E' dedicata al grande subacqueo siciliano Enzo Maiorca la scoperta dei team di Mario Pagliaro al Cnr e Giovanni Palmisano al Masdar Institute of Science and Technology relativa alla nuova vernice antivegetativa ad azione solare anticipata oggi in omaggio alla figura di ambientalista, oltre che di sportivo, di Maiorca.
La nuova vernice è stata testata per 122 giorni nelle acque calde e particolarmente ricche di plancton dell'Oceano Indiano prelevate dalla spiaggia di Al Muneera, ad Abu Dhabi, sottoponendola alla radiazione solare alternata al buio, replicando in questo modo l'alternarsi naturale del giorno e della notte.
Dopo oltre 4 mesi, la superficie del substrato ricoperto dalla vernice è risultata pressoché invariata, mentre quella ricoperta dalla vernice non irradiata dalla luce solare, ma esposta semplicemente alla luce diffusa presente in laboratorio, presentava una leggera deposizione algale tipica dell'inizio dei processi di fouling.
La scoperta risolve il principale problema delle vernici innovative prodotte attraverso la tecnologia sol-gel, che funzionano bene durante la navigazione delle imbarcazioni favorendo il distacco della vegetazione marina, ma non durante i prolungati periodi di ferma in porto.
A funzionare da agente antivegetativo è l'acqua ossigenata, che si forma alla superficie dello scafo o della struttura immersa protetta dalla nuova vernice durante l'irraggiamento solare. "In questo modo -- dice Pagliaro -- la nuova vernice coniuga le proprietà delle vernici sol-gel di prima generazione con l'azione biocida del più pulito degli ossidanti di cui disponiamo". L'acqua ossigenata, infatti, si decompone rapidamente in ossigeno nativo e acqua, senza lasciare residui, impedendo ai microorganismi di colonizzare la superficie protetta.
"Il risultato è particolarmente rilevante -- aggiunge Palmisano, italiano docente di ingegneria chimica al Masdar Institute -- tenendo conto del livello di irradiazione non particolarmente elevato cui abbiamo sottoposto questi coating, praticamente pari a un quarto dell'intensità luminosa sulla superficie del mare in una bella giornata di sole".
Ogni anno nel mondo si consumano migliaia di tonnellate di vernici antivegetative, largamente (il 90% del mercato) basate sull'azione biocida di composti chimici del rame.
Il rame rilasciato dagli scafi delle imbarcazioni, si accumula in acqua specie in prossimità dei porti e delle zone più trafficate, determinando un serio problema ambientale, perché sono molti gli organismi marini che non tollerano concentrazioni di rame disciolto più elevate di poche parti per milione. Sono già numerosi gli Stati che hanno varato restrizioni sull'uso di queste vernici, che hanno sostituito quelle ormai al bando basate su composti dello stagno.
In alternativa al rame, la ricerca chimica ha sviluppato vernici a tecnologia "foul release" essenzialmente basate su polimeri elastomerici avanzati come i i siliconi fluorurati, che funzionano favorendo il distacco dell’incrostazione biologica durante la navigazione.
Sviluppate negli Usa e in Canada, e fra le ultime ad essere entrate nel mercato, le vernici sol-gel offrono un'alternativa tanto al rame che ai siliconi. Fra i primi test ad essere condotti sulle vernici sol-gel di prima generazione ci sono quelli condotti a Pantelleria dal Cnr in collaborazione con la Soprintendenza del Mare.