San Valentino & il “Il Divo Dell’Amore”.
Molte sono le leggende che fanno parte della storia e della cultura popolare, su episodi legati alla breve vita di San Valentino Vescovo Martire. Il 14 febbraio nonostante la crisi del mondo che non ha termine, si celebra con la festa dell’amore, in un’esplosione di gioia l’anniversario del Santo Patrono di tutti gli innamorati del pianeta.
Negli anni aumentano sempre nelle città e paesi, i festeggiamenti, serate danzanti, cene particolari ed eventi straordinari, legati, alla festività che grazie alla potenza dell’amore, diventato un vero del Business turistico commerciale. Grandiosi sono, gli eventi in nome di San Valentino, soprattutto a Verona, dove gli innamorati “Giulietta e Romeo” sono gli eterni personaggi dell’evento “Dolcemente in Love”. Un curioso aneddoto, quasi una credenza popolare, che si aveva nella Città di “Piemontesina Bella”, dove si racconta che nel meraviglioso parco e castello del Valentino, c’era l’usanza femminile che durante una festa galante proprio il giorno di San Valentino, ogni dama incontrava e chiamava il suo cavaliere “Valentino” giurandogli eterno amore. Torino fu la prima Capitale del Regno di Sardegna sin dal 1720 al 1847 e la prima Capitale del Regno d’Italia dal 1861 al 1865. Torino è anche la grande Città dalla storia bimillenaria, definita con la più bella posizione naturale del mondo e non solo, fu anche descritto che dalla collina di Superga (che al mondo sportivo e non solo, ricorda la “tragedia della squadra di calcio del Toro”, si ammira, “il più bello spettacolo che possa colpire l’occhio umano” Da ricordare anche che Torino è la Città della “Grande Juventus”, della Fiat e non solo.
Verona è la Città del Pandoro è anche l’eterna Città dell’amore e ogni anno anche del grande appuntamento di “Verona in Love”, che in questi giorni, porta in Piazza Bra, un gruppo di aziende selezionate che devono avere“l’Amore” come filo conduttore dei loro prodotti. Con l’edizione speciale Verona In Love 2016 dedicata al Santo l’esclusivo richiamo per far rivivere gli scorci più intimi; più affascinanti della Città del Balcone di “Giulietta e Romeo”. Tutto il centro di Verona, per l’occasione si trasforma in una scintillante festa, di mille iniziative che fanno da cornice a questo magico giorno per la festa che accomuna tutti gli innamorati. Un cuore da scoprire, per gustare tra le bancarelle della Piazza dei Signori, le eccellenze dei prodotti tipici veronesi, i Soffi d’Amore che avvolgano la città di coriandoli colorati, il Sigillo d’Amore, un Cuore di Baci e il Messaggio del Cuore di “Live in Love”, sono queste le scintille per festeggiare in una romantica atmosfera, il magico giorno di San Valentino, che solo la Verona degli immortali, delle Cene a lume di candela, dei tanti locali che in festa, sa dare. Immancabile è la premiazione delle più belle lettere inviate da ogni parte del mondo all’eroina shakespeariana per il “Premio Internazionale “Cara Giulietta 2016”. Particolare è anche lo spettacolo teatrale Opera in Love: Romeo & Juliet, dove Opera,Teatro e Danza s’intrecciano per dare vita a uno speciale omaggio a Giulietta. Il giorno di San Valentino, il mondo non può non ricordare, due famosi personaggi, due stili di vita diversi, ma di grande spessore planetario: Anche se tutti cantano Sanremo, tutti ricordano anche Il grande Valentino Garavani, l’uomo in rosso che col grande amore per il suo “Valentino Style”, ha vestito le donne più belle della terra, portando il Made in Italy alle stelle del firmamento mondiale. Il ricordo va anche a quel giovane emigrante che lasciò giovanissimo il suo paese, oltre un secolo, si chiamava Rodolfo Valentino. Era originario del Tavoliere delle Puglie, nato a Castellaneta nel lontano 1895. Rodolfo Valentino fu un giovane brillante, considerato di una bellezza straordinaria, dotato di un fascino enigmatico e di un talento artistico eccezionale. La sua breve esistenza non fu facile, e Rodolfo Valentino, dopo aver vagato in molte città italiane, sbarcò a Parigi. Frequentando i famosi locali della movida parigina, Mont Marte, Montparnasse, Moulin Rouge, Le Lido, egli divenne un eccellente ballerino. Valentino da emigrante s’imbarcò a Genova sul Transatlantico Cleveland, sbarcò a New York, in quella Città che lui aveva sempre sognato, il 23 dicembre 1923. Era una gelida sera, quella di Manhattan quando Valentino elegante e bellissimo come un Apollo, si presentò al Night Club Maxim in cerca di lavoro, e qui fu immediatamente notato e assunto come ballerino. Più del suo compenso, furono le sostanziose mance elargite dalle Signore americane che frequentavano e che facevano la fila per accaparrarsi il bellissimo seducente ballerino, il latin lover italiano. Le bellissime elegantissime donne della grande Mela dello zio Tom, lo osannarono tanto, che fecero di “Rudolph” un autentico Sex Simbol e lo amarono come un vero oggetto del desiderio. Fu a Hollywood che Rodolfo Valentino dopo comparse di scarso rilievo cinematografico, nel 1921 interpretò il film “I quattro Cavalieri Dell’Apocalisse”. Il bel Valentino fu così consacrato ed entrò a passo di tango, nella leggenda come il più grande e il più autentico Sex Simbol della storia del cinema mondiale. Il suo stile recitativo fu ammirato da altri bravi attori di allora, tra cui il grande Charlie Chaplin (Charlot). Valentino, così lo chiamavano le sue tantissime fan in delirio, che in breve tempo divenne un’Icona mondiale, destinato a entrare nella memoria collettiva; mentre egli senza volerlo, dettava la sua moda: “Valentino Style”(Il grande stilista italiano Valentino Garavani non era ancora nato). Egli fu il primo “Divo” il Mito, il Sex Simbol maschile di grande successo del cinema di quei tempi. Il grande Rudolph Valentino, il cavaliere senza macchia e senza paura, l’eroe romantico e mascalzone del film che muore giovane, come tragicamente accadde a lui, a soli trentuno anni, all’apice di una carriera cinematografica di grande successo, ancora oggi insuperato. Rodolfo Valentino è morto a New York, il 23 agosto del 1926. Le sue spoglie riposano all’Hollywood Forever Cemetery di Los Angeles California. La morte di Valentino fu una delle più grandi tragedie che abbia mai colpito il mondo cinematografico, soprattutto americano. La cittadina di Castellaneta lo ricorda con una statua e un Museo. Mentre la magnifica Verona, la Città dai mille volti, della Lirica, del famoso Festival Bar e di tante altre opere, assieme a Giulietta e Romeo, ha adottato il Santo Patrono e la bellezza del magico uomo chiamato “Rudolph Valentino”. Negli anni che seguirono la morte di Valentino, come all’inizio, il mistero continua e ancora oggi come una sorta di tradizione, alcune donne velate in nero, continuano a portare fiori sulla tomba di Rudolph Valentino, il più grande Idolo dell’amore.
Buon San Valentino, a tutti gli innamorati del mondo!
Le scimmie innamorate del Blair Drummond Safari Park, in Inghilterra (Lapresse)