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(ANSA) - SALINA - Da sabato 24 a giovedì 29 giugno, nell'Isola di Salina, si terrà l'11/a edizione del SalinaDocFest, il festival del documentario narrativo ideato e diretto da Giovanna Taviani. Il tema del Concorso Nazionale 2017 è Padri e Figli. Verso Terre Fertili. Sarà un'edizione speciale, totalmente dedicata ai giovani, nuovi protagonisti del Mediterraneo. Ospiti previsti, tra gli altri, Isabella Ragonese, Michaela Ramazzotti e Paolo Virzì.
Tra i musicisti in arrivo sull'isola Mario Incudine, Maldestro, Massimo Minutella (con Lab Orchestra) e i Beatlesiani Italia Associati. Ci sarà un Premio Siae speciale al miglior film in concorso. Nella giornata finale si terrà una tavola rotonda sui diritti del documentario d'autore nella diffusione cinematografica e nella programmazione televisiva, radiofonica e web, a cui parteciperanno rappresentanti istituzionali di Siae, Rai, Centoautori, Sky e Regione Sicilia.
"Sarà un'edizione speciale - dice Giovanna Taviani - totalmente dedicata ai giovani, nuovi protagonisti del Mediterraneo. Un modo per parlare di Noi e gli Altri, gli Altri Noi. Tutti insieme per riflettere, attraverso il cinema, sul patto generazionale tra padri e figli, che mai come in questo momento sembra essersi interrotto, e sulla ricerca di terre fertili da parte dei giovani che non vogliono arrendersi a un mondo sbagliato". "È una lotta per il futuro: quello della nostra terra - ha proseguito - e anche quello del nostro cinema, con uno sguardo particolare al futuro del documentario e ai suoi diritti, in un festival da sempre dedicato agli invisibili, in un'isola invisibile, legata al continente e al resto del mondo dalla televisione". 

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----Da sabato24 a giovedì 29 giugno 2017, nell'Isola di Salina, si terrà l'11a edizione del SalinaDocFest, il festival del documentario narrativo ideato e diretto da Giovanna Taviani. Il tema del Concorso NazionaleSdf 2017 è Padri e Figli. Verso Terre Fertili. Sarà un'edizione speciale, totalmente dedicata ai giovani, nuovi protagonisti del Mediterraneo. E, come sempre, saranno valorizzate le meravigliose location che l'isola offre, dalle scogliere di Malfa al porticciolo di Santa Marina, toccando lo straordinario belvedere di Punta Megna a Leni, la piazzetta del Postino a Pollara, e le marine di Rinella e Lingua.

Ospiti previsti: Giovanni Maria Bellu,Maria Cuffaro, Salvatore Cusimano, Francesco D'Ayala, Agostino Ferrente, Pippo Delbono, Dyane Gayé, Luigi Lo Cascio, Moby Longinotto,Petra Magoni,Enrico Magrelli, Mai Masri, Fabio Mollo, Franco Piavoli, Andrea Purgatori, Isabella Ragonese, Michaela Ramazzotti, Jacopo Rampini, Andrea Romeo, Carlotta Sami, Cristiano Travaglioli, Paolo Virzì. Tra i musicisti in arrivo sull'isola Mario Incudine, Maldestro, Massimo Minutella (con Lab Orchestra) e i Beatlesiani Italia Associati.

Il SalinaDocFest – che da quest'anno si tiene anche con il Patrocinio di Unchr, Cidi e Comune di Palermo, e che conta sulla consulenza scientifica di Agostino Ferrente, Maria Cuffaro e Emiliano Morreale, ha per la prima volta il sostegno della Siae, con l'istituzione di un Premio Siae speciale al miglior film in concorso, deciso da una Giuria Giovani. Nella giornata finale si terrà una tavola rotonda sui diritti del documentario d'autore nella diffusione cinematografica e nella programmazione televisiva, radiofonica e web, a cui parteciperanno rappresentanti istituzionali di Siae, Rai, Cento Autori, Sky e Regione Sicilia. "Sarà un'edizione speciale.- – dichiara Giovanna Taviani – Totalmente dedicata ai giovani, nuovi protagonisti del Mediterraneo. Un modo per parlare di Noi e gli Altri, gli Altri Noi. Tutti insieme per riflettere, attraverso il cinema, sul patto generazionale tra padri e figli che mai come in questo momento sembra essersi interrotto, e sulla ricerca di terre fertili da parte dei giovani che non vogliono arrendersi a un mondo sbagliato." È una lotta per il futuro: quello della nostra terra e anche quello del nostro cinema, con uno sguardo particolare al futuro del documentario e ai suoi diritti, in un festival da sempre "dedicato agli invisibili, in un'isola invisibile, legata al continente e al resto del mondo dalla televisione."

