Per il servizio dei rifiuti si va verso una proroga alla società Eco-Seib di Giarratana? La gara indetta dai Comuni eoliani per sei mesi è andata deserta. Domani al Comune prevista una riunione per cercare di raggiungere una intesa con la ditta. Situazione piu' complicata nei tre Comnuni di Salina dove la ditta ha già licenziato una quindicina di operatori ecologici.
---Le isole finalmente ripulite. Lo ha affermato Santino Serrato responsbaile della Ditta "Eco-Seib" che gestisce il servizio. Già ieri riempiti cinque compattatori di spazzatura e impiegati 7 mezzi per la raccolta dei rifiuti. Dalle 12 di ieri isole e borgate bonificate.di
Mario Foti*
Paradossale e grottesca appare la nota apparsa sui media con la quale TirrenoAmbiente spa, dopo avere determinato un disastro ambientale ed essere inadempiente ai dettami dell'Autorità regionale, accusa il sindaco di Furnari di avere difeso il suo territorio e la salute della sua gente.
Paradossale e degna di una farsa napoletana appare la pretesa di questi pseudo imprenditori piemontesi, venuti in Sicilia e, dopo avere lucrato profitti, pretenderebbero di accusare il sindaco di Furnari -- probabilmente suggeriti anche da piccoli mestatori locali che si sono venduti il loro territorio -- di avere "offeso" la società da loro gestita, quando proprio costoro, con i loro interessi loschi (dimostrabili in ogni sede giudiziaria) hanno offeso per anni la Comunità furnarese ed altre comunità del comprensorio.
Il sindaco di Furnari, che esprime il decennale disagio della sua popolazione finalmente rappresentata e difesa in questi interessi e che ha ereditato questo pesante fardello, con enorme fastidio, è stato costretto anche prima della sua elezione ad occuparsi con fastidio della loro "monnezza": Per contro ha dimostrato – con FurnariArte, con la riqualificazione del centro storico, dei parchi e del verde pubblico e con le tante opere fatte durante la sua Amministrazione – di sapersi e volersi occupare solo di cultura, di arte, del rilancio dell'economia e della bellezza in genere.
Ridicolo e goffo appare quindi il tentativo di TirrenoAmbiente spa di accusare il sindaco di Furnari di "speculazione politica" , di "esaltare la propria figura personale e politica", di "sistematica attività di disinformazione finalizzata ad un unico obiettivo che è quello, non di salvaguardare interessi generali e legittimi", di fare della "discarica un'ancora di salvataggio di un percorso politico amministrativo", imputandogli un inesistente dovere,"come soggetto politico e prima di attaccare, di essere propositivo".
Dimenticano costoro che le dichiarazioni del sindaco di Furnari non costituiscono "disinformazione" ma solo corretta informazione riscontrabile dagli atti ufficiali della Commissione Ispettiva nominata dalla Regione Siciliana, dal provvedimento decisorio del Dirigente del Dipartimento Acque e Rifiuti, dalle relazioni del Nucleo Operativo Ecologico del Carabinieri, dai consulenti della Procura della Repubblica di Barcellona P.G., dal provvedimento di sequestro preventivo del GIP, atti tutti che hanno definitivamente acclarato come la società TirrenoAmbiente S.p.A., ha accumulato nella discarica, abusivamente e senza autorizzazione più di 30 metri in altezza di rifiuti, ha smantellato abusivamente un tratto di montagna abbancando terre da scavo, opere tutte che hanno causando profonde crepature e cedimenti, che creano una situazione di assoluta emergenza igienico- sanitaria e di pericolo per la stabilità di tutto il sito, la fuoriuscita continua e costante di un flusso di percolato non regimentato che cola lungo le pareti della gigantesca montagna alta circa 148 slm.
Il tutto, con evidente danno ambientale alle falde del torrente, ai pozzi idrici del Comune di Furnari ed alle matrici dell'aria, dell'acqua, del suolo e del sottosuolo.
Per contro rileva che sono proprio costoro ad avere interessi illegittimi ed illegali e rivendica che è ed è stato un suo preciso dovere, nella sua qualità di sindaco di Furnari, – dopo essere stato inutilmente avvicinato per essere ammorbidito – di contrastarli per la salute della sua gente.
Tra questi interessi illegittimi, un doveroso accenno merita la vicenda dell'utilizzo del biogas, illecitamente affidata, senza alcuna gara, dall'ex AD di TirrenoAmbiente; Pino Innocenti alla OSMON srl di cui era proprietario, unitamente ai figli, al 60% ed amministratore unico Giuseppe Antonioli, successivamente nominato nuovo AD ed arrestato per presunta corruzione di un funzionario regionale.
