Lampedusa - È l'isola che possiede "la spiaggia più bella del mondo", l'isola che è candidata, con la sua gente, al Premio Nobel per la Pace, l'isola che rappresenta la porta tra il Nord e il Sud del mondo. Questa isola c'è: è Lampedusa. Ed oggi è nata una nuova guida, con un testo introduttivo del Sindaco Giusi Nicolini, per raccontarne la bellezza, l'anima, le persone e spiegare come conoscerla e viverla in modo pieno e responsabile. Questa guida si rivolge al turista che desidera capire e approfondire i temi di Lampedusa: non solo mare, sapori e piaceri, ma anche cronaca, persone, vicinanza". Si apre così "Lampedusa. Guida per un turismo umano e responsabile", una guida sorprendente, la prima dedicata a una singola località italiana nell'ottica del turismo responsabile.
Una scelta non casuale: Lampedusa è unica, non solo per il suo mare cristallino, per i suggestivi dammusi, per il cus cus di pesce o la sorella "perla nera" Linosa, ma perché è candidata al Premio Nobel per la Pace. Un onore che deve ai suoi cittadini, che ogni giorno affrontano - con grande generosità e senza retorica - la propria condizione di "frontiera" tra Sud e Nord del mondo. L'incontro con una terra di colori, sapori, con storie e persone autentiche, dal falegname del paese ai volontari del centro di recupero delle tartarughe.
Una lettura appassionante, da fare tutta d'un fiato (in lampedusano sciatu) in poltrona o già seduti su uno scoglio. Ivanna Rossi racconta, con la sua scrittura fresca e asciutta, i molteplici aspetti dell'isola: lo spessore culturale, le problematiche sociali e i suoi piaceri, tutti da cercare. "Lampedusa infatti non si squaderna, non si esibisce, è avara e segreta. Se ne sta acquattata nei suoi valloni, nei suoi giardini sotto il mare (...), ma sta anche nei libri, che raccontano storie bellissime e dimenticate". Una guida per viaggiatori responsabili, per scoprire i luoghi più incontaminati dell'isola e incontrarne l'anima nelle persone: la proposta di un modello di turismo più attento e consapevole, praticato da "viaggiatori leggeri" e rispettosi dell'ambiente, che attribuisce valore all'incontro con le persone e alla comprensione della realtà locale. Un progetto che nasce in collaborazione con AITR, Associazione Italiana Turismo Responsabile, con il Comune di Lampedusa e Linosa, e che ha visto l'impegno di associazioni come Legambiente e Arci, che da anni lavorano sull'isola.
Lampedusa è dunque isola di accoglienza, la Porta d'Europa: un nome che richiama la speranza assoluta e l'assoluta bellezza. "La geopolitica - scrive Ivanna Rossi - non è una scienza esatta, ma tutti sanno che la posizione geografica di un Paese determina quasi sempre il suo destino. Lampedusa lo sperimenta ogni giorno. La sua vicinanza all'Africa l'ha fatta diventare uno dei punti obbligati nella rotta dei migranti verso l'Italia, l'Europa e il Mondo. (...) Ludovico Ariosto ambientò proprio qui il duello finale tra cristiani e saraceni nell'Orlando Furioso".
La guida è introdotta da un testo del Sindaco di Lampedusa e Linosa Giusi Nicolini, storica esponente ambientalista che ha contribuito con la sua opera a riqualificare la Spiaggia dei Conigli e farla diventare "la più bella del mondo" (secondo TripAdvisor) e beneficia inoltre dei contributi di Maurizio Davolio, presidente di Aitr, di Sebastiano Venneri, Responsabile Mare di Legambiente e di Carlo Testini e Filippo Miraglia, rispettivamente Responsabile Politiche culturali e Responsabile Immigrazione dell'Arci. L'autrice: Ivanna Rossi, laureata in Lettere e Filosofia, già insegnante, assessore alla Cultura di Reggio Emilia e Consigliere Regionale dell'Emilia Romagna, ha pubblicato varie guide sulle Isole greche per l'ed. Clup. È autrice di altre guide (Turchia e Malta per ed. Calderini) e di alcuni romanzi che possono anch'essi essere letti come 'guide'. Le 50 foto all'interno sono - salvo eccezioni - di Giovanni Gilli. La foto di copertina è di Fabrizio Trio.
Finalmente un volto più green per Lampedusa e l'isola di Linosa grazie a tre progetti innovativi sposati dall'amministrazione comunale, nell'ambito delle iniziative organizzate da Emmaus Italia, Legambiente, Libera, Comune di Lampedusa e Linosa e associazione Archivio Storico.
Il primo si chiama 'Lampedusa Green Bike', grazie ad AzzeroCO2 si porterà avanti un progetto – inserito all'interno del bando "Fonti rinnovabili, risparmio energetico e mobilità sostenibile nelle isole minori" – che miri a creare una rete di biciclette pubbliche e private, garantendo per le strade la massima sicurezza: stimolarne l'utilizzo sia dei residenti, sia dei comunque tanti turisti che ogni anno soggiornano nelle due isole siciliane vuol essere un imperativo per limitare quanto più possibile le emissioni di CO2.
Il secondo progetto è 'Smart Island', presentato da Exalto, Cnr e Res Nova Die, è una ambiziosissima scommessa per realizzare dei sistemi di produzione diffusa di energia che facciano leva sulle risorse naturali e rinnovabili disponibili sul territorio. L'obiettivo, di conseguenza, è favorire l'imprenditorialità delle aziende locali, farle crescere numericamente, economicamente e professionalmente al fine di inculcare una mentalità più green e di garantire una produzione durante tutto l'anno e non solo nella stagione estiva, per attirare il turismo.
Non ha un nome vero e proprio, infine, la terza iniziativa proposta in quest'ultimo periodo nelle due isole dell'arcipelago al largo della Sicilia; a lanciarla è il Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) insieme al Ministero dell'Ambiente, ed è tanto semplice quanto efficace, ma a volte così difficile da mettere in pratica: la raccolta differenziata. "Il piano – come previsto dal progetto – prevede il 'porta a porta' per ogni frazione merceologica di rifiuto", ma non solo: seguendo le direttive europee sulla gestione sostenibile dei rifiuti, incentrate sulla prevenzione e sulla massimizzazione del riciclaggio per ridurre al minimo lo smaltimento nelle discariche, si punterà sull'incremento di mezzi adibiti alla raccolta, sulla maggiore diffusione dei cassonetti dedicati (adeguati al fabbisogno del territorio, senza sprechi inutili) e a una più ampia campagna di sensibilizzazione.
"Negli ultimi anni l'Isola di Lampedusa – spiega il sindaco Giusi Nicolini - è finita troppo spesso agli onori della cronaca per le questioni di emigrazione dal Nord Africa alle proprie coste: impossibile dimenticare la tragedia dell'imbarcazione affondata lo scorso 3 ottobre che ha causato la morte di 366 persone, e di cui è stato fatto, sempre sull'isola, un giardino dedicato alla memoria delle vittime. Ecco allora tre progetti che danno a Lampedusa e all'Isola di Linosa insieme un volto più green che gli permette, almeno questa volta, di far parlare di sé per questioni più piacevoli; perché, sebbene Lampedusa e Linosa siano solo piccoli territori, estremamente isolati anche dal punto di vista geografico e quindi svantaggiati dal punto di vista degli approvvigionamenti e dei servizi, è altrettanto vero che la volontà di crescere e migliorare delle istituzioni locali e degli abitanti non manca".