italyAlla fiera Brand Italy a Doha organizzata dall’emiro del Qatar, le aziende italiane si sono sentite prese in giro. Soldi spesi si ma senza vedere neanche il cammello. Oltre 200 aziende italiane hanno speso da 3 mila a 30 mila euro e non hanno visto il regnante quatarinoTamim bin Hamad Al Thani pur sapendo che l’organizzazione era gestita da Ali Bin Thamer al Thani, imparentato con la famiglia reale. I grandi assenti, a parte l’emiro, sono stati i 30 mila visitatori proclamati con slancio anche sul sito di Brand Italy. Assenti prevedibili, per chi conosce i numeri del Qatar, ma che hanno tratto in inganno molte imprese in cerca di clienti e poco informate sul Paese in cui andavano. Un evento organizzato male e gestito peggio. L’unico successo é la delusione. Un mercato rionale con pochi visitatori. La regione Sicilia, che ha portato 120 imprese sulle 240 partecipanti, ha speso 695 mila euro di cui 280 mila per marketing. La quantità di soldi pubblici stanziati per un evento organizzato da  L.I. for Exhibition con sede a Doha, costituita per il 51% dallo sceicco Ali Bin Thamer al Thani e per il restante 49% da soci italiani. Ma chi sono questi “soci italiani”? Tra i capofila troviamo Lunetto Group, una S.r.l. con sede a Palermo. La Sicilia é la regione che più ha finanziato l’evento. Il presidente della regione Sicilia,  Rosario Crocetta, che ha partecipato alla fiera a Doha con la consulenza di Sami Ben Abdelaali, già esponente della dittatura tunisina di Ben Alì, console in Sicilia in rappresentanza del regime, e oggi esperto per l’internazionalizzazione della Regione Sicilia. Alla fiera non si è concluso quasi nulla eccetto un nuovo centro commerciale ancora in costruzione che doveva essere un centro commerciale di grandissime marche che avrebbe dovuto aprire nel 2012. Siamo al 2014 e vedo che sta ancora cercando occupanti. Inoltre in questo momento stanno aprendo altri sette centri commerciali a Doha, di cui uno a mezzo chilometro dall’Al Emadi” spiega l’avvocato, che ha qualche altro dubbio. Già due anni fa era stata organizzata una fiera simile finita con strascichi giudiziari. In Qatar le fiere multi-settoriali non funzionano e sono piene di speculatori. Il golfo é sempre pieno di squali e gli italiani sono diventati ottimi bocconi. Più pietre e meno dollari

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