Una società che presenta singolari anomalie e che aveva, stranamente procuratore speciale il sen. Lorenzo Piccioni, attuale Amministratore Delegato di Tirrenoambiente SPA, che dopo essere stato discusso membro della Commissione "Pecorella"sul ciclo dei Rifiuti, sino a qualche giorno fa era anche consulente della stessa ditta.
Ciò mette in chiara luce, al di là della incompatibilità degli incarichi nella società a prevalente capitale pubblico, l'evidente interesse economico che questi pseudo imprenditori hanno nell'affare dei rifiuti, con l'accaparramento di enormi risorse finanziarie a danno del territorio e del Comune di Mazzarrà Sant'Andrea al quale, a tutt'oggi, fra l'altro, non sono state versate le relative royalties del 3 %. Interessi poco chiari che hanno dunque creato un disastro ambientale, depauperato un territorio e che trasformeranno, per colpa di amministratori locali miopi o peggio, il Comune di Mazzarrà in una comunità senza futuro.
Quando, ancora, la quasi totalità dei mazzarresi è ed è stata quella popolazione laboriosa ed onesta, conosciuta come la "Città dei Vivai" che ha esportato il vivaismo in tutto il mondo e non l'oro della "Monnezza", divenuto esclusivo appannaggio di pseudo imprenditori, giunti dal Piemonte e diventati, con tante complicità e compiacenze, potenti e ricchi signori dei rifiuti.
Il sindaco di Furnari resta quindi legittimamente a difendere sempre il suo territorio ed invita anche le comunità locali ad associarsi in questa giusta causa, senza tentennamenti e riserve.
Ritiene di non dover entrare in ulteriore polemica a mezzo stampa con chi amministra la società Tirrenoambiente spa, rimandando alle decisioni della Magistratura e delle Istituzioni l'accertamento delle responsabilità e per mettere in sicurezza il territorio, restando sempre a disposizione per un pubblico confronto con amministratori vecchi e nuovi di tale società .
A tal proposito si dice pronto a svolgere un pubblico confronto anche televisivo nel quale si produrrà informazione documentata anche su altre vicende legate a questa società, a questi "amministratori", a questi "imprenditori" e sui loro "investimenti" milionari.
Nel caso in cui ciò non dovesse avvenire, provvederà da solo a rendere pubbliche interviste, anche a mezzo tv locali e media in generale, senza contraddittorio e ad indicare nomi, fatti e circostanze dalle quali emergono, responsabilità, omissioni reticenze, incompatibilità ed affari di questa squallida vicenda che ha ammorbato il nostro territorio.
*Sindaco di Furnari
di Gesuele Fonti
Il comprensorio delle Eolie non va a Motta S. Anastasia ma a Catania.
Lipari - La Regione ha autorizzato il deposito anche dei rifiuti eoliani nella discarica di Catania. Già ieri sono stati depositati tre camion di spazzatura che era stata raccolta nelle isole. La ditta Eco-Seib di Giarratana ha anche inviato due suoi camion per dar manforte anche ai mezzi della società EolieMultiservizi. Ancora qualche giorno e la situazione dovrebbe normalizzarsi.
---di Tiziana De Luca*
Ci scusiamo per i disagi creati dall'accumulo dei rifiuti su tutto il territorio comunale non dipende da un nostro disservizio ma dalla chiusura ormai da circa una settimana della discarica di Mazzarrà S.Andrea e dalle conseguenti procedure autorizzative di un altro sito per il conferimento che hanno tardato ad arrivare. Provvederemo nel giro di pochi giorni, anche meteo permettendo visto pure il fermo forzoso della nave a Milazzo, a ripristinare grazie alle ditte del servizio, pulizia ordine e decoro.
*Assessore Comune di Lipari
LE REAZIONI NEL WEB.
Andrea Cassarà: Pensavo che sarebbero aumentati i costi di trasporto per portare i rifiuti ad un altra discarica, invece non li raccolgono proprio.
Christine Berart: Ma scusate perchè non assumersi le proprie responsabilita e fare come il sindaco Lo Schiavo un appello per fare la diffrenziata no? Pare che viviamo nel medioevo...
Aurora Beninati: Perchè non invitare i cittadini a ridurre al minimo la spazzatura? Lancio un appello anche attraverso questo giornale... E' un momento critico, lo dico senza polemica, ma con senso di responsabilità, visto che rischiamo che la cosa finisca fuori controllo con le immaginabili conseguenze. Fare la differenziata è un fatto di coscienza e sensibilità , è rispetto per l'ambiente che ci circonda, è rispetto per il futuro. Trovo riduttivo sostenere che: "tanto la spazzatura la paghiamo lo stesso", in un momento in cui rischiamo di essere sommersi dalla spazzatura fino al collo.
