"Aldo Claudio Medorini e Demetrio De Salvatore nascono entrambi a Lipari, nelle Isole Eolie, un arcipelago di origine vulcanica caratterizzato dalla Natura incontaminata e selvaggia.
Di queste portano impresso nel DNA i colori, i profumi e le dinamiche energetiche indomite di Eolo e Vulcano, energie che si esprimono nelle tele di Medorini, meticoloso nella preparazione del supporto dove il suo interesse si concentra sulla mitologia greca e ci narra di storie antiche in chiave contemporanea; e nella cucina di Demetrio, con la preparazione di piatti tipici ispirati con il tramandare di antiche ricette sussurrate dalla mamma e dalla nonna come avvolgenti canti di sirene, impreziositi con le materie genuine delle isole Eolie".
E così dopo la splendida cornice del museo di Palazzo Trinci a Foligno, e l'incanto del palazzo Visconti a Brignano Gera d'Adda, la mostra itinerante sbarca a Gubbio, nella incantevole e mistica sede museale, Chiesa Santa Maria dei Laici, detta dei Bianchi.
La mostra, promossa dall'Associazione culturale La Medusa, con i patrocini del Comune di Gubbio, Città di Spoleto si avvale dell'allestimento a cura di: Tania Tagnani, Curatore artistico, dell'intervento critico a cura di: Elisa Polidori, Storico e Critico dell'Arte e degli interventi del Sindaco, dell'Assessore per la Cultura dell'Assessore per il Turismo e altre autorità della città di Gubbio.
Il progetto espositivo di Medorini, non vuole e non è in grado di cercare cause e proporre soluzioni, non vuole addentrarsi in questioni socio politiche economiche religiose, tuttalpiù vuole contribuire ad esprimere una speranza e suggerire un obiettivo.
Dopo l'uso abusato del colore rosso che nelle opere di Medorini rappresenta la violenza, il desiderio sarà quello di tornare ai colori caldi e pacificanti tipici della sua terra, del Mediterraneo, quali sfondo di una danza dei solidi platonici, per un "Nuovo Risorgimento".
Perché l'uomo può fallire, essere vinto dalle avversità, cadere e sprofondare negli abissi della disperazione, ma può e deve anche risorgere. Perciò ecco che da un fatto di sangue si risorge a una nuova coscienza e quindi una nuova vita dove Icaro, nell'immaginario poetico dell'Artista, può ancora sognare di volare.
Riferimenti bibliografici di Medorini con Editoriale Giorgio Mondadori sono: Catalogo dell'Arte Moderna "CAM". Catalogo "L'Arte e il tempo" - "Le scelte di Puntelli" - "L'Arte in Cucina" e tanti altri di varia distribuzione.
Di lui hanno scritto Alberto D'Atanasio, Giammarco Puntelli, Silvia Sillato e molti altri. Le sue opere sono esposte in permanenza in importanti gallerie in Italia, in Cina e negli Stati Uniti.
---E va bene lo confesso. Io ho il mio modo di festeggiare, e dando seguito al discorso del nostro presidente, dal progetto Parigi 7 Gennaio 2015, Emigrants. Opera in omaggio a tutti coloro che sono stati costretti a lasciare la loro terra, e tanti lo siamo stati, vittime oltre che dal bisogno, anche di persone senza scrupolo a tanti livelli. Emigrants, omaggio alle vittime delle traversate per mare.
---Sarà la suggestiva cornice di uno dei più importanti hotel dell'isola Eoliana ad ospitare dal 26 giugno sino ai primi di ottobre le opere su tela e su seta della serie Aeolian Essences di Medorini, e a dare così all'artista l'occasione di tornare nella propria terra d'origine per relazionare la sua arte con i luoghi vissuti da ragazzo e con gli amici del tempo. Elementi questi che lo accompagnano sempre e si ritrovano comunque nella sua ricerca artistica. http://www.medorini.com
A picco sul mare, adagiato sulla scogliera del Porto delle Genti a Lipari, il Carasco è stato uno dei primi alberghi costruito alle Eolie, ed è una struttura di riferimento per l'accoglienza degli ampi spazi e del panorama godibile.
---Ieri sera grande libidine. Sono arrivate le foto delle mie opere in esposizione permanente in una delle più rinomate gallerie di New York. Noi Eoliani abbiamo una particolare predisposizione all'emigrazione. Many thanks to my Art curator Leda Maria Prado.
---E passando l'arco, al fianco della basilica di San Bartolo, questa rarità. Ma signori, il mondo sa di cotanta rarità?! Di questa bellezza? Io ho portato le foto a spasso in Europa fra i barbari e anche negli Stati Uniti, ma non mi imbatto mai in azioni culturali-turistiche atte a promuovere il grande contenitore di storia che sono le nostre isole. Bisogna valorizzare oltre il mare, le pietre e le piante gli odori e sapori, cose che oramai grazie alla globalizzazione sono accessibili in diversi luoghi a buon prezzo, il patrimonio culturale che è univoco, ch'è quel valore aggiunto che giustifica il lungo viaggio e l'alto costo per farlo.
Io finché campo sarò lieto di fare da ambasciatore ai "valori" Eoliani, perché oltre il sole u mare e a pizza c'è molto altro.