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Con un avviso di pre-informazione pubblicato sulla Gazzetta Europea, ha preso il via l’iter con il quale il Ministero della Difesa intende ri-aggiudicare il servizio di trasporto di acqua potabile per mezzo di navi cisterna verso le isole minori della Sicilia. La pubblicazione del vero e proprio bando di gara, vi si legge, è prevista per il 1 aprile 2024, mentre lo stanziamento sarà di 14,6 milioni di euro Iva esclusa. Altre informazioni – durata dell’appalto, richieste in termini di metri cubi di acqua, etc. – non sono al momento note e verranno evidentemente svelate più avanti.

A rendere interessante la procedura non saranno però tanto i suoi dettagli tecnici o le richieste economiche od operative, quanto la possibilità che in essa non si faccia avanti l’operatore incumbent che ha garantito il servizio finora. Secondo quanto riportato due settimane fa Il Riformista, lo stesso ministero della Difesa avrebbe comunicato che Marnavi, che lo ha svolto finora in Rti con Vetor, si è detta non più disponibile a effettuarlo per il futuro.

Una decisione che la compagnia avrebbe maturato nel corso della indagine che l’ha vista coinvolta, la quale ipotizzava la presenza di accordi corruttivi e di frodi nello svolgimento dello stesso servizio di trasporto di acqua potabile verso le Egadi e che proprio nei giorni scorsi si è chiusa con una sentenza di non luogo a procedere “perché il fatto non sussiste” verso i 14 imputati nonché verso le stesse società coinvolte, ovvero appunto Marnavi, Vetor e la loro joint venture Vemar.

L’ultimo affidamento di questi servizi a favore della compagnia partenopea risale alla fine del 2022, quando il Ministero della Difesa aveva deciso di avviare una procedura negoziata per un importo presunto di 19,446 milioni di euro Iva esclusa per garantire l’approvvigionamento idrico delle isole minori siciliane nel 2023, avendo all’epoca già preso atto della disponibilità di Marnavi e Vetor a effettuarlo.

Nel documento si ribadiva come il fabbisogno annuo di acqua potabile delle isole – quantificato in 1,4 milioni di metri cubi – rendesse necessario l’impego di 15 navi, ma anche che le uniche unità in grado di svolgerlo (perché in possesso della necessaria autorizzazione, rilasciata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con quelli della Salute e dell’Ambiente) fossero di proprietà di Marnavi (6 autorizzate, più altre 5 in fase di istruttoria) e Vetor (altre 9) e che pertanto il servizio potesse essere espletato “solo dalle medesime società in Rti tra loro”. 

Mentre resta da capire se dirà davvero addio al trasporto dell’acqua potabile verso le isole minori della Sicilia, Marnavi intanto sta però proseguendo nello sviluppo delle altre attività. Per quel che riguarda il segmento delle chemical tanker, il gruppo lo scorso settembre ha annunciato di aver preso in consegna la Rita Ievoli, unità con portata di 18.400 metri cubi, dotata di scrubber e sistemi Scr, ordinata in Cina nel 2017 e varata nel 2021.

La consegna della nave, spiegava Marnavi, è parte di un processo di rinnovamento della flotta che prevede l’aggiunta alla sua flotta nei prossimi anni di nuove unità con portata lorda tra le 13.000 e le 19.000 tonnellate. (F.M.(shippingitaly.it)

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La Fondazione Sanlorenzo ha indetto un bando, realizzato in partenariato con Fondazione Cecilia Gilardi, per l’assegnazione di borse di studio per tesi di laurea o progetti di studio inerenti alle Isole Minori italiane.

Possono presentare domanda gli studenti provenienti dalle facoltà universitarie di tutta Italia.

In particolare, sarà possibile presentare domanda per:

attività inerenti alla stesura della tesi (sia triennale che magistrale),
approfondimenti di studio,
progetti di ricerca particolare.

Saranno favoriti i progetti inerenti alle seguenti tematiche:

§ sostenibilità ambientale e adattamento ai cambiamenti climatici;

§ transizione ecologica (approvvigionamento idrico ed energetico

§ sostenibile, ciclo dei rifiuti e delle acque reflue, mobilità sostenibile);

§ agraria, agricoltura, botanica, tutela della biodiversità e del patrimonio territoriale ambientale;

§ turismo sostenibile e “slow”;

§ tutela dei mari, dei territori e delle coste, delle aree marine protette;

§ beni culturali, archeologia e storia;

§ antropologia e sociologia.

 Qui il link al bando e alla pagina del sito dove i candidati potranno compilare l’apposito modulo e caricare i documenti richiesti.

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