Norma Chiarelli: Chiamiamo l'esercito...!
Giustina Anemone Farinato: L'umido lo getto nel terreno che coltivo, carta e cartoni li conservo per accendere la stufa a legna, la plastica ed il vetro le butto nell'apposito contenitore con la consapevolezza che saranno interrati chissà dove (nella piana di Catania la mia città). Faccio la differenziata solo per questioni di coscienza. La soluzione ci sarebbe, parliamone! Gestiamocela noi la spazzatura! E cosi' evitiamo di inquinare ulteriormente la piana di Catania da dove arrivano molte colture...
Angelo Sidoti: La gente dovrebbe comprendere e tenere i rifiuti in casa oltre a fare un benedetto sforzo di "differenziare"... certo bisogna anche capire quanto dura questo fermo. Sono stato tre giorni a Lipari e per strada ho visto una montagna di rifiuti stessa cosa durante la mia sosta "forzata" di attesa a Milazzo... Un considerazione che dovranno trasferire i rifiuti a Catania avremo anche una tassa maggiore! Perché i gruppi di volontari non passano porta a porta per sensibilizzare i cittadini alla raccolta differenziata?
Daniele Bonfante: Perché invece non pensate che la tassa sulla spazzatura la paghiamo lo stesso! Cioè paghiamo un servizio che non ci viene dato...assurdo. La differenziata non serve a niente fino a quando nelle discariche mischiano tutto insieme...
Christine Berart: Daniele guarda che usando questi argomenti fai il gioco di chi la differenziata non vuole che si faccia. Dentro il rifiuto ci sono tantissimi soldi e piu' i rifiuti si versano nelle discariche piu' certe persone incassano...ed e' il contrario quando si fa la differenziata perche il comune incassa.. dunque se qualcuno e' interessato, per esempio le lattine possono essere vendute a una ditta a Venetico di fronte a noi al prezzo di dodici centesimi al chilo... se io sono riuscito a parlare con loro mi spieghi perche Fonti- De Luca non ci riescono? a Stromboli stanno facendo la raccolta delle lattine e i soldi saranno spesi per la gita dei ragazzi... anche a Lipari si potrebbe fare ma ci vuole tempo ed energia... ma tu pensi veramente che possiamo buttare tutto dovunque vogliamo per quanti anni ancora? E la frutta che sara' coltivata la e che poi ci tornera' nei negozi e sara' piena di metalli pesanti e che avvelenera' i nostri figli... basta vedere la terra dei fuochi a Napoli....e se un giorno vengono a fare una discarica vicino a casa tua dove sversano millioni di "analfabeti dell'ambiente" di tutto e di piu... non piace a nessuno avere accanto una discarica dunque bisogna rispettare anche gli altri...ci vuole capacita e volonta' politica! 50 anni fa l'umido si dava ai maiali e alle galline che poi venivano mangiate... era un ricliclaggio naturale.... 50 anni fa la plastica non esisteva e si beveva l'acqua piuvana qui alle isole Eolie (o l'acqua di sorgente dalle mie parti) che abbiamo nei bottiglioni di vetro con il vimini intorno. 50 anni fa non esitevano lattine per le bevande e salsa di pomodoro, le donne coglievano i pomodori e facevano le bottiglie di vetro recliclate anno dopo anno di salsa, le marmellate ecc ecc.... si raccoglieva grano si faceva farina e si faceva il pane di casa, i dolci... non esistevano merendine imballate... potrei continuare all'infinito.... la vita era piu in simbiosi con la natura... si consumava meno e si buttava meno.... esistono a Pianoconte a Quattropani a Lami persone che vivono ancora cosi'...ma per il resto della popolazione tutta questa sapienza ereditata si è persa velocemente.
Salvatore Agrip: Per la raccolta differenziata, credo che il nostro comune spenda circa 4 milioni di euro ogni anno e naturalmente ci sono coloro che ci guadagnano. A pensar male, qualche volta ci si azzecca e credo che sia anche una volontà politica affinchè possa continuare a esistere un simile "business".
Daniele Bonfante: Già tutte belle parole le vostre, ma io ho solo illustrato la realta dei fatti, non ho detto di essere contrario alla differenziata o di essere uno che distrugge l'ambiente. Che io sappia la spazzatura esiste da quando esiste l'uomo e se da allora lo stesso non è stato capace di porre un rimedio allo smaltimento ma solo un secondo fine per lucrare non è mica colpa mia... io dico solo che abbiamo un servizio che non funziona ma quando è l'ora di battere cassa i problemi svaniscono, e poi se i rifiuti nelle discariche vengono mischiati tutti insieme non importa, l'importante è che noi siamo a posto con la coscienza. ..io non ragiono così, io dico che il problema è a monte e fino a quando non si risolverà qualcosa, incluso nelle nostre coscienze, possiamo parlare quanto vogliamo...
