asidoti14Nel 2015 i tagli al fondo di solidarietà dei Comuni saranno pari a 35 milioni di euro. Tutto ciò, insieme ad altre sforbiciate nazionali, porterà i municipi al drammatico bivio fra la riduzione dei servizi e l’aumento della tassazione.

I tagli complessivi cui saranno sottoposti i Comuni arriveranno a 5,5 miliardi e se consideriamo che l’80% degli stanziamenti comunali riguarda la spesa sociale, dagli asili nido alle mense, dalle case di cura alla disabilità, è evidente che ci troviamo di fronte ad un sistema in cui la coesione sociale risulta fortemente compromessa.

In ragione di ciò, ANDAF è in prima linea per l’istituzione di un nuovo servizio di welfare di comunità, denominato “mutuo credito”, grazie al quale sarà possibile scambiare beni e servizi in compensazione multilaterale a rispondenza fiduciaria.

<< Si tratta, in definitiva, di istituire una “doppia” circolazione monetaria – afferma Massimo Campioli, Vice Presidente ANDAF - per affrontare l’attuale crisi economica e finanziaria. Un tema alquanto delicato, che ANDAF ha deciso di seguire, da protagonista, partecipando al primo tavolo di lavoro permanente, in Europa, di condivisione delle responsabilità sociali, multi-stakeholder, multilivello e multi-settoriale per la “ricerca e sperimentazione di prassi condivise di mutuo credito” che si terrà a Roma il prossimo 16 aprile presso la prestigiosa sede dell’Osservatorio sull’uso dei sistemi ADR>>.

Al tavolo di lavoro, diretto dal prof. Nino Galloni, noto economista ed ex direttore generale del Ministero del lavoro, parteciperanno numerose e importanti realtà associative, societarie e personalità istituzionali di spicco quali, ad esempio: Dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, AMC – Associazione Italiana dei circuiti di mutuo credito, AMMA – Associazione Aziende Meccaniche Maccatroniche, Ancitel SpA, Ancoprol, Associazione Provinciale Industrie Materie Plastiche Torino, Cambiomerci.com, Comune di Lecce, Comune di Messina, Comune di Pianezza (TO), Comune di Collegno (TO), Conferenza delle Regioni, Difensore Civico Regione Piemonte, DPS – Ministero dello sviluppo economico, ExcellentNet, l’IFEL – Istituto per la finanza dell’ANCI – Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, Lo.gi.ca. S.p.A., ModeFinance Srl, Piccolindustria Torino, Regione Lombardia, Retequinc, SOS MEDIA, The Hub Roma Srl, Unione Industriali Torino, gli atutori del progetto CSR4Utool dell’Università di Torino e del CEIP, Visio Trade, Ad Maiora editore.

<< Siamo di fronte – continua Angelo Sidoti, GDL ANDAF per la PA– ad una svolta storica nella vita sociale ed economica del nostro Paese. In collaborazione con l’IFEL dell’Anci, con la Conferenza delle Regioni, con AMC – Associazione Italiana dei circuiti di mutuo credito scriveremo le “regole” per migliorare le inefficienze dell’attuale sistema capitalistico. I Comuni vorrebbero fornire ai cittadini, alle imprese più possibilità di scelta. Il nostro obiettivo – da tecnici - è fare in modo che un domani un bene e/o un servizio possa essere erogato o acquistato o in euro o scambiato in moneta complementare >>.

Ne è consapevole l’On.le Sergio Boccadutri, che ha presentato una proposta di legge in materia e che il 20 maggio alla Camera dei Deputati a sostegno dell’iniziativa, patrocinerà un Convegno, organizzato dal Comune di Messina per il tramite dell’Osservatorio sull’uso dei sistemi ADR, volto esclusivamente a presentare i frutti del tavolo di lavoro sulla “ricerca e la sperimentazione di prassi condivise di mutuo credito”.

di Angelo Sidoti

Vorrei ricordare, ai nostri amministratori ed al personale dirigente preposto in materia di trasparenza, che alle società partecipate vengono estesi gli stessi obblighi che insistono in capo all’Ente.

Le partecipate, Infatti, sono allo stesso tempo destinatarie passive ed attive dell’attuale disciplina.

Inoltre, nella norma viene esplicitamente disciplinato:

“Nel caso di assenza o incompleta pubblicazione dei dati relativi agli enti partecipati è fatto divieto di erogazione in loro favore di somme a qualsivoglia titolo da parte dell’amministrazione controllante”

Chissà se tale disposto viene applicato?

Allo stato attuale le informazioni presenti sia nel sito del Comune che in quelli delle partecipate del Comune di Lipari (alcune avrebbero dovuto istituire un proprio sito istituzionale ma allo stato sono inadempienti) sono insufficienti per non dire scarse.

---Nella Relazione del Sindaco non trovo alcun richiamo in merito al Distretto Turistico "isole ed arcipelaghi di Sicilia". Forse mi è sfuggito?

L'iniziativa nata sotto la sindacatura di Mariano Bruno con delibera di giunta del 17.01.2012 n. 3, al tempo presente anche il Rag Starvaggi oggi Assessore al Turismo in Giunta Giorgianni, veniva riconosciuta dalla Regione Siciliana con D.A. n. 68 del 25.10.2012.

