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di Monica Blasi*

Meduse, meduse, meduse, che paura e quante domande!
Durante l'estate si vedono spesso turisti che, con il retino, sulle spiagge, sono a caccia di meduse, che poi lasciano morire essiccate e agonizzanti al sole. Una pratica assolutamente immorale, perché le meduse sono animali come tutti gli altri, e anche diseducativa come insegnamento da trasmettere ai nostri figli. Molto più educativo acquistare una buona maschera e insegnare loro come schivarle mentre si nuota e si osserva il fondale.

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Le meduse hanno un importante ruolo ecologico infatti, non solo si nutrono del plancton, anche il fitoplancton che aumenta a causa dell'inquinamento delle acque, mantenendone sempre sotto controllo la presenza, ma favoriscono anche l'ossigenazione delle acque e sono il principale nutrimento di alcune specie chiave della catena alimentare, come le tartarughe marine.
Gialle, rosa, marroni, trasparenti, piccole, grandi e di varie forme. In realtà molti degli organismi gelatinosi che osserviamo in mare non sono meduse ma specie zooplanctoniche assolutamente non urticanti, tra cui ctenofori, idrozoi, tunicati e sifonofori. I classici, scifozoi, ovvero le meduse che navigano in mare hanno la forma ad ombrello con i filamenti urticanti più o meno lunghi e corposi che escono da sotto l'ombrello. Se vediamo un organismo trasparente a forma di uovo, di tubo, di cintura o addirittura di farfalla non dobbiamo spaventarci perché non è una medusa! Esistono tante specie di meduse ed ognuna predilige un particolare habitat e un range di temperatura e di parametri oceanografici specifici per la sua crescita e sviluppo.

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Alle Eolie si possono osservare poche specie di meduse in modo regolare tutto l'anno, la più comune e temuta, la Pelagia noctiluca o vespa di mare, quellamarroncina da piccola e rosa da grande, mentre altre specie sono osservabili solo in alcune stagioni, ad esempio la Cotilorizza tuberculata, la medusa Cassiopea, che è presente principalmente nel mese di Settembre.
Pensate che fatica! Per arrivare alla forma adulta la medusa impiega circa due anni e attraversa due fasi riproduttive, una asessuata, in cui si riproduce per gemmazione da un piccolo polipo ancorato sul fondale, e una sessuata, quando la medusa è adulta con la sua forma finale.

Queste due fasi sono favorite da particolari fattori oceanografici specifici per ogni specie. E poi le meduse non mordono ne si muovono ma si lasciano trasportare dalle correnti per cui se il mare è calmo basta stare un pò attenti!
Quindi le meduse non stanno dove l'acqua è fredda, calda, sporca o pulita come si pensa ma vengono trasportate dalle correnti e la presenza massiva in una determinata area, stagione, giorno dipende proprio dai movimenti delle correnti.

Ci si può confondere perché è vero che se il mare è molto inquinato le correnti oltre alle meduse possono concentrare la sporcizia nelle zone più di risacca, nelle grotte onei porti. Quindi se le vediamo da un lato dell'isola quasi certamente dall'altro lato non ci saranno. Dunque evitiamo di ucciderle lasciandole agonizzanti al sole. Affittiamo un barchino e cambiamo zona, e comunque magari in poche ore le correnti le trasporteranno in altri luoghi!!

*Filicudi Wildlife Conservation - Pronto Soccorso Tartarughe Marine

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