Aurora Beninati: Io dico che siamo in emergenza e se riusciamo a portare nei bidoni meno spazzatura possibile (soprattutto umido), non siamo solo a posto con la coscienza...ma anche con la salute. Chiedo un grande sforzo ai Liparesi, se li prego di non mangiare nei piatti di plastica, di sotterrare scarti di frutta e verdure o darle a qualcuno che ha galline o maiali?
Daniele Bonfante: Quello è sacrosanto, e si dovrebbe fare sempre non solo in questo periodo...però io dico che l'amministrazione comunale a cui vanno bei soldini, si è curata di fare una campagna di sensibilizzazione? Hanno solo detto scusateci, però la nostra salute se ne va a quel paese...con tutti i terreni comunali abbandonati non sarebbe corretto isolare una zona rispettando l'ambiente, e svuotare momentaneamente i cassonetti ormai ricolmi? O deve finire come a Napoli...
Aurora Beninati: L'Ato ha sprecato troppi soldi pubblici per pubblicizzare una raccolta differenziata porta a porta che in realtà non è mai partita veramente. Ma questo è un altro discorso, io sottolineavo il fatto che con la discarica chiusa rischiamo di diventare un' altra Napoli...ma con un po' di buona volontà possiamo arginare il problema.
Antonio Iacullo: Daniele, forse inconsciamente, ha detto una cosa inconfutabile: la spazzatura esiste da quando esiste l'uomo. Punto, dico io.
Luca Giuffre': Al Sig. Bonfante, che sostiene che la spazzatura venga mischiata, come al solito senza riscontro oggettivo alcuno, il riscontro glielo vorrei offrire io, invitandolo ufficialmente (e carte alla mano!) a seguire, magari a bordo di uno dei camion che quotidianamente partono per gli impianti, e rendersi conto personalmente del lavoro di selezione effettuato dagli operatori preposti, in luogo di quanto invece dovrebbero fare i cittadini che invece se ne strafregano e preferiscono trollare sui social network...Se davvero il summenzionato Signore è sicuro di quanto affermato, cosa gravissima e penalmente rilevante se accertata, lo invito altresì a rivolgersi immediatamente alla autorità competenti, denunciando il reato di miscelazione di rifiuti. Oppure ci venga a trovare negli uffici della SRR, provvederò io stesso a soddisfare (sempre carte alla mano!) la sua sete di conoscenza.
Beniamino Cortese: E ora di parlare di "termovalorizzatore" a Lipari.
Massimo Veneziano: Purtroppo non abbiamo ancora la cultura della raccolta differenziata.... Dovremmo sensibilizzare i nostri figli a tale usanza perché faranno sempre quello che faremo non quello che gli diremo finché buttiamo scaldabagni, batterie e frigoriferi in ogni angolo di Lipari...
Christine Berart: Luca ieri mia figlia (prima media) mi raccontava che i suoi compagni dicevano esattamente la stessa cosa...(nonostante i cartoni istallati in ogni classe per cartone e plastica)... dunque ti ringrazio di avere puntualizzato le cose... per tutti piccoli e grandi... dobbiamo fare la differenziata, è un obbligo morale di tutti. Vanno sanzionate le persone che non la fanno, si potrebbero creare anche dei posti di lavoro trattando in loco tutto l'umido nelle nostre isole e chi sostiene il contrario e si scusa semplicemente pratica una pura demagogia. Una volta la gente non sapeva scrivere e leggere .... oggi ancora la gente non sa fare la raccolta differenziata ma anche questo si impara...
Luca Giuffre': Christine al di là dei contenuti che possono essere più o meno condivisibili, quello che mi infastidisce è il continuo sentenziare su argomenti su cui si ha scarsa conoscenza. In più aggiungo che la situazione attuale è la seguente: vi sono circa 90 operatori per la nettezza urbana che lavorano....e circa 10 mila persone che remano contro. Possono mai spuntarla? Il cambiamento tanto auspicato dai soloni del web deve partire dal basso, dalla popolazione stessa, tutti predicano di far parte di una popolazione dignitosa, educata, al passo coi tempi....ma siamo proprio sicuri che sia così? E come si spiegano allora gli abbandoni di qualsiasi materiale, anche pericoloso, negli angoli più belli dell'isola, che dicono di apprezzare e rispettare così tanto? C'è qualcosa che non quadra...
