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di Barbara Vergnano

Queste nostre amate isole, così amate da farle diventare casa anche se siamo nati in un altrove molto lontano, coltivano la innegabile tendenza al "curtigghiu" e al pettegolezzo invece che alla riflessione, alla condivisione e collaborazione per ottenere i risultati desiderati.
Questa volta si tratta dei fatti di Ginostra, e più precisamente dei sopraluoghi tecnici a Stromboli e a Ginostra, finalizzati alla valutazione della richiesta di emergenza nazionale avanzata dal Sindaco Riccardo Gullo in conseguenza degli eventi metereologici del 18 ottobre e del 6 e 11 novembre scorsi. Ecco i fatti. Leggo un comunicato stampa del Sindaco:


“Sull’isola, sono giunti giovedì 23 gennaio i funzionari del Dipartimento Nazionale e Regionale della Protezione Civile, dell’Autorità di Bacino, del Dipartimento dello Sviluppo Rurale, della Forestale, del Genio Civile di Messina e della Protezione Civile Comunale, coadiuvati da esperti dell’Università di Firenze e dell’INGV. Insieme al Sindaco Riccardo Gullo la delegazione ha percorso i sentieri a monte dell’abitato di Stromboli, allo scopo di visionare e analizzare la situazione dei torrenti laddove intercettano la coltre di cenere vulcanica depositata, e non ancora mobilizzata, che nel corso di tutte le piogge rotola a valle causando riversamento di detriti sulle strade e nelle proprietà private, soprattutto nelle vicinanze di alcune aste torrentizie. I sopralluoghi sono proseguiti nella frazione di Ginostra, percorrendo tutti i torrenti sia a monte che lungo il loro percorso, al fine di valutare l’entità dei danni sul loro percorso e sulla viabilità della borgata. I sopralluoghi hanno confermato le mutate condizioni geologiche della montagna e la particolare consistenza dei detrit vulcanici. Di qui una nuova richiesta di emergenza che dovrebbe prevedere interventi più a monte dell’abitato sia di Stromboli che di Ginostra, che non erano previsti nel 2022, proprio in ragione delle mutate condizioni geologiche e vulcanologiche esposte. I sopralluoghi di venerdi 24 gennaio a Ginostra, e giovedì 23 a Stromboli, concordati con la Protezione Civile Nazionale per la scorsa settimana e rinviati per le condizioni atmosferiche avverse, sono stati molto importanti ai fini dell’istruttoria della richiesta di stato di emergenza nazionale che il Sindaco ha richiesto dopo gli eventi alluvionali del mese di ottobre.”

Si tratta quindi di una situazione nuova, urgente e molto grave, che va affrontata con tempestività e competenza con i fondi necessari.
Cosa ci si aspetta in questi casi da una piccola comunità, giustamente spaventata per la sua sicurezza e per il suo benessere? Una incondizionata collaborazione atta a velocizzare le soluzioni. Invece si è scatenata una tempesta mediatica che lamenta l’impossibilità di partecipare alle operazioni ( sic!) di indagine e quindi una mancanza di democrazia. Occorre dunque una riflessione di ordine generale, più che attuale e necessaria in un momento storico in cui rischiamo a livello internazionale che le informazioni siano manipolate dai social media. Inoltre c’è un tempo per le riunioni e le informazioni e c’è un tempo per il lavoro “ incessante e minuzioso” atto a ottenere i risultati. Questo è un invito da parte mia che amo le isole tutte (e metto a disposizione le mie competenze, se possono essere utili) con il suggerimento di non agire in maniera divisiva.
Mettiamo il bene della comunità in primo piano!

27-1-2025

Stromboli-Ginostra, sopralluoghi e polemiche: nuova puntata...Le reazioni ed il Punto e Virgola

 

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