Arriva da Creta e rimarrà a Napoli 36 mesi per seguire il suo progetto di ricerca "BrainS2Islands: un'indagine multidisciplinare nei contesti insulari del Basso Tirreno", grazie a Fondazione con il Sud
Georgios Alexandrakis, 38 anni e ricercatore fino ad oggi all'Institute of Applied and Computational Mathematics – Foundation of Research and Technology Hellas di Creta verrà condotto presso l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Osservatorio Vesuviano di Napoli).
"Sono curioso di iniziare questa esperienza a Napoli - dice Georgios Alexandrakis a Repubblica - ,città che ho scelto per il mio progetto di ricerca su consiglio di alcuni colleghi che conoscevano l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e le isole dell'arcipelago napoletano, particolarmente adatto per lo studio che volevo intraprendere. Sono stato in Italia, ma mai a Napoli. Ne ho sentito parlare molto bene e sono sicuro che sarà un'esperienza positiva". "Cosa mi aspetto? - conclude - Dal punto di vista scientifico un'ottima organizzazione e, per quanto riguarda le persone, una mentalità molto simile a quella dei greci".
Lo studio di Alexandrakis intende indagare, con un approccio interdisciplinare che integra le scienze geologiche e vulcanologiche con le evidenze archeologiche, le dinamiche insediative umane che hanno caratterizzato le isole minori del Mar Tirreno (in particolare le Eolie, l'arcipelago napoletano e Ustica) e le modalità con cui le variazioni geologiche e ambientali ne hanno influenzato il "paesaggio insulare".
Il progetto del dottor Alexandrakis è uno degli 11 scelti da Fondazione con il Sud per un finanziamento privato a fondo perduto di circa 3,36 milioni di euro (una media di 306 mila euro a iniziativa) per studi altamente qualificati e di livello internazionale da realizzarsi nei dipartimenti universitari e nei centri di ricerca meridionali (calabria, campania, puglia e sicilia).
Diversi gli ambiti di riferimento: nanotecnologie, ingegneria, ambiente, agroalimentare, geologia e soprattutto medicina. I ricercatori fino ad oggi hanno condotto la propria attività all'estero o in italia, al di fuori delle regioni meridionali.
L'obiettivo del bando "Brains2South" è "attrarre" giovani eccellenze nei centri di ricerca e nei dipartimenti universitari del sud, nell'ottica di rafforzare i legami con il resto del mondo scientifico e come opportunità per sviluppare e potenziare carriere indipendenti.
Questa edizione del bando ha introdotto un'importante novità: le proposte sono state presentate direttamente dai ricercatori, con esperienza nei settori scientifico e tecnologico, che hanno indicato le host institution del sud presso cui svilupparla. Il ricercatore avrà il ruolo di "referente scientifico" e condurrà il progetto di ricerca sotto la propria responsabilità, senza il controllo di un supervisore. L'ente ospitante godrà dell'opportunità di potenziare e migliorare la qualità della ricerca interna, grazie alle nuove competenze ed esperienze provenienti dalle diverse aree del mondo.
Oltre ai costi del ricercatore, il finanziamento della fondazione coprirà anche quelli legati alla sua proposta di ricerca (come ad esempio, la strumentazione necessaria, le risorse umane di supporto, i materiali di consumo, eccà). Come rilevato dal national bureau of economic research1 sono solo il 3% i ricercatori stranieri nel nostro paese. Di contro, ben il 16% dei ricercatori italiani decide di proseguire la propria attività all'estero. Secondo un recente studio realizzato dal censis per confcooperative, inoltre, nel 2013 ben 26.000 Laureati di età media pari a 34 anni hanno lasciato le regioni del sud trasferendosi in quelle settentrionali e altri 5.000 Hanno lasciato il mezzogiorno per andare all'estero.
Presso il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Salerno, arriverà anch la dottoressa Jessica Dal Col, 39 anni ricercatrice finora impegnata al Centro di Riferimento Oncologico di Aviano (PN), condurrà la ricerca "Immunoterapia con cellule dentritiche", per sviluppare un vaccino più efficiente per il trattamento del tumore al polmone, migliorando la sopravvivenza globale dei pazienti e/o la progressione della malattia (Repubblica.it).