In questa cornice si inserisce Dal Testo allo Schermo che lancia e raddoppia: un riconoscimento Sdf 2017andrà a Giovanni Maria Bellu per "I fantasmi di Porto Palo", mentre il Premio Ravesi Dal testo allo schermo - deciso dal Comitato d'Onore del festival, composto da Romano Luperini, Giorgio e Mario Palumbo, Paolo e Vittorio Taviani, Bruno Torri –sarà consegnato a Pippo Delbono per il filmVangelo(Ita/Be/Ch, 2017–85')

Sabato 24 si apre con il concorso Sicilia.Doc, che vede in giuria i giornalisti Salvatore Cusimano (Direttore di Rai Sicilia) e Francesco D'Ayala (Radio Rai) insieme all'attore Luigi Lo Cascio,e si chiude con l'assegnazione del Premio Irritec al miglior film in concorso.

Domenica 25 giugno parte il Concorso Nazionale Documentari "Padri e Figli". 8 film in concorso, selezionati da un comitato composto da Arianna Careddu, Ludovica Fales,Antonio Pezzuto e Giovanna Taviani. In giuria, Franco Piavoli (Festa – Ita 2016, 40' – di cui è prevista la proiezione), Dyane Gayé (premiatissima filmaker franco-senegalese), Cristiano Travaglioli (lo straordinario montatore di Paolo Sorrentino)e il giornalista Enrico Magrelli (Radio3 Rai Hollywood Party). Il miglior documentario scelto dalla giuria riceverà il Premio Tasca d'AlmeritaSDF 2017. Al film più votato dal pubblico andrà il Premio Signum. Al miglior montaggio, andrà il Premio AMC,assegnato dall'Associazione Montaggio Cinematografico e televisivo. "Padri e Figli" è anche il tema della novità di quest'anno: il Video Contest Premio Absolute Sicilia. Dedicato ai cortometraggi (durata max 90"), è il primo concorso tutto 'social' targato SalinaDocFest. Aperto a tutti, senza limiti di età, nazionalità, qualifica o tecnica. (Ogni dettaglio sul sito www.salinadocfest.it).

Importante la selezione internazionale Sdf di quest'anno, ancora una volta incentrata sul rapporto tra generazioni e culture. Clou della giornata inaugurale sarà l'assegnazione del Premio Lady Wilmar / Mediterraneo Sdf 2017 alla regista Mai Masri per il film 3000 Nuits (Francia, 2015 – 103'), la storia di una giovane madre palestinese che da alla luce suo figlio in un carcere israeliano. Un'opera che nonostante i molti riconoscimenti ottenuti è stata oggetto di censure e polemiche. Un'altra storia forte è quella che ci racconterà in anteprima nazionaleil regista inglese Moby Longinotto, con il suo The Joneses (Usa, 2016 – 80'), protagonista il transgender 74enne Jehri Jones nella sua casa mobile a Pearl, Mississippi. Attorno a lui, capo famiglia d'eccezione, il tumulto dei nipoti adolescenti. Ancora in anteprima nazionale - questa volta in collaborazione con il Biografilm Festival che si riconferma partner SDF -Stranger in Paradise (Netherlands, 2016 – 72') del regista olandese Guido Hendrikx. Tre gruppi di giovani migranti appena arrivati nei Paesi Bassi vengono "intervistati" dall'attore Valentijn Dhaenens, nei panni di un addetto ai servizi sociali che, tra fiction e doc, che propone i tre approcci specchio dei nostri atteggiamenti fallimentari di fronte alla disperazione umana: il rifiuto, l'idealismo, l'indifferenza. Una ventata di freschezza la porterà il musical Un Transport en commun (Fra-Senegal, 2013 –48') di Dyane Gayè: da Dakar a Saint Louis in Taxi-brousse, fra canzoni tradizionali, blues e rock 'n roll.

Uno spazio sarà dedicato anche al cinema di finzione italiano, con i due appuntamenti della sezione Sguardi di cinema:Paolo Virzì e Michaela Ramazzotti saranno ospiti del festival per la proiezione in piazza (martedì 27) della La pazza gioia (Ita/Fra, 2016 – 116'); Isabella Ragonese sarà ospite, insieme al regista, per la proiezione di Il padre d'Italia di Fabio Mollo (Ita, 2017 – 93'). Due grandi interpreti per una storia davvero emblematica, che ci riporta al tema centrale del festival. Dall'incontro in una dark room, parte il viaggio attraverso l'Italia di Paolo (Luca Marinelli) che si è appena lasciato con il compagno di una vita e di Mia, incinta ma "il padre non ha importanza". La storia di un amore assoluto, puro e universale, e al tempo stesso della difficoltà, e della paura, oggi, di farsi da figli genitori.

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