di Salvo Fallica
Dal 7 al 10 settembre un ricco cartellone di eventi. L'ideatore Andrea Patierno: «Quest'isola aiuta a creare piccole strutturate comunità di pensiero fatte da persone che vivono ovunque»Nella suggestiva isola vulcanica di Stromboli tornano le «Opere Magiche». Si tratta della manifestazione culturale fondata ed organizzata da Andrea Patierno, campano che da alcuni anni vive a Stromboli. Un'isola che è un luogo dell'anima, che ha un vulcano «sui generis» (con dinamiche eruttive originali), dove vi è un contatto diretto con la Natura e le sue energie. In questo contesto si svolgerà la nuova edizione di Opere Magiche a Stromboli, dal 7 al 10 settembre, che noi vi anticipiamo.
Andrea Patierno spiega: «Stromboli è ancora un luogo d'utopia, dove l'insularità, l'isolamento e il contatto quotidiano con un vulcano attivo definiscono un differente senso della paura e modificano, anche geneticamente, il carattere delle persone. Si creano le condizioni per mettere in moto idee e progetti che in altri luoghi non avrebbe senso immaginare ma che possono creare piccole strutturate comunità di pensiero fatte da persone che vivono ovunque». In questo contesto va compresa la genesi e la filosofia di “Opere Magiche”.
Patierno aggiunge: «Il contatto stretto con le forze, spesso estreme, della natura, apre all'intuizione, al sovrasensibile e al ritorno all'osservazione come modalità quotidiana di vita e di sopravvivenza. I concetti di "razionalità" e scientificità in parte si ridefiniscono. Ad esempio, in un'isola in cui la presenza della colonna di calore del vulcano altera le previsioni meteorologiche ufficiali, l'osservazione dei segni del vulcano come l'assenza di fumo quando arriva lo scirocco, poiché il fumo è spinto in basso verso la Sciara e i Vancori e scompare alla vista, diventa un metodo valido. I sensi si attivano e mettono in relazione segnali diversi».
La manifestazione vuol essere anche un confronto tra culture e modi di pensare diversi, senza dogmi. Patierno aggiunge: «Anche le "Majare" le interpreto come donne dotate di grande intelligenza e carisma, profondamente connesse con la vita reale e quotidiana dei luoghi. Donne che assecondano un loro impulso alla ribellione e alla diversità di espressione di un potere femminile che unisce osservazione e conoscenza del reale alla dimensione intuitiva e sovrasensibile. E si pone quindi come precursore di un effettivo superamento di un archetipo collettivo patriarcale».
Una manifestazione piena di eventi, intrisa di multidisciplinarietà. Patierno evidenzia «la festa per celebrare Under the volcano, capolavoro di Malcolm Lowry, in collaborazione con la Fondazione Feltrinelli e con la partecipazione di Marino Sinibaldi — storico direttore di Rai Radio 3 —, e Carlo Feltrinelli (la casa editrice Feltrinelli pubblicò il libro nel 1961)». Vi sarà anche Francesco Mandica, musicologo e conduttore di Rai Radio 3 che condurrà un programma dal vivo (non con Radio 3) alternando momenti musicali a frasi del libro e riflessioni personali.
Vi sarà un evento di presentazione de Il Gioco dell'Isola/L'Oracolo di Stromboli, libro con mazzo di carte, che «è al contempo un gioco, una presentazione dell'isola e un nuovo sistema oracolare basato su 72 simboli / arcani di Stromboli, scritto da Marianne Costa, massima divulgatrice mondiale del mondo dei tarocchi e autrice del libro bibbia La Via dei tarocchi con Alejandro Jodorowsky».
In programma anche due mostre, una dedicata a Mario Cusolito, storico pescatore, ormeggiatore e pittore di Stromboli, scomparso nel 2018 e una ad Andrea Fabbricino, pittore e conduttore della altrettanto storica Locanda del Barbablu. E , tra i vari eventi, diversi seminari su costellazioni familiari, meditazione, passeggiate naturalistiche.
Patierno argomenta: «Le Opere Magiche in sinergia con Stromboli favoriscono l'apertura a riflessioni nuove e rendono possibili la messa in discussione di alcuni dogmi, non per modificare radicalmente stili di vita e quotidianità ma per rendere possibile un'integrazione di pratiche, discipline e modi di pensiero e di relazione in grado di assicurare benessere oltre che sopravvivenza. Per noi l'uomo non va visto come un essere patologico, fragile e perennemente in crisi, nella costante necessità di cure e terapie per sopportare la vita che diviene peso». L'iniziativa propone di andare oltre gli schemi, oltre gli steccati, per tornare ad un contatto diretto con l'energia della natura, «leggendo i segni» attraverso i sensi.