In un momento in cui sono diversi i problemi che assillano le piccole realtà isolane, si è tenuto a Roma un incontro dell’Ancim, l’Associazione Nazionale dei Comuni delle isole minori italiane.
Numerosi gli argomenti che figuravano all’ordine del giorno: Approvazione criteri di riparto fondo DUPIM 2016/2017; Informativa sul Protocollo d’intesa ANCIM – ENEA e sul Contratto di sviluppo ANCIM – Beni Culturali; Valutazione attuazione nuovo regolamento “Contributo di sbarco” e Informativa e determinazioni su Acquafilmfestival.
Soprattutto, nel corso dell’incontro si è discusso di un tema che interessa da vicino l’economia delle isole e che in questo momento preoccupa non poco gli operatori balneari, ovvero le concessioni demaniali: Anche se l’emendamento nel ddl sugli Enti locali concede una boccata d’ossigeno. Nell’incontro di Roma si è comunque parlato di una diversa disciplina per gli stabilimenti balneari presenti sulle isole e del disegno di legge della senatrice Maggese.
Buone notizie per quanto riguarda il contratto di sviluppo tra l’Ancim ed il Ministero dei Beni Culturali. Infatti il testo prevede agevolazioni per le isole minori.
Infine sono stati appprovati i criteri di riparto del fondo DUPIM per il biennio 2016-2017.
di Giusy Modica
Le Isole minori italiane fanno network e danno vita a “La Carta de La Maddalena”, il manifesto per lo sviluppo sostenibile delle isole minori italiane. È quanto è stato annunciato nel corso della conferenza “Greening The Islands Italia”, in collaborazione con ANCIM, in corso in Sardegna a La Maddalena ieri e oggi.
Sono 36 i Comuni - disseminati in sette Regioni Campania, Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna, Sicilia e Toscana - interessati al manifesto e che insieme rappresentano un’estensione di circa 1.000 kmq con circa 220mila abitanti. Obiettivo della Carta è creare un nuovo modello di sviluppo dell’economia delle isole che punti a valorizzare il connubio pubblico-privato, partendo da quelle che sono le potenzialità delle isole, quali il turismo, la cultura, l’ambiente, l’agricoltura e non ultimo la green economy. La sinergia di questi settori dovrà essere il motore del rilancio delle isole minori italiane che oggi registrano un evidente ritardo nello sviluppo della propria economia, soprattutto in chiave sostenibile.
Istituzioni e aziende che sottoscriveranno La Carta si impegnano a trovare e sperimentare soluzioni appropriate, tenendo conto delle caratteristiche che ogni isola esprime, ed elaborare una procedura autorizzativa semplificata per lo sviluppo di progetti strategici integrati tra i vari settori, oltre che favorire il concorso finanziario dei soggetti privati e ricercare le sinergie utili per realizzare un’economia smart.
“Il modello di sviluppo fondato su beni culturali, energia, acqua, rifiuti e mobilità può costituire il presupposto per la sperimentazione di un’economia locale che vede in questi fattori il rilancio delle isole, sempre tenendo in considerazione quelle che sono le loro specificità”, ha commentato Mario Corongiu Presidente ANCIM.
“Con questa prima edizione di Greening The Islands Italia abbiamo messo le basi per un appuntamento che si ripeterà annualmente con l’intento di monitorare l’evoluzione nel tempo de La Carta de La Maddalena e l’attuazione del nuovo modello di sviluppo di cui le isole si vogliono dotare”, ha detto Gianni Chianetta, Direttore e Coordinatore Scientifico di Greening The Islands.
Tra i temi maggiormente dibattuti il tanto atteso “Decreto ministeriale Isole Minori”, ad oggi ancora sul tavolo del ministero dello Sviluppo economico in attesa di essere firmato. “Il coordinamento tra Autorità e Ministero è assicurato anche in questa fase finale di approvazione del decreto”, ha detto Guido Bortoni
Presidente dell’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas ed il Sistema Idrico, “Il decreto introduce una novità in merito agli incentivi alle fonti rinnovabili, poiché questi saranno riconosciuti sulla base del costo evitato dell’energia prodotta dalle rinnovabili rispetto agli impianti a olio combustibile. Il ruolo dell’Autorità sarà quindi quello di promuovere l’efficienza nel sistema di generazione elettrica e individuare i costi standard di riferimento.”
