Maria giulia Romagno Gentile sindaco, capisco che averla ringraziata pubblicamente le abbia provocato una tale emozione da "dimenticare" quanto ci eravamo detti per telefono, e voglio ricordarglielo. Lei, in modo pacato e gentile,si è reso disponibile a darci una panchina da dipingere di rosso, per la giornata contro la violenza sulle Donne e mi ha indicato la piazzetta Nero dove si trovavano due panchine. Alla mia osservazione che togliere una panchina da quel luogo poteva non essere gradito da chi abitualmente le usa, lei mi ha risposto che sarebbero state tolte in ogni caso perché dovevano eseguirsi dei lavori. Mi ha detto che vi erano due panchine e di prenderne una. Ho chiesto a mio marito, Angelo Busacca, di dare un',occhiata per scegliere la panchina più idonea. Dopo averle visionate mi ha raccomandato di non prendere quella in legno perché pericolosa. Abbiamo preso quella che permetteva di non procurare danni.
Qual è il problema? Il suo problema? Sinceramente non capisco. Un sindaco dovrebbe essere orgoglioso che nella sua comunità si tratti,per la prima volta, un tema così importante. Orgoglioso. Il fatto,poi, che ci si accusi di fare di testa nostra, mi lascia perplessa.
Dove, quando? Ma Sindaco! La comunità ha bisogno di serenità,di crescere, di stare insieme, di pace. Lei con questo atteggiamento sta assicurando tutto ciò? Cosa vuole che sia una panchina con i grossi problemi che vive la nostra comunità e tutta la comunità mondiale? In ogni caso lei mi aveva indicato,per il posizionamento, l' ingresso della nostra piazza, il cosiddetto "salotto di Lingua" Dovevamo posizione una panchina pericolosa proprio accanto a prestigiose attività della nostra frazione?
Michela Lo Castro Giorno 18/11/23 il corpo di Giulia Cecchettin, viene ritrovato senza vita nei pressi del Lago Barcis, uccisa per mano dell'ex fidanzato . Giorno 19/11/23 , leggo questo commento pubblico , che risulta estremamente inappropriato e fuori luogo, anziché sensibilizzare l’argomento , come il mondo intero sta facendo !
Rosalba Bongiorno Oserei dire...povere ragazze in che mondo sbagliato siete finite, da parte del primo cittadino non mi sarei aspettato tanto...non ci sono speranze!
Simonetta Longo Bravissimi...anche a Salina ci sarà una panchina rossa,grazie all'iniziative dell' associazione combattenti di Lingua!
Santino Ruggera A Cannata Grazie all'iniziativa dell' ANCR anche Salina avrà la sua Panchina Rossa simbolo del rifiuto della violenza sulle donne.
Rosa Castiglia Rosso è il colore della passione...nelle pubblicità è usato molto per fermare l' attenzione, qui questa panchina rossa testimonia la passione degli abitanti per la loro bella Isola.
Mariagiulia Romagnolo Così come "intimato" dal Primo cittadino del nostro comune ,dott Domenico Arabia, abbiamo ritinteggiato la preziosa panchina per rimetterla dove è stata presa.
Presa con una autorizzazione verbale. Non potevamo mai immaginare che per noi fosse destinata una panchina rotta e pericolosa, da posizionare,inoltre, all' ingresso della piazzetta di punta Lingua. Non per noi,preciso, ma per ricordare tutte le vittime di femminicidio, per dire " questo comune è sensibile al problema". Non importa Nessuna scusa per il pesante commento è pervenuta, nessun ripensamento sul suo contenuto e sui toni. Noi Donne Combattenti andiamo avanti a testa alta,certe di agire nel giusto . Un episodio da dimenticare, anzi già dimenticato!
Rosalba Bongiorno Siamo fuori dal mondo? Giulia poteva essere nostra figlia, nostra nipote,sorella, propongo di non dimenticare facendo una colletta e comprare una panchina rossa dedicata a Giulia
Anita Salina Poi bisogna chiedere al comune il suolo pubblico, e lì ci sarebbe da ridere...
Domenico Arabia Credo sia necessario un chiarimento sulla vicenda che ieri pomeriggio ha appassionato una intera Comunità in relazione alla pitturazione della famosa panchina rossa a Lingua. L'iniziativa di colorare una panchina in occasione del 25 novembre - Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne - è pervenuta all'Amministrazione Comunale da parte del Presidente della locale sezione Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, e come concordato insieme la panchina era stata individuata in una posizionata attualmente presso piazzetta nero a Lingua, costituita da doghe di legno. Nel pomeriggio di ieri veniva pubblicata una foto di due volontari che stavano tinteggiando una panchina diversa da quella concordata, ed è questo il motivo del mio post: ossia l'essere venuto meno ad un accordo preso, senza peraltro esserne informato prima. Infatti, nel caso in cui le condizioni della panchina non fossero state ottimali, come descritto, bastava fare una semplice telefonata o inviare un messaggio e avremmo concordato insieme un'alternativa. Tutto ciò per ribadire il concetto di non essere mai stato contrario all'iniziativa, ma di averla voluta favorire fornendo la panchina da tinteggiare e da posizionare come simbolo forte del contrasto alla violenza sulle Donne, e contro la violenza di qualunque genere. Forse mi sarò espresso male nello scrivere il mio post, ma ribadisco che tale iniziativa era stata concordata ed autorizzata per le vie brevi venerdì scorso e formalizzata in data odierna, con l'invio del logo comunale nella mattinata e da qualche minuto con l'invio dell'autorizzazione all'iniziativa. Dal canto mio la questione è stata caratterizzata da un semplice "misunderstanding" e la reputo chiusa, in quanto ritengo che il messaggio più importante da veicolare sia quello di essere contro ogni forma di violenza e agire con unità di intenti in occasioni di tali lodevoli iniziative che l'Amministrazione Comunale sostiene.
Il 25 novembre Salina avrà la sua prima panchina rossa.