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16 AGOSTO 2023
Panarea, il fascino dell’isola che richiama i personaggi tra i più ricchi del mondo ed i mega yacht fermi in mezzo al mare come in tutto l’Arcipelago…
Panarea, diventano 3 i locali chiusi per la "musica assordante"...
Panarea - Sono diventati tre i locali chiusi per tre giorni perché si suonava e cantava oltre l’orario autorizzato dall’ordinanza sindacale. I controlli nell’isola sono stati effettuati dai carabinieri.
Accertato che “mediante l’uso di strumentazione elettronica consistente in casse acustiche, amplificatore, mixer e console, diffondevano musica all’interno del locale. Le emissioni sonore, venivano avvertite dall’esterno e quindi sulla pubblica via. Già nel tragitto di percorrenza per raggiungere il locale. Inoltre, la diffusione della musica avveniva fuori l’orario consentito dalle ore 20:00 alle ore 01:00.
I tre giorni di chiusura con ordinanza sono stati decretati dal sindaco Riccardo Gullo.
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LA POLEMICA SUI SOCIAL
«Qui mare fantastico, lettini gratis e poca gente»: Mario Tozzi rivela il luogo del suo post virale (anti-balneari)
di Enrico Galletti
«Qui? Qui mi hanno dato lettino e ombrellone: gratis. Ho chiesto se dovessi consumare per forza, mi hanno risposto che no, solo se si vuole. La distanza fra gli ombrelloni è impensabile, la doccia è calda, i bagni sono strapuliti, caffè e acqua minerale costano in totale due euro, ci sono chilometri di spiaggia senza nessuno, l’acqua è così: come la vedete. Pieno agosto. Costo zero. Certo, non in tutte le zone è così. Ma il giorno di Ferragosto, sempre qui, con 10 euro ho pagato due lettini e un ombrellone. Non vi viene il sano desiderio di mandare a quel paese qualcuno dei nostri balneari?».
Il geologo Mario Tozzi non lo scrive, ma il luogo che immortala nello sfogo diventato virale sui social, è la Grecia. Zona di Rodi.
E se possibile, quelle parole rendono ancor più calda un’estate già contrassegnata dal dibattito sui rincari.
«Se mi aspettavo che il post ricevesse migliaia e migliaia di reazioni? Onestamente no – dice Tozzi al telefono con il Corriere della Sera –. Tutti mi chiedono dove mi trovo e se sto facendo pubblicità a qualcuno.
Abituato agli influencer, non ho neanche scritto il Paese».
La morale però, per Tozzi è una: «Le spiagge ci sono dappertutto, ma solo da noi se ne abusa così. Qui in Grecia, per quanto non ci sia l’attrezzatura della Romagna, il mare, che fino a prova contraria è patrimonio di tutti, è gestito in modo diverso. A Polignano ti chiedono 60 euro per lettino e ombrellone in mezzo al cemento, fra centinaia di altre persone».
Tozzi continua: «In questa estate in cui si continua a parlare di caro prezzi, si distoglie l’attenzione dal vero punto: in Italia i privati si sono appropriati delle spiagge con canoni irrisori, perché i Comuni non sanno gestirle. E così si arricchiscono pagando spese bassissime e spennando i bagnanti. Qui sono gratis pure i sorrisi. Da qui il mio post. Di questi tempi stupisce ritrovare traccia di questa maniera sostenibile di gestire il bene comune accogliendo le persone e non mungendole come mucche».
(corriere.it)
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