Durante la due giorni sarda è stato presentato anche il progetto “Favignana isola a emissioni zero”, promosso dalla SEA, Società elettrica di Favignana spa. L’intervento prevede la realizzazione di una nuova centrale ad alta efficienza energetica e a minor impatto ambientale in sostituzione di quella attuale e un impianto fotovoltaico da 700 MWh/anno che permetterà un risparmio di emissioni di CO2 in atmosfera per oltre 500 tonnellate. L’impianto fotovoltaico alimenterà le nuove colonnine previste per la ricarica di veicoli elettrici. Nell’ottica di soddisfare la domanda di elettricità dell’isola e utilizzare sempre meno gasolio per la produzione elettrica, la SEA si fa promotrice della realizzazione di impianti fotovoltaici sugli edifici dell’isola per una potenza installabile teorica massima di circa 11 MW e la realizzazione di un sistema di accumulo e smart grid, con un investimento di circa 25 milioni di euro.
L’evento Greening The Isalnds Italia è carbon neutral ed è stato certificato da CRX, Climate Resources Exchange. Il progetto di azzeramento delle emissioni prevede la compensazione di 92 tonnellate di CO2, calcolate in base ai partecipanti, al mix energetico dell’isola e a tutte le attività connesse all’organizzazione dell’evento (trasporti da e per la conferenza, elettricità utilizzata, materiale cartaceo utilizzato durante l’evento, soggiorni degli ospiti, pasti, ecc.) attraverso crediti di emissione in particolare legati a un impianto eolico.
di Elsa Sciancalepore
La sostenibilità ambientale nelle isole italiane è il tema centrale di «Greening the Islands Italia», la prima conferenza nazionale che vedrà per la prima volta riuniti sindaci dei comuni isolani, rappresentanti di governo, delle regioni e dell’Unione europea (Ue).
L’evento, organizzato in collaborazione con l’Associazione nazionale dei comuni delle isole minori (Ancim), si terrà a La Maddalena il 27 e 28 maggio.
Tema principale dell’incontro sarà l’affrontare l’annosa problematica riguardante il tema dei cambiamenti climatici e di come questi siano maggiormente risentiti in contesti quali le isole. E affrontare queste questioni significa combattere due battaglie, la prima che consiste nell’adozione di investimenti ecosostenibili che contengano le emissioni e salvaguardino il delicato ambiente isolano andando a creare i presupposti per cui queste aree si rendano autonome sotto il profilo idrico ed energetico; la seconda, più «moderna», che vede le isole terre di accoglienza di onde migratorie spostate dalle guerre e dagli effetti del cambiamento climatico in atto. Onde di profughi bisognosi di ogni cosa che appesantiscono il già delicato equilibrio locale e le disponibilità di acqua ed energia, cibo, farmaci, ecc., problema globale che per essere affrontato, nell’intento di trovare soluzioni condivise, necessita la pianificazione e la cooperazione nazionale ed internazionale.
Di questo si parlerà al «Greening the Islands Italia» evento che punta l’attenzione sull’implementazione di iniziative per la sostenibilità ambientale e la condivisione delle soluzioni tecnologiche più innovative, anche alla luce delle linee guida europee e del quadro internazionale emerso dalla Conferenza di Parigi sul cambiamento climatico.
L’appuntamento di La Maddalena, occasione per conoscere e discutere le esigenze e i programmi di rilancio dei comuni isolani, ponendo l’accento anche sull’importante patrimonio culturale delle isole del Mediterraneo, si propone di individuare, per i settori della produzione di energia elettrica, dell’acqua, dei rifiuti e della mobilità elettrica, le problematiche e le opportunità poste dal quadro normativo attuale e di discuterne con i referenti di governo e della Ue, valorizzando il ruolo propositivo delle amministrazioni locali.