Christine Berart : Concordo pienamente con te. Io vedo solo una soluzione "la carotte et le baton".... internationale..agevolazioni a chi la fa e multe a chi non la fa.. si vuole poco a capire chi non la fa, basta farfouiller dentro i cassonnetti ... e si riesce facilmente a risalire al diretto produttore! ..e poi dare info a tutti sopratutto ai ragazzi.... farli visitare il posto dove recuperate le cose, portarli a Mazzara', fare la differenziata a scuola... io mi sono proposta per fare incontri a scuola ma si vuole il prof referente.... nelle scuole ho messo i cartoni ma non ci sono i sacchi adatti (quelli colorati) i neri fanno troppa puzza per essere inseriti dentro le classe... ma anche la è a discrezione degli insegnanti e dei bidelli... a Pianoconte per esempio la bidella è molto motivata ma per adesso non ha i sacchi adatti ... a Lipari a Santa lucia centro non credo funzioni, all'istituto è stata lasciata a discrezione degli studenti...a Lipari 1 la signora che aveva fatto tutto l'anno scorso è andata via con il marito-comandante di porto e non so a che punto è. Dunque anche la se non c'e una persona che centralizza e obbliga tutti a farla ci ritroviamo con i soliti commenti "mischiano tutto" detto da ragazzi vuole dire che a casa i genitori dicono esattamente la stessa cosa.... nel 2014. Intanto voi fate un lavoro enorme visto la tipologia dei "clienti"....
Luca Giuffre': Farfouiller è bellissima.
Enza Scalisi: Io continuo a perseverae con la differenziata. Stamattina i contenitori erano vuoti. Purtroppo!".
Luca Giuffre': I contenitori erano vuoti semplicemente perchè la raccolta del materiale differenziato non ha subìto alcun tipo di stop. Il problema ha riguardato soltanto la parte indifferenziata a causa del sequestro della discarica di Mazzarrà S. Andrea (grazie, Sindaco di Furnari!!, ndr). La crisi è perdurata poi per le condizioni meteomarine avverse che non hanno consentito il trasporto dei rifiuti nell'altra discarica tempestivamente individuata.
Dimitri Greco: Il problema dei rifiuti è un problema serio, prima o poi i nodi vengono al pettine! Avviare un programma di sensibilizzazione sul territorio sulla raccolta differenziata è possibile, ma non certamente come è stato fatto negli anni precedenti!
Aurora Beninati: Sig. Giuffrè, quindi posso portare la plastica che ho raccolto in questi giorni nei cassonetti?
Luca Giuffre': Si, la raccolta differenziata è ed era regolare, anche se il solito genio di turno ha pensato bene di infilare i sacchetti forzando la feritoia di alcuni contenitori per la R.D. e che ha reso inutilizzabile l'intero contenuto, per cose come queste credetemi, non serve campagna di sensibilizzazione ma semplicemente un galateo in ogni famiglia eoliana.
Domenico Lauricella: Cumpari, tiempu persu...
MAZZARA' SANT'ANDREA: SEQUESTRATA LA DISCARICA PER RIFIUTI NON PERICOLOSI GESTITA DALLA "TIRRENOAMBIENTE S.P.A."
Alle 11.30 odierne, in Mazzarà Sant'Andrea, i Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto unitamente a quelli del Nucleo Operativo Ecologico di Catania hanno dato esecuzione al decreto di sequestro emesso dal G.I.P. del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, su richiesta della locale Procura della Repubblica, della discarica per rifiuti non pericolosi gestita dalla "Tirrenoambiente S.P.A.", sita in quella contrada Zuppa.
Il provvedimento è stato adottato nell'ambito delle indagini avviate dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto a seguito della relazione elaborata dalla Commissione ispettiva per la verifica degli atti relativi alle discariche private in esercizio per rifiuti non pericolosi site nel territorio siciliano istituita con D.A. n. 54 del 17/01/2014.
---di Mario Foti*
Nella qualità di sindaco di Furnari e quale Ufficiale di Governo ed autorità locale sanitaria nel proprio territorio, preposto alla salute della comunità che rappresenta, si pregia significare quanto appresso.
Come accertato durante la conferenza di servizi tenutasi a Palermo presso il Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti e conclusasi con i relativi provvedimenti finali prot 41735 e prot. 41760 del 26.10.2014, assunti al protocollo del Comune di Furnari (n. 10354 e 10353 del 28.10.2014), a firma del Dirigente Generale del Dipartimento Regionale dell'Acqua e dei Rifiuti, ai quali ci si richiama, la discarica di Mazzarrà Sant'Andrea è un'opera abusiva che impone una immediata chiusura, come peraltro disposto dal richiamato provvedimento.
Con l'attuale esercizio abusivo la stessa ha determinato e continua a determinare un grave danno alla salute dei cittadini di Furnari e rischia di creare un danno ambientale irreparabile nel territorio circostante.
