E’ da poco on-line “Status”, la web serie che ha vinto il bando “Are You Series?”, il progetto pensato da Milano Film Festival e realizzato grazie al sostegno di Banca Prossima, per la realizzazione di una web serie capace di raccontare il mondo del non profit italiano, attraverso l’utilizzo di soluzioni creative e linguaggi innovativi. “Are You Series?” promuoveva la web serie, non solo come genere della fiction, ma anche come linguaggio espressivo e creativo in grado di affrontare temi diversi, indagare realtà e proporre percorsi di comunicazione alternativi, proprio sfruttando le potenzialità della Rete e del racconto audiovisivo.
Ora un altro bando si incanala in questa direzione. Il 28 novembre (con scadenza a 90 giorni) è stato infatti pubblicato dalla Sicilia Film Commission un bando davvero particolare. Non solo perché si tratta del primo specificatamente dedicato alle web serie promosso da una Regione italiana, ma anche perché individua in questo genere o formato, alcuni caratteri rilevanti. La prima: quella di essere un formato specifico della Rete e che quindi deve riflettere le potenzialità della stessa. Infatti il bando, il cui importo complessivo è di 100mila euro, assegna un cofinanziamento per un importo massimo di 15.000 euro, ai migliori progetti di web serie che “esprimendo una specifica appartenenza a forme e modalità narrative e comunicative tipiche della Rete, dall’uso di social network e piattaforme, saranno in grado di costruire una specifica strategia crossmediale.”
Il bando, lanciato a inizio novembre durante il Festival Immaginario Tv di Perugia, è stato realizzato dal Dipartimento Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, nell’ambito del programma Apq Sensi Contemporanei, ed è scaricabile dal sito web della Regione Sicilia.
Un’altra caratteristica del bando è quella di aver individuato nel linguaggio specifico della Rete e nelle sue opportunità, non solo creative ma anche economiche, un target preciso di professionisti, e cioè giovani “di età compresa tra i 18 e i 35 anni”. E “al fine di incentivare la partecipazione del più alto numero possibile di giovani scrittori, sceneggiatori, registi, videomaker, il bando si rivolge anche a chi non è ancora costituito in associazione culturale o in impresa di produzione, con l’obbligo di procedere in tal senso nel caso di esito positivo alla selezione, incentivando la nascita, il consolidamento e il radicamento sul territorio di nuove associazioni o imprese.”
Insomma la web serie non è solo identificata come un linguaggio specifico della Rete e un luogo ideale per di giovani creativi, ma è anche individuata come uno stimolo per fare impresa culturale. Cultura e comunicazione del territorio soprattutto. Se al bando possono accedere professionisti di tutte le regioni italiane è vero però che il vincolo territoriale risiede nel fatto di presentare un’opera che “deve essere girata in Sicilia e/o che richiami in modo inequivocabile i tratti del contesto siciliano.” Tutto ciò al fine di “restituire elementi di valorizzazione e promozione del territorio siciliano; confrontarsi in modo inedito, innovativo e creativo con stereotipi e tipizzazioni riferibili al contesto siciliano; e generare curiosità verso luoghi, identità, specificità culturali che della Sicilia sono espressione.”
Sul modello di “Elba” dei Licaoni, la web serie dedicata all’isola toscana e a Napoleone e nata per promuovere la cultura, il territorio e l’immaginario dell’Isola d’Elba attraverso una fiction, qui viene richiesto di impadronirsi di alcune specificità territoriali e culturali siciliane e metterle in evidenza o reinterpretarle in maniera creativa. La sfida è interessante sia per i videomaker sia per la Regione, che tra tre mesi potrà constatare la vitalità delle imprese giovanili e contare quale sia il tasso di innovazione e di creatività che sono in grado di esprimere e su cui i promotori del bando fanno evidentemente affidamento.