Un evento di preparazione alla conferenza Greening the Islands, evento internazionale promosso da The Green Consulting Group, che mira a stimolare il lavoro collettivo intorno ai temi dell’energia, dell’acqua e della mobilità nelle isole minori e nelle località remote, che si terrà in ottobre nell’Egeo e che ha visto l’avvio, da parte di Greening the Islands e Ancim, di una raccolta dati sulle isole minori italiane per uno studio volto ad individuare gli interventi prioritari per la sostenibilità ambientale nell’arco del prossimo decennio.
Un’indagine che riflette un’esperienza precedente avviata nel 2015 per le isole della Sicilia e che portò all’investimento di circa 230 milioni di euro nei settori dell’energia, dell’acqua, dei rifiuti e della mobilità elettrica.
Una Conferenza che mette al centro del dibattito un nuovo modello di sviluppo per le isole minori e che arriva alla vigilia della convocazione della commissione Ambiente del Senato della Repubblica italiana dell’Associazione nazionale sanità piccole isole (Anspi) nella quale venne affrontato il delicato aspetto sanitario nelle isole minori.
Uno scenario critico quello sanitario che si apre alla luce del profondo processo di riorganizzazione del sistema e che orienta con decisione verso la necessità di passare dalla fase dell’analisi a quella della programmazione e progettazione specifica.
Un’offerta di salute che in queste realtà, per quanto complesse ed eterogenee, risulta non idonea rispetto alle necessità complessive, con conseguente rischio di discriminazione delle popolazioni nella fruizione di appropriati livelli di assistenza.
E a questo si aggiunge un ulteriore elemento di complessità rappresentato dal fatto che su alcune isole insistono strutture penitenziarie con punti di debolezza nel sistema che vanno dalla difficoltà a garantire i percorsi di risposta all’emergenza alla difficoltà di accedere a cure specialistiche, dalla ridefinizione dei livelli dei piccoli ospedali e dei relativi punti nascita alla difficoltà di attivare risposte territoriali ai pazienti cronici ed ai terminali.
Ma nelle isole minori esistono anche altri elementi di criticità ad esempio legati all’istruzione e alla carenza di strutture di formazione come anche problematiche legate alla quasi totale assenza di realtà che permettano uno sviluppo economico locale tale che ci sia crescita e stimolo nell’animare luoghi che rischiano di rimanere solo luoghi visitati da immigrati e turisti.
Perché le Info «smart islands», così come chiamate dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) che ha realizzato un intervento pilota nell’arcipelago delle Isole Egadi, la cui strategia si basa sulle esigenze e sulle regole di una piccola comunità che si trova ad affrontare le problematiche e le «pressioni» tipiche delle isole minori mediterranee prese d’assalto solo per pochi mesi all’anno, sono molto di più che turismo sostenibile, sole e mare, beni culturali, tradizioni e paesaggio, sono scrigni di biodiversità da preservare garantendo, in primis, alla gente che li anima una vita sicura e dignitosa.
di Ottavia Spaggiari
Si terrà a La Maddalena, Greening the Islands Italia, il primo "vertice delle isole minori italiane", che si confronteranno sul tema delle energie rinnovabili, con un focus particolare su emergenza migranti e sostenibilità ambientale.
Sono piccole ma potrebbero trasformarsi in un traino per tutto il Paese nella corsa alle rinnovabili. In prima linea nella lotta ai cambiamenti climatici, le isole minori hanno ben chiaro il ruolo chiave che la sostenibilità ambientale rappresenta per il loro futuro. Sarà infatti proprio questo il tema scelto per il primo vertice delle isole minori, Greening the Islands Italia, in programma a La Maddalena il prossimo 27 e 28 maggio. Un'iniziativa lanciata già a livello internazionale, che arriva quest'anno in Sardegna, con la prima edizione tutta italiana, organizzata in collaborazione con l'Associazione Nazionale dei Comuni delle Isole Minori (ANCIM).
"Le isole sono ecosistemi fragili," spiega Gianni Chianetta direttore e coordinatore scientifico di Greening the Islands, "si ritrovano a gestire dei modelli di approvvigionamento energetico complessi e dispendiosi e sono proprio le prime a subire gli effetti dei cambiamenti climatici." Oltre ad essere ovviamente influenzato dall'aumento del livello del mare, infatti Il territorio delle isole è anche soggetto ad una maggiore instabilità meteorologica, basti pensare che, solo nel Pacifico, eventi meteorologici estremi, come i cicloni tropicali, sono aumentati fino al 60% dal 1990 al 2010. "Per via della loro vulnerabilità, le isole sono anche le prime a voler avviare degli schemi nuovi, più sostenibili, sia dal punto di vista ambientale che economico."
