Lipari - Occupazione selvaggia con chioschi e postazioni in legno nella banchina di Sottomonastero e nel litorale di Marina Lunga: scatta l'inchiesta della procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto. L'obiettivo è accertare le eventuali irregolarità, rispetto alle autorizzazioni che sono state rilasciate dagli enti preposti. Complessivamente nel mirino sono finite una quindicina di postazioni. A Panarea a due isolani per la collocazione abusiva di chioschi nell'area portuale e demaniale, dopo gli accertamenti, sono state inviate due ordinanze di demolizione. Il controllo è stato eseguito dal tecnici comunali e dai carabinieri.
  E' stata poi demolita una casa di 30 metri quadri in località Canneto-Ghiozzo, di proprietà di B.M. che ha proceduto ad abbatterla a sue spese. Il Comune è invece divenuto proprietario di un immobile di 150 metri (due magazzini ed un deposito), realizzati da B.M.T., di Roma, a Vulcano Porto, grazie alla sentenza del Tar di Catania. Nel giro di pochi giorni è già il secondo fabbricato che diventa di proprietà dell'ente. (ANSA).

 

----Occupazione selvaggia con chioschi e postazioni in legno nella banchina di Sottomonastero e nel litorale di Marina Lunga. Scatta l'inchiesta della procura della Repubblica di Barcellona. E' portata avanti dai carabinieri, al comando del luogotenente Francesco Villari e dal capo area dell'Ufficio Illeciti del Comune di Lipari Claudio Beninati. L'obiettivo è accertare tutte le eventuali irregolarità, rispetto alle autorizzazioni che sono state rilasciate dagli enti preposti. Complessivamente nel mirino sono finite una quindicina di postazioni.

A Panarea a due isolani per la collocazione abusiva di chioschi nell'area portuale e demaniale, dopo gli accertamenti, sono state inviate due ordinaze di demolizione a C.T. e P.L. Il controllo è stato esgeuito dal tecnici comunali Claudio Beninati e Maurizio Seconetti e dal brigadiere dei carabinieri Marco Bartuccio.

L'indagine dei militari dell'arma e dei tecnici del maggior Comune eoliano sarà estesa a tutte le aree portuali e demaniali dell'Arcipelago. Nel contempo, si è proceduto ad una demolizione di una casa di 30 metri quadri in località Canneto-Ghiozzo, di proprietà di B.M. che ha proceduto ad abbatterla a sue spese sotto la sorveglianza del geometra Claudio Beninati. Il Comune è invece divenuto proprietario di un immobile di 150 metri (due magazzini ed un deposito), realizzati da B.M.T., di Roma, a Vulcano Porto, grazie alla sentenza del tar di Catania che ha dato ragione all'istanza dell'avvocato Luca Zaia. Nel giro di pochi giorni è già il secondo fabbricato che diventa di proprietà dell'ente. Dopo ben trenta anni difatti si è anche concluso il contenzioso giudiziario per l'ex villetta di Silvano Saltalamacchia di Lipari che è divenuta di proprietà dell'ente di piazza Mazzini.

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