Ad inizio 2014 scrissi un articolo sull'argomento prendendo spunto anche dalla delibera di consiglio comunale n.45 del 24.7.2013 recante il seguente Odg "Distretto Turistico Isole minori di Sicilia trattazione argomento e stato dell'arte".

Nella suddetta delibera il Sindaco, oltre a rispondere ad alcuni quesiti avanzati dal Consigliere Casilli, prendeva l'impegno di:

- verificare i processi decisionali esistenti.

Alcuni giorni fa ricercando degli aggiornamenti sul suddetto argomento riscontravo che l'ultimo documento pubblicato si riferisce a DDG 782/14 emesso dalla Regione Siciliana Registrato presso la Corte dei Conti in data 24.07.2014 "Riguardante l'approvazione dell'Elenco dei progetti ammissibili (.....), l'elenco dei progetti specifici ammissibili (.....), l'elenco dei progetti non ammissibili con le relative motivazioni (.....)"

Dalla lettura del DDG rilevo che due progetti del Distretto Turistico Isole ed Arcipelaghi di Sicilia non sono stati ammessi. Trattasi di:

Progetto n.61 – Marketing e sviluppo dell'offerta turistica delle Isole Minori Siciliane

Progetto n.62 – Aggiornamento ed Integrazione del Piano di Sviluppo Turistico triennale del distretto turistico Isole ed Arcipelaghi di Sicilia.

Ente Pubblico Beneficiario: Comune di Lipari

Le motivazioni dell'esclusione: non sono stati prodotti elaborati, non sono state prodotte analisi etc etc.

Ora mi domando: Chi ha predisposto la documentazione? Chi ha firmato tali documenti e li ha ritenuti idonei? Ma soprattutto cosa è scaturito dalla verifica dei processi decisionali effettuati dal Sindaco vedi delibera del 24.07.2013?

Ma l'Assessore Starvaggi che c'era prima e che c'è anche oggi cosa ne pensa di tutto questo?

---Ritengo che il Piano economico finanziario (PEF) della SRR - base per la determinazione delle tariffe da applicare allo smaltimento dei rifiuti - debba essere integrato per renderlo più idoneo alla normativa vigente in materia.

Il documento che ho analizzato è quello a firma del Direttore Generale della SRR datato 12/09, allegato alla delibera di Giunta n.87, consultabile sul sito del Comune di Lipari all’albo pretorio, la normativa di riferimento reperita in rete.

Il PEF dovrebbe comprendere il programma degli interventi necessari, il piano finanziario degli investimenti, la specifica dei beni, delle strutture e dei servizi disponibili nonché il ricorso eventuale all’utilizzo di beni e strutture di terzi o all’affidamento degli stessi a terzi, le risorse finanziarie necessarie e il grado attuale di copertura dei costi afferenti alla tariffa rispetto alla preesistente tassa rifiuti.

Il PEF deve essere corredato del modello gestionale ed organizzativo, dei livelli di qualità del servizio ai quali deve essere commisurata la tariffa, la ricognizione degli impianti esistenti con riferimento all’anno precedente l’indicazione degli scostamenti che si siano eventualmente verificati e le relative motivazioni.

Nel documento approvato dalla Giunta e dalla SRR si fa riferimento ad un costo del servizio ed alla relativa copertura costi.

Carenza

Nessun riferimento ad entrate ed uscite (parte finanziaria).

Vengono indicati in ordine sparso valori comprensivi di IVA, altri esclusi da IVA ed altri ancora senza alcuna precisazione.

Carenza

Nessun documento pluriennale del PEF (magari squisitamente finanziario e non economico) ma solo limitato all’esercizio 2014, tranne il punto 9) Analisi Economica della Raccolta Differenziata.

Nella relazione viene richiamata l’esistenza di un piano decennale mentre successivamente vengono rappresentati dati ed informazioni riferite ad un periodo molto più limitato.

Di seguito vi espongo alcune analisi sulla prima voce dei costi evidenziati a pagina 49 della relazione del Dirigente Generale della SRR:

  • Servizio di raccolta e spazzamento Euro 1.730.587,07 che rappresenta il 37% del totale complessivo;

L’importo al netto di IVA ammonta ad Euro 1.573.260,98: di questi, Euro 1.276.519,43 di Unità Lavorative (personale) ed Euro 296.741,55 "di mezzi".

Ben l’81% Addetti al servizio (costo stimato su base 2013) ed il restante 19% Mezzi (costo stimato su valore di mercato).

Mi piacerebbe avere un chiarimento sulla variazione che si riscontra in queste due categorie, in alta e bassa stagione:

  • Addetti al Servizio Alta Stagione: incidenza percentuale 85% e Bassa Stagione 79%

  • Mezzi Alta Stagione: incidenza percentuale 15% e Bassa Stagione 21%

Come mai i mezzi in Bassa Stagione hanno una incidenza percentuale maggiore tendenzialmente in contro tendenza rispetto al periodo ed al maggior carico di lavoro?

LE REAZIONI NEL WEB.
di Salvatore Agrip: Ho avuto informazioni, quasi certe che il costo del trasporto dei rifiuti indifferenziati, ammonta a circa 700.000 euro anni e laEeoliemultiservizi ha il servizio per 3 anni, con un totale di 2.100.000 di euro. Credo sui rifiuti indifferenziati ci sia un vero e proprio business.
 

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