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“Teatro, musica, danza e altri incontri alla luce del sole e l’altre stelle”: è questo la Festa di Teatro Eco Logico che Stromboli ospita dal 24 giugno al 2 luglio.

Giunta alla IV edizione, la rassegna di incontri - tutti gratuiti e proposti nello scenario naturale dell’isola senza l’ausilio di corrente elettrica per l’illuminazione e l’amplificazione – è dedicata quest’anno allo scrittore e filosofo americano Henry David Thoreau. Il tema di quest’anno è “The body Electric”.

Al microfono di Tiziana Campisi, Alessandro Fabrizi, direttore artistico della manifestazione, spiega il progetto di quest’anno: 

  

R. – La quarta edizione della Festa di Teatro Eco Logico è di fatto la quinta annualità, perché siamo partiti con un’edizione zero nel 2013. Come ogni anno la festa ha un tema, una figura di riferimento, una storia, un’immagine … Quest’anno abbiamo deciso di celebrare i 200 anni dalla nascita di Henry David Thoreau, un uomo, uno scrittore, un filosofo americano nato nel 1817, noto soprattutto per due episodi che si sono trasformati in letteratura.

Il primo è questo: lui ad un certo punto ha deciso di vivere per due anni in una capanna in riva ad un lago - il lago di Walden – per conoscersi, conoscersi nel mondo, conoscersi nel silenzio, in relazione con la semplicità, perché attraverso questo allontanarsi dal logorio della vita moderna, dal trambusto della vita moderna, potesse dare pieno sfogo all’esplorazione della complessità dell’animo umano, dell’essere umano, in questa relazione diretta con la natura e con il mondo. Poi, è noto anche per un altro episodio. Si rifiutò di pagare una tassa imposta dal governo americano per una guerra colonialista contro il Messico e finì in carcere.

Fondamentalmente in questo momento ci sembravano molto importanti i temi dell’ecologia, del pacifismo, del rispetto dei diritti dell’individuo, e anche la decrescita, il risparmio, non solo energetico, ma anche gli sprechi che stanno mandando il mondo un po’ in rovina.

D. – Qual è la filosofia della Festa di Teatro Eco Logico?

R. – Riproporre teatro, musica, danza, altri incontri e comunque la performance dal vivo nella sua forma più eterna, che è quella in cui le persone si incontrano senza il necessario utilizzo della corrente elettrica per l’amplificazione o l’illuminazione. Alla festa, tutti questi eventi si fanno, come diciamo noi, “a la spina staccata”, cioè senza usare la corrente elettrica per l’illuminazione o l’amplificazione. La voce è naturale, viaggia nello spazio, come ha sempre fatto nei secoli dei secoli, e la luce è quella del sole, o delle candele o delle torce.

D. – Perché il tema di quest’anno è “The body Electric”?

R. – Lo abbiamo rubato a Walt Whitman, l’autore di “Canto il corpo elettrico”, nel senso del riconoscimento di un’elettricità, di un’energia che è nei corpi, nelle cose, nelle piante, negli animali, nella natura, nel mondo. Il mondo è elettrico anche senza la corrente elettrica.

D. – Lo scenario è Stromboli …

R. – Sì, Stromboli diventa per noi una specie di grande palcoscenico delle feste. Usiamo qualunque tipo di spazio ci offe l’isola, per cui questi eventi, questi spettacoli, non si svolgono sui palcoscenici tradizionalmente riconoscibili come tali, ma su spiagge, sul pendio della montagna, al porto, nei giardini di case private o giardini aperti … Qualunque spazio è per noi gravido di un possibile evento di spettacolo.

D. – Che cosa c’è in programma nella festa di quest’anno?

R. – Quest’anno è un festival molto più filosofico, poetico, musicale. Abbiamo una lettura in collaborazione con Medici Senza Frontiere - di cui ospitiamo la campagna “Milionidipassi” - del testo di Thoreau “Disobbedienza civile”; abbiamo un duo di danzatori, i Cuenca-Lauro, che proporranno un loro lavoro mettendolo in sintonia con le parole di una poesia di Walt Whitman. Leggeremo un inedito, una traduzione fatta appositamente per la festa da Iolanda Plescia di un testo di Virginia Wolf dedicato a Thoreau e Isabella Ferrari ci farà il grande dono di venire a leggerla. Maya Sansa invece ci offrirà un omaggio che vogliamo fare a Margaret Fuller. Ci sarà un gruppo musicale formidabile, si chiamano Guappecartò. Ci saranno tante altre cose. Tra queste, siccome quest’anno ricorrono anche duemila anni dalla morte di Ovidio, ricorderemo questo anniversario con il primo canto delle Metamorfosi: “La creazione del mondo”.

D. – In che modo si sviluppa questa convivenza tra gli artisti delle Festa di Teatro Eco Logico e gli abitanti di Stromboli?

R. – Il rapporto è molto ricco, è molto bello, è variegato. Sembra che gli isolani siano contenti di questa festicciola che organizziamo sull’isola. Tra l’altro alcuni villeggianti ci offrono i loro giardini per fare gli incontri. Quindi sono molto, molto ospitali.

D. – Un invito ad andare a Stromboli per prendere parte alla Festa di Teatro Eco Logico …

R. – Venite a Stromboli perché la Festa di Teatro Eco Logico è bellissima, è un modo di riscoprire un’antica arte del teatro, della musica, della danza e della performance dal vivo, senza i filtri della tecnologia, in un rapporto immediato tra pubblico e artisti, illuminato dalla stessa luce del sole o l’altre stelle. In particolare quest’anno ci sarà una bellissima passeggiata sul vulcano in compagnia di un botanico, di un vulcanologo e di un paesaggista che ci racconteranno un pochino anche la realtà dell’isola.(radiovaticana.va)

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Hotel in stile eoliano/mediterraneo è quanto di meglio si possa trovare grazie anche alla sua posizione molto tranquilla e panoramica. 

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