Ciò emerge -- oltre che dai rilievi fatti dal Dipartimento Regionale in occasione del rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale n. 391 e 393 del 2009, che in questa sede non si vogliono elencare -- anche dalla circostanza che in detta sede si è definitivamente acclarato che la società TirrenoAmbiente S.p.A., (che gestisce il sito della discarica) ha accumulato abusivamente più di 30 metri in altezza di rifiuti per tutta la circonferenza della discarica, oltre ad aver smantellato abusivamente un tratto di montagna ed aver abbancato terre da scavo, anch'esse senza autorizzazione.
Detti rilievi del Dipartimento richiamano anche quanto emerge dalla Commissione Ispettiva istituita con D.A. n. 54 del 17 gennaio 2014 a firma dell'Assessore Regionale Nicolò Marino.
Tale opera illecita, poiché non prevista nel progetto approvato dalla Regione Siciliana, come peraltro contestato durante la conferenza dei servizi ed ammesso anche dalla stessa società Tirrenoambiente S.p.A., è la causa delle profonde crepature e cedimenti, che creano una situazione di assoluta emergenza igienico- sanitaria e di pericolo per la stabilità di tutto il sito.
Attualmente, come dichiarato dalla stessa società che gestisce l'invaso "l'eccessivo cumulo di rifiuti in altezza, ha determinato delle evidenti condizioni di instabilità..."nonché "...la presenza nei rifiuti di una frattura che taglia diagonalmente l'abbancamento..." ed ancora che in detta frattura "...la cui profondità è impossibile determinare,.." ha provocato uno "spanciamento" del corpo di rifiuti lungo il fronte sud-est ed allo scivolamento del nord-est..".
Ultimamente, ci giungono fondate notizie, che da detto "spanciamento" si è procurata una lesione nell'enorme corpo dei rifiuti che provoca la fuoriuscita continua e costante di un flusso di percolato non regimentato che colerebbe lungo le pareti della gigantesca montagna alta circa 148 slm, con evidente danno ambientale alle falde del torrente e ad altre matrici del sottosuolo.
Tale situazione di gravissimo danno sanitario-ambientale, ha da tempo creato un conseguente e grave danno alla salute dei cittadini. Attualmente, proprio nel momento in cui i rischi di rilevanti eventi metereologici, incombenti ed imprevedibili, si viene a determinare un ulteriore aggravamento con effetto devastante alle falde del torrente e ad altre matrici del sottosuolo proprio in un sito alluvionale posto appena a 300 ml circa dai pozzi di approvvigionamento idrico del Comune di Furnari.
Detto pericolo risulta ancora accentuato dalla mancata realizzazione della strada di accesso all'invaso che, malgrado sia stata prevista nei provvedimenti autorizzatori oggi oggetto di revoca, non è stata mai realizzata determinando dei pericoli ulteriori di crollo derivanti da un costone oggetto di friabile che potrebbe crollare con serio rischio ai mezzi ed alle persone che transitano da e verso la discarica.
Sul punto si evidenzia che da sempre e cioè dall'inizio della attività l'accesso alla discarica avviene mediante quest'unico accesso ricavato nel greto del Torrente Mazzarrà, in spregio alla normativa vigente nonché alla specifica prescrizione infra richiamata ed oggi oggetto di annullamento da parte del competente Dipartimento Regionale Acque e Rifiuti.
Del pari nell'impianto in questione, come denunciato dallo scrivente al genio Civile di Messina e come evidenziato in tutti gli atti amministrativi ( conferenza di servizi e Commissione Ispettiva) insistono quattro pozzi abusivi utilizzati dalla TirrenoAmbiente spa, per l'approvvigionamento idrico ad uso industriale, in violazione della normativa vigente.
Infine va rilevato che le opere edilizie che insistono nell'impianto sono state realizzate in difformità allo strumento urbanistico del Comune di Mazzarrà Sant'Andrea e, a quanto è dato conoscere, prive di concessione edificatoria.
Stessa cosa si può evidenziare relativamente all'impianto di percolato ed alle relative vasche di accumulo che sembrerebbe siano state realizzate in assenza di qualsivoglia titolo concessorio e/o autorizzatorio.
Lo scrivente è costretto a dovere evidenziare che da tempo ha adito le diverse autorità competenti a vigilare sulla sicurezza dell'impianto medesimo con pubbliche denunce e dichiarazioni, nelle competenti sedi istituzionali rimaste purtroppo senza adeguato riscontro.
Così come del pari ha chiesto urgenti interventi per eliminare la suddetta situazione di pericolo e, per ultimo, ha avanzato alla Regione Siciliana e al sig. Prefetto di Messina la richiesta di Commissariamento e di gestione diretta dell'invaso, con la relativa messa in sicurezza.
