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In un contesto internazionale in cui l’energia e la correlata questione della dipendenza dalle fonti fossili sono al centro dei dibattiti e delle agende di tutti i governi europei - non più solo per il tema ambientale, ma anche in chiave di sicurezza energetica, soprattutto in seguito allo shock energetico provocato dall’invasione russa dell’Ucraina -, aumentare senza remore il ricorso alle risorse rinnovabili, sole e vento in particolare, per l’Italia significherebbe avvicinare notevolmente il traguardo dell’autonomia energetica.
Il percorso verso questo obiettivo, in realtà, è già iniziato da diversi anni, ma c’è ancora molto da fare: secondo il Position Paper realizzato da The European House - Ambrosetti e presentato a settembre al forum di Cernobbio, nel nostro Paese il fotovoltaico ha uno spazio di crescita fino a 105 GW (quasi 5 volte la capacità installata attuale) e l’eolico può raddoppiare raggiungendo i 21,1 GW di produzione.

Con questa consapevolezza Enel Green Power, che nel Gruppo Enel si occupa di sviluppare e mettere in esercizio impianti di energia rinnovabile in tutto il mondo, sta investendo in tre progetti che possono dare ulteriore slancio alla transizione verso le fonti rinnovabili, consolidando il percorso del nostro Paese verso l’obiettivo dell’indipendenza energetica: si tratta del progetto TANGO, del nuovo impianto fotovoltaico piemontese di Trino e del parco eolico molisano di Castelmauro.

Il progetto TANGO

Il progetto TANGO (iTaliAN pv Giga factOry) si riferisce all’innovativo impianto per la produzione di moduli fotovoltaici sostenibili e ad alte prestazioni che renderà la fabbrica catanese 3Sun di Enel Green Power un hub di eccellenza a livello continentale, in grado di aumentare di 15 volte l’attuale produzione di pannelli solari, arrivando a 3 GW l’anno dagli attuali 200 MW. Nel 2024, a pieno regime, TANGO diventerà il più grande impianto europeo per la produzione di moduli fotovoltaici bifacciali ad alte prestazioni, con punte di efficienza che, grazie alla raffinata tecnologia che combinerà i pannelli bifacciali a eterogiunzione (catturano l’energia sia sulla superficie anteriore che su quella posteriore) con la struttura “Tandem” (due celle sovrapposte che consentono di catturare più luce rispetto alle strutture a cella singola), arriveranno a toccare anche il 30%.

Verso una rinascita di una filiera italiana

Il progetto, che poggia su un investimento complessivo di 600 milioni di euro - di cui, oltre ai fondi EGP, 118 provenienti dall’Unione Europea - non solo contribuirà a creare 1.000 nuovi posti di lavoro entro il 2024, ma soprattutto servirà da catalizzatore per la rinascita di una filiera italiana (ed europea) sostenibile nella componentistica del fotovoltaico, al momento uno degli anelli deboli dell’energia solare perché dipendente da un’unica fonte asiatica.

Il plauso di Ursula von der Leyen

Il progetto TANGO è anche uno di quelli sui quali puntano le politiche europee di transizione, tanto che a settembre la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, nel suo discorso sullo stato dell’Unione, ha citato espressamente la Gigafactory come esempio virtuoso di un’Europa che sta accelerando il passo verso la sostenibilità e l’indipendenza energetica. “Nel settore energia - ha spiegato von der Leyen - la buona notizia è che la necessaria trasformazione è iniziata”. E oltre che in Germania, nel Mare del Nord e nel Mar Baltico, “si svolge in Sicilia, dove la più grande fabbrica solare d'Europa produrrà presto l'ultima generazione di pannelli solari”.

Un esempio per l’Europa

“Il progetto TANGO - ha spiegato Salvatore Bernabei, CEO di Enel Green Power - contribuirà al raggiungimento delle accresciute ambizioni della UE che prevedono il 40% di consumo di energia da fonti rinnovabili entro il 2030, oltre ad aiutare a ridurre la dipendenza energetica”. La Gigafactory promuoverà poi “un concetto di economia circolare, attraverso la creazione di una filiera europea più sostenibile e resiliente, dalla progettazione ai nuovi modelli di riutilizzo dei componenti a fine vita”. Inoltre, guardando al futuro, il progetto TANGO “ha un alto potenziale di scalabilità e può diventare un modello per altre fabbriche di pannelli fotovoltaici su scala gigawatt da sviluppare in Europa nei prossimi anni”.

A Trino uno degli impianti solari più grandi del nord Italia

Sempre in tema di produzione di energia solare, a Trino, nel Vercellese, Enel Green Power ha avviato la costruzione di quello che sarà uno dei più grandi impianti fotovoltaici del nord Italia, che a regime produrrà circa 130 GWh di energia l’anno evitando l’emissione di circa 56mila tonnellate di CO2 e l’utilizzo di 29 milioni di metri cubi di gas, sostituendolo con energia rinnovabile prodotta localmente. L’impianto, che sorgerà su un'area di circa 130 ettari adiacenti all’ex centrale elettrica “Galileo Ferraris”, sarà costituito da quasi 160.000 moduli fotovoltaici con una potenza complessiva di 86 MW, al quale sarà affiancato un impianto di accumulo da 25 MW.

Più decarbonizzazione, meno dipendenza dai combustibili fossili

L’avvio della costruzione dell’impianto di Trino - ha sottolineato Eleonora Petrarca, Responsabile Business Development Italia di Enel Green Power - rappresenta un ulteriore passo avanti per la nostra strategia di crescita delle rinnovabili in Italia. Grazie ad un dialogo costruttivo e positivo con il territorio, con questo progetto Trino torna protagonista della produzione energetica e lo fa in maniera sostenibile e guardando al futuro, in linea con gli obiettivi nazionali, europei e globali di riduzione delle emissioni e di decarbonizzazione”.

Castelmauro, l’eolico molisano per la sostenibilità

Il percorso verso la libertà e l’indipendenza energetica italiana, come abbiamo visto, non può che avere nelle fonti di energia rinnovabile le sue architravi; la potenza del sole, certo, ma anche lo spirare del vento: a questo proposito Enel Green Power ha inaugurato il nuovo parco eolico di Castelmauro, in Molise. L’impianto, costituito da sette aerogeneratori da 4,2 MW ciascuno, per una potenza totale pari a 29,4 MW, produrrà circa 70 GWh di energia ogni anno, e nello stesso lasso di tempo eviterà il consumo di 15 milioni di metri cubi di gas e l’emissione di 30mila tonnellate di CO2. “Con l’entrata in esercizio del parco eolico di Castelmauro - ha commentato Salvatore Bernabei, CEO di Enel Green Power - contribuiamo concretamente, anche grazie alla collaborazione con le istituzioni locali e il territorio, al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione per il Paese. Questo e gli altri nuovi impianti rinnovabili che intendiamo realizzare in Italia contribuiscono ad accelerare la transizione energetica e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, a vantaggio dell’ambiente, delle persone e dell’economia”.(tgcom24.mediaset.it)

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