penniCome tradizione di tutti i posti turistici anche le Mauritius posseggono un proprio genere musicale tipico dell'isola, a cui corrisponde una forma di ballo specifica, è la sega che in genere viene attribuita come origine africana, non vi sono 1924393 10204114255010154 6287483881188558799 nparalleli evidenti con il continente né per quanto concerne il tipo di danza (caratterizzata da frenetici ma sensuali movimento del bacino) né la strumentazione usata (che include un tamburo noto come ravane). La sega viene spesso ballata negli hotel, come spettacolo per i turisti, ma ha un forte radicamento nella cultura anche moderna dell'isola, e alcune sue varianti sono legate all'impegno politico, soprattutto di politica di sinistra. Nelle aree interne, dove predominano le etnie indiane, c'è anche una forte tradizione di canzoni bhojpuri. La letteratura mauriciana è stata a lungo tradizionalista, e ispirata a quella francese. L'opera letteraria mauriziana più celebre in assoluto é Paolo e Virginia di Jacques-Henri Bernardin de Saint-Pierre, un romanzo romantico che appartiene alla storia della letteratura mondiale. Ancora in francese scrissero nel XX secolo autori come Loïs Masson , Malcolm de Chazal, Yvan Lagesse, "Khal Torabully, "semiologo creatore della "coolitude e poeta, e altri. La letteratura in lingua creola fu sostanzialmente fondata 10395849 10204114254730147 2413014354745410528 ndall'opera pionieristica di Charles Bassaic (fine del XIX secolo), ma ha conosciuto un vero sviluppo solo a partire dagli anni settanta, con autori come René Asgarally, Ramesh Ramdoyal e Dev Virahsawmy. Alla letteratura in lingua francese e creola si affiancano anche tradizioni minori, per esempio in hindi (un autore mauriziano molto apprezzato anche in India è Abhimanyu Unnuth. Per quanto concerne Mauritius e la storia della letteratura, si può anche ricordare che Baudelaire scrisse a Mauritius la sua prima poesia. Gli sport maggiormente seguiti a Mauritius sono il calcio e il pugilato, spesso vengono fatte anche gare ballidodadi ballo.

Mauritius fu la quinta nazione al mondo a emettere francobolli; i primi due tipi, il "Red Penny e il Blue Penny, sono del 1847 e sono fra i più rari e costosi del mondo. Le prime edizioni portavano infatti la scritta "Post Office", un "errore di stampa per "Post Paid". Ritirati dal mercato non appena ci si accorse dell'errore, oggi sono venduti al prezzo di centinaia di migliaia di dollari.

Pur essendosi estinto già nel 1681, il dodo rimane una sorta di simbolo del Paese: appare sullo stemma ufficiale di Mauritius, e viene usato come modello per moltissimi (grafica)loghi, gadget e altre rappresentazioni.

 

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