori informazioni scrivendo a info@loveolie.com o chiamando allo 090 9812894.
“Le Eolie rappresentano sin dagli arbori del proprio sviluppo turistico una destinazione internazionale per operatori che puntano ad un prodotto complesso ed unico, i cui punti di forza, oltre al sole e al mare, sono rappresentati da natura, storia e cultura intesa in senso ampio. Riteniamo fondamentale – dichiara Christian del Bono, presidente di Federalberghi Isole Eolie e Isole Minori Sicilia – proseguire con un’azione costante tesa ad individuare tour operator in grado di attrarre clientela quanto più compatibile alle caratteristiche della destinazione turistica Isole Eolie patrimonio dell’umanità”.
Nei prossimi 20 anni saranno necessari 39 mila nuovi aeromobili
Entro il 2038 la flotta mondiale di aeromobili passeggeri e merci è destinata a raddoppiare, passando dalle quasi 23.000 a quasi 48.000 unità, con una crescita del traffico del 4,3% annuo, che genererà la domanda di 550.000 nuovi piloti e 640.000 nuovi tecnici.
Entro il 2038, 39.210 dei 47.680 aeromobili previsti saranno nuovi, mentre 8.470 saranno quelli già oggi operativi. Aggiornare le flotte con aeromobili di ultima generazione a basso consumo di carburante come l’Airbus A220, la Famiglia A320neo, l’A330neo e l’A350, secondo Airbus contribuirà in larga misura alla progressiva decarbonizzazione del settore del trasporto aereo e all’obiettivo di una crescita neutrale del carbonio a partire dal 2020, collegando comunque un numero maggiore di persone a livello globale.
Rispecchiando l’evoluzione delle tecnologie aeronautiche odierne, Airbus ha semplificato la propria segmentazione, prendendo in considerazione capacità, autonomia e tipologia di volo. Ad esempio, l’A321 per il corto raggio rientra nel segmento Small (S) mentre l’A321LR o XLR a lungo raggio può essere classificato come Medium (M). Sebbene il mercato principale dell’A330 sia classificato come Medium (M), è probabile che molti di questi aeromobili continueranno a essere operati dai vettori in una modalità che rientra nella segmentazione di mercato Large (L), insieme all’A350 XWB.
Secondo l’ultimo Airbus Global Market Forecast 2019-2038, la nuova segmentazione comporterà la necessità di 39.210 nuovi aeromobili passeggeri e merci, di cui 29.720 nel segmento Small (S), 5.370 nel Medium (M) e 4.120 nel Large (L). Di questi, 25.000 aeromobili saranno quelli necessari alla crescita, mentre 14.210 sostituiranno i modelli più vecchi con quelli più nuovi, in grado di offrire livelli di efficienza superiori.
Resistente alle crisi economiche, il traffico aereo è più che raddoppiato dal 2000. Riveste inoltre un ruolo di crescente importanza nel collegare i grandi centri abitati, in particolare nei mercati emergenti in cui la propensione a viaggiare è tra le più alte del mondo, e dove i costi o la geografia rendono impossibile qualsiasi alternativa. Oggi, circa un quarto della popolazione urbana mondiale è responsabile di oltre un quarto del PIL globale e, poiché entrambi sono fattori chiave per la crescita, le megalopoli dell’aviazione (Aviation Mega Cities – AMCs) continueranno ad alimentare la rete globale dell’aviazione. Gli sviluppi relativi a una maggiore efficienza nei consumi di carburante stanno spingendo ulteriormente la domanda finalizzata a sostituire gli aeromobili con minore efficienza.
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