Tra gli obiettivi principali della due giorni a La Maddalena infatti, il rafforzamento di un dialogo con il governo sui temi dell'energia, dell'acqua e della mobilità nelle isole minori, con un focus particolare sullo sviluppo di un'autonomia idrica ed energetica, attraverso l'adozione di fonti rinnovabili. "Queste isole non possono contare su fonti energetiche fossili", continua Gianni Chianetta, "ciò significa dipendere esclusivamente da un approvvigionamento via mare e, in caso di condizioni meteo sfavorevoli, questo comporta anche il rischio di rimanere completamente isolate. L'adozione di nuovi modelli energetici e idrici alimentati grazie alle rinnovabili, potrebbe rappresentare per le isole finalmente la possibilità di una nuova autonomia e anche di una nuova stabilità."
In Italia le isole minori rappresentano 36 comuni nei quali sono residenti oltre 200.000 persone che divengono milioni durante la stagione estiva. Proprio le isole minori poi, si trovano protagoniste di un altro tema chiave, l'emergenza migranti. Nel 2015 la sola Lampedusa ha accolto oltre 19mila persone. Al "Vertice delle isole" si parlerà anche di questo. "Si discuterà della necessità di offrire un'accoglienza adeguata, che tenga conto delle disponibilità di acqua e energia e di una corretta gestione dei rifiuti, continuando a garantire la qualità della vita degli abitanti."
La conferenza rientra nel percorso preparatorio dell'appuntamento internazionale di "Greening the Islands", che terrà la sua terza edizione in ottobre a Lemnos, in Grecia. Proprio in vista dell'incontro nell'Egeo, Greening the Islands e ANCIM hanno avviato una raccolta dati sulle isole minori italiane per uno studio volto a individuare gli interventi prioritari per la sostenibilità ambientale nell'arco del prossimo decennio, tale indagine è già stata condotta nel 2015 per le isole della Sicilia. Nel caso della Sicilia, lo studio fatto in occasione della prima conferenza internazionale di Greening the Islands, tenutasi a Pantelleria nel 2014, portò alla mappatura degli interventi prioritari per l'autonomia energetica e la sostenibilità ambientale delle isole siciliane, con investimenti per circa € 230 milioni di euro nei settori dell'energia, dell'acqua, dei rifiuti e della mobilità elettrica. Tra gli investimenti prioritari per le isole siciliane il 55% riguardava il settore dell'acqua (dissalazione, miglioramento delle reti di distribuzione, etc), il 24% quello dell'energia (ibridizzazione con le rinnovabili di impianti convenzionali, illuminazione pubblica, etc), l'11% il settore dei rifiuti e il 10% quello della mobilità sostenibile.
Sostenibilità ambientale nelle isole italiane è il tema centrale di “Greening the Islands Italia”, la prima conferenza nazionale che vedrà per la prima volta riuniti sindaci dei comuni isolani, rappresentanti di governo, delle regioni e dell’Unione Europea. L’evento, organizzato in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Comuni delle Isole Minori (Ancim), si terrà a La Maddalena il 27 e 28 maggio, la prima edizione di “Greening the Islands Italia”, incollaborazione con l’Associazione Nazionale dei Comuni delle Isole Minori.
I cambiamenti climatici hanno grande rilevanza per moltissime isole nel mondo. Affrontarli significa combattere due battaglie. Una più a lungo termine, che consiste nell’adozione di investimenti ecosostenibili e di best practice che contengano le emissioni e salvaguardino il delicato ambiente delle isole, incoraggiando nello stesso tempo la loro autonomia idrica ed energetica.
La seconda battaglia che sta assumendo un carattere di assoluta urgenza sono i fenomeni migratori come conseguenza delle guerre e del cambiamento climatico già in corso. Occorre infatti offrire ai profughi un’adeguata ‘accoglienza’ che tenga conto della disponibilità di acqua ed energia, di una corretta gestione dei rifiuti, senza minacciare ulteriormente la qualità della vita e la sicurezza per gli abitanti delle isole.