E' paradossale rilevare che a fronte di questa situazione di gravissimo pericolo le autorità e gli Enti competenti, che hanno ed avevano l'obbligo di controllo e verifica e che dovevano correttamente svolgere la dovuta attività di controllo e prevenzione nei confronti di una attività pericolosa ed abusiva, oggi stiano assolutamente inoperosi ed inattivi, ponendo in essere omissioni dei propri atti di ufficio e condotte concorrenti al disastro ambientale accertato, consentendo illegittimamente che in detto invaso si continui ad esercitare abusivamente ed illecitamente una attività per la quale il competente Dipartimento Regionale, con un provvedimento valido ed efficace, ha fatto decadere il gestore da qualunque autorizzazione.
Per i sopra elencati motivi, è palese ed accertato che la discarica di Contrada Zuppà in Mazzarrà Sant'Andrea è un opera interamente abusiva sotto il profilo urbanistico ed edificatorio, è staticamente instabile e pericolosa ed insiste in un'area a rischio idrogeologico (R4) ed a distanza non regolare dal bacino idrico protetto nel quale si trovano i pozzi di approvvigionamento idrico del Comune di Furnari.
Tutte queste situazioni di palese illegalità, aggravate dalla mancanza di un adeguato studio geologico, determinano una preoccupante situazione dalla quale potrebbe derivare un improvviso crollo con sversamento incontrollato di percolato nell'alveo del Torrente Mazzarrà.
Considerato che l'enorme abbancamento di rifiuti degli oltre 30 metri in altezza di rifiuti non autorizzati e non previsti in progetto determina una situazione di instabilità dell'enorme cumulo di rifiuti illecitamente accumulati, rende assolutamente necessaria l'immediata ed improrogabile apposizione di sigilli a tutto l'impianto illegittimamente realizzato in pregio alle norme vigenti in materia, nonchè ogni altra idonea azione atta a scongiurare il pericolo in atto.
Ai sensi dell'articolo 408 c.p.p. lo scrivente chiede di essere informato in caso di richiesta di archiviazione, con riserva di ogni ulteriore azione a difesa degli interessi dei propri amministrati.
*Avvocato e Sindaco di Furnari
LA REAZIONE
di Sonia Alfano*
LA DISCARICA DI MAZZARRA' E' ABUSIVA E PERICOLOSA, COMMISSARIARE SUBITO.
Pare che le note vicende giudiziarie relative alla discarica di Mazzarrà Sant'Andrea non siano state sufficienti a distogliere TirrenoAmbiente Spa dai propri giochi di potere: il CDA, infatti, ha semplicemente modificato i vertici, mentre i componenti di parte pubblica e privata, dimessisi senza adeguate motivazioni, sono di nuovo in carica quasi nelle stesse identiche poltrone.
Ci si sarebbe aspettato che la predetta società chiedesse al suo amministratore delegato Giuseppe Antonioli (arrestato e rinviato a giudizio nel procedimento penale n.10308/2011 RGNR del Tribunale di Palermo nel quale è stata emessa l'ordinanza ex art. 292c.p.p.del 14 luglio 2014, avente ad oggetto una ipotesi di corruzione di un funzionario regionale) di farsi opportunamente da parte, stante inoltre che, a quanto è dato sapere, ha a tutt'oggi operante il divieto di dimora in Sicilia.
Così non è stato. A questo si aggiunga che il nuovo amministratore delegato è un politico noto per essere stato componente della Commissione Parlamentare d'Inchiesta sul ciclo dei Rifiuti e assurto ai fatti di cronaca per avere divulgato un documento riservato finito nelle mani di soggetti esterni che dovevano essere ascoltati dalla Commissione d'Inchiesta, e di averlo consegnato al manager di IMPREGILO spa, ing. Rubegni.
Come si evince dai verbali della seduta dell'08.02.2012, presieduta dall'on. Gaetano Pecorella, il comportamento del senatore Lorenzo Piccioni, convivente della cognata del sig. Antonioli, comprometteva l'indagine in corso e la riservatezza dei lavori della Commissione d'indagine, al punto che il Presidente Pecorella deferiva la questione al Presidente del Senato Schifani.
Ciò premesso, è utile ribadire come sia palese che la discarica di Mazzarrà Sant'Andrea sia un'opera interamente abusiva sotto il profilo urbanistico ed edificatorio, staticamente instabile e pericolosa ed insista in un'area a rischio idrogeologico (R4) ed a distanza non regolare dal bacino idrico protetto nel quale si trovano i pozzi di approvvigionamento idrico del Comune di Furnari.
Tutte queste situazioni di evidente illegalità, aggravate dalla mancanza di un adeguato studio geologico, determinano una preoccupante situazione dalla quale potrebbe derivare un improvviso crollo con sversamento incontrollato di percolato nell'alveo del Torrente Mazzarrà. Tali fatti sono stati definitivamente accertati durante la conferenza di servizi tenutasi a Palermo presso il Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti*.
L'enorme abbancamento illecito di rifiuti determina una situazione di instabilità e rende assolutamente necessario l'intervento delle competenti autorità ed un immediato commissariamento. I rischi emergono - oltre che dai rilievi fatti dal Dipartimento Regionale** e dalla Commissione Ispettiva*** - anche dalla circostanza che in detta sede si è definitivamente acclarato che la società TirrenoAmbiente S.p.A. (che gestisce il sito della discarica), ha accumulato abusivamente un'altezza di oltre 30 metri di rifiuti per tutta la circonferenza della discarica, oltre ad aver smantellato abusivamente un tratto di montagna ed aver abbancato terre da scavo, anch'esse senza autorizzazione.
Tale opera illecita, poiché non prevista nel progetto approvato dalla Regione Siciliana, come peraltro ammesso dalla stessa Tirrenoambiente S.p.A., è la causa delle profonde crepature e cedimenti, che creano una situazione di assoluta emergenza igienico - sanitaria e di pericolo per la stabilità di tutto il sito.
Attualmente, come dichiarato dalla stessa società che gestisce l'invaso, "l'eccessivo cumulo di rifiuti in altezza, ha determinato delle evidenti condizioni di instabilità..."nonché "...la presenza nei rifiuti di una frattura che taglia diagonalmente l'abbancamento..." ed ancora che in detta frattura "...la cui profondità è
impossibile determinare,.." ha provocato uno "spanciamento" del corpo di rifiuti lungo il fronte sud-est ed allo scivolamento del nord-est..". Ultimamente da detto "spanciamento" si è procurata una lesione nell'enorme corpo dei rifiuti che provoca la fuoriuscita continua e costante di un flusso di percolato non regimentato che colerebbe lungo le pareti della gigantesca montagna alta circa 148m slm, con evidente danno ambientale alle falde del torrente e ad altre matrici del sottosuolo.
Attualmente, proprio nel momento in cui esistono rischi di rilevanti eventi metereologici, incombenti ed imprevedibili, si viene a determinare un ulteriore aggravamento con effetto devastante alle falde del torrente e ad altre matrici del sottosuolo proprio in un sito alluvionale posto appena a 300 ml circa dai pozzi di approvvigionamento idrico del Comune di Furnari.
Detto pericolo risulta ancora accentuato dalla mancata realizzazione della strada di accesso all'invaso che, malgrado sia stata prevista nei provvedimenti autorizzatori oggi oggetto di revoca, non è stata mai realizzata, determinando dei pericoli ulteriori di crollo derivanti da un costone oggetto di friabile che potrebbe crollare con serio rischio ai mezzi ed alle persone che transitano da e verso la discarica.
Sul punto si evidenzia che da sempre l'accesso alla discarica avviene mediante quest'unico luogo di passaggio ricavato nel greto del Torrente Mazzarrà, in spregio alla normativa vigente nonché alla specifica prescrizione infra richiamata ed oggi oggetto di annullamento da parte del competente Dipartimento Regionale Acque e Rifiuti.
Del pari nell'impianto in questione, come denunciato al genio Civile di Messina e come evidenziato in tutti gli atti amministrativi, insistono quattro pozzi abusivi utilizzati dalla TirrenoAmbiente Spa, per l'approvvigionamento idrico ad uso industriale, in violazione della normativa vigente. Infine, va rilevato che le opere edilizie che insistono nell'impianto sono state realizzate in difformità allo strumento urbanistico del Comune di Mazzarrà Sant'Andrea e, a quanto è dato conoscere, prive di concessione edificatoria.
Stessa cosa si può evidenziare relativamente all'impianto di percolato ed alle relative vasche di accumulo, che sembrerebbe siano state realizzate in assenza di qualsivoglia titolo concessorio e/o autorizzatorio. Da tempo ho adito le diverse autorità competenti a vigilare sulla sicurezza dell'impianto e ho effettuato la la richiesta di Commissariamento e di gestione diretta dell'invaso, con la relativa messa in sicurezza.
E' paradossale rilevare che a fronte di questa situazione di gravissimo pericolo le autorità e gli Enti competenti, che dovevano svolgere attività di controllo e prevenzione, oggi siano inoperosi ed inattivi, ponendo in essere omissioni dei propri atti di ufficio e condotte concorrenti al disastro ambientale accertato. Sono accanto al sindaco di Furnari, Mario Foti, in questa giusta battaglia e a tutte le forze politiche che sul territorio si stanno battendo per l'affermazione del principio di legalità.
*Presidente della Commissione Antimafia europea e europarlamentare,