“Greening the Islands Italia” punta l’attenzione sull’implementazione di iniziative per la sostenibilità ambientale e la condivisione delle soluzioni tecnologiche più innovative, anche alla luce delle linee guida europee e del quadro internazionale emerso dalla Conferenza di Parigi sul cambiamento climatico. La conferenza nazionale di maggio rientra nel percorso preparatorio dell’appuntamento internazionale di “Greening the Islands”, che terrà la sua terza edizione in ottobre nell’Egeo.
L’appuntamento di La Maddalena si propone di individuare – per i settori della produzione di energia elettrica, dell’acqua, dei rifiuti, e della mobilità elettrica - le problematiche e le opportunità poste dal quadro normativo attuale e di discuterne con i referenti di governo e della UE, valorizzando il ruolo propositivo delle amministrazioni locali. La conferenza sarà l’occasione per conoscere e discutere le esigenze e i programmi di rilancio dei comuni isolani, ponendo l’accento anche sull’importante patrimonio culturale delle isole del Mediterraneo. Greening the Islands e ANCIM ritengono, infatti, che la green economy e la valorizzazione dei beni culturali siano essenziali per il rilancio delle isole.
Le isole mediterranee sono sempre più in prima linea nell’affrontare le emergenze create dalle guerre e dai cambiamenti climatici, spesso causa delle prime. Il “vertice delle isole” sarà anche l’occasione per discutere il tema dell’emergenza profughi in un´ottica di approvvigionamento di acqua ed energia, gestione dei rifiuti, sorveglianza di eventuali hot spot e sicurezza per gli abitanti delle isole. Come ha riconosciuto qualche mese fa la Cancelliera tedesca Merkel, il tema dei migranti resterà prioritario per decenni in Europa. La conferenza di La Maddalena è la prima tappa di un percorso di confronto su una questione centrale come quella dei migranti, dove le soluzioni al problema richiederanno pianificazione e cooperazione nazionale ed internazionale.
Le isole italiane - per la loro posizione al centro del Mediterraneo - possono essere un esempio per molte altre isole, come già lo è internazionalmente Lampedusa, per la sua gestione dell’emergenza dei migranti, celebrata dal film di Gianfranco Rosi “Fuocoammare”, vincitore dell’ultimo Festival di Berlino.
In vista della conferenza internazionale Greening the Islands, che si terrà in ottobre nell’Egeo, Greening the Islands e ANCIM hanno avviato una raccolta dati sulle isole minori italiane per uno studio volto a individuare gli interventi prioritari per la sostenibilità ambientale nell’arco del prossimo decennio, tale indagine è già stata condotta nel 2015 per le isole della Sicilia. Nel caso della Sicilia, lo studio fatto in occasione della prima conferenza internazionale di Greening the Islands di Pantelleria nel 2014, portò alla mappatura degli interventi prioritari per l’autonomia energetica e la sostenibilità ambientale delle isole siciliane, con investimenti per circa € 230 milioni di euro nei settori dell’energia, dell’acqua, dei rifiuti e della mobilità elettrica. Tra gli investimenti prioritari per le isole siciliane il 55% riguardava il settore dell’acqua (dissalazione, miglioramento delle reti di distribuzione, etc), il 24% quello dell’energia (ibridizzazione con le rinnovabili di impianti convenzionali, illuminazione pubblica, etc), l’11% il settore dei rifiuti e il 10% quello della mobilità sostenibile.
Greening the Islands Italia è la prima conferenza nazionale sui temi della green economy organizzata in collaborazione con Ancim, l’Associazione Nazionale dei Comuni delle Isole Minori. Greening the Islands è un evento internazionale promosso da The Green Consulting Group, che mira a stimolare il lavoro collettivo intorno ai temi dell’energia, dell’acqua e della mobilità nelle isole minori e nelle località remote. La terza edizione della conferenza, si terrà nell’Egeo a ottobre.
Per il programma completo degli eventi visitarewww.greeningtheislands.com o contattare:secretariat@greeningtheislands.com.