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Sarà Fincantieri a costruire il traghetto per il quale la Regione Siciliana ha bandito un bando di gara da 120 milioni di euro. Un po’ a sorpresa, secondo quanto annunciato dall’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, è pervenuta solo un’unica offerta diversamente da quanto era trapelato nei giorni scorsi sempre dalla Regione a proposito di un secondo interessamento da parte anche di un altro cantiere (estero).

Il bando, a cui adesso faranno seguito le verifiche sulla proposta e l’eventuale aggiudicazione, prevede anche l’opzione per un secondo traghetto. “Per la Sicilia è un risultato storico perché finora mai nessuno aveva posto le basi per mandare in pensione i traghetti vecchi di quarant’anni che ancora circolano nei nostri mari” ha sottolineato l’assessore Falcone.

Nel dettaglio il bando, curato dal Dipartimento Infrastrutture, si era rivolto al mercato per la fornitura di una unità navale ro-pax (progetto di Naos Design) classe A da adibire al trasporto di passeggeri, auto, mezzi pesanti e merci pericolose in colli e autocisterne con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo. La rotta sulla quale la nuova costruzione dovrebbe essere impiegata è quella verso le isole Eolie.

“Una volta regolarmente concretizzata l’aggiudicazione a Fincantieri faremo in modo che la costruzione del traghetto possa svolgersi al cantiere navale di Palermo, alimentando un circolo virtuoso di spesa e lavoro per la Sicilia” ha proseguito l’assessore, che poi ancora ha aggiunto: “Eserciteremo poi l’opzione per la seconda nave. Questi ingenti fondi erano come parcheggiati, noi abbiamo spinto al massimo per giungere a un bando che renderà possibile questo grande investimento sui collegamenti marittimi”.

Per Fincantieri si tratta di un ritorno alla costruzione di navi traghetto a diversi anni di distanza dagli ultimi realizzati a Castellammare di Stabia che furono il F.-A.-Gauthier (per Société de traverse du Québec) e le unità gemelle Cruise Roma e Cruise Barcelona (per Grimaldi Group).

La nuova unità bandita dalla Regione Siciliana dovrà essere realizzata sulla base del progetto P364 dello studio triestino Naos Ship and Boat Design (precisamente nella versione P364_101100_05); dovrà essere in grado di trasportare 1.000 persone (di cui 38 membri dell’equipaggio), per un totale di 336 letti passeggeri, nonché veicoli e merci (anche pericolose). Saranno ancora previsti due ponti di carico, dei quali uno dedicato solo alle auto e in grado di accoglierne 53 in 255 metri di corsia, mentre l’altro, ‘misto’, avrà una capacità di 610 metri per trailer e 710 per auto (147 unità). La lunghezza fuori tutto dell’unità sarà di 138,4, la larghezza massima di 25,2, mentre la velocità massima sarà di 19 nodi.(shippingitaly.it)

Lipari, è tempo di splendide barche a vela

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Oltre trentatré metri per una barca da sogno. Il Wally 110 Barong D, disegnato da Germán Frers, è il terzo superyacht destinato a un armatore fedele al celebre cantiere monegasco, sinonimo di avanguardia estetica e tecnologica. Luca Bassani, fondatore e guida di Wally Yachts, ha curato gli interni (e gli esterni, con Frers) di questo splendido performance cruiser dalle linee classiche ed eleganti.

Uno dei risultati più sorprendenti riguarda il dislocamento dell’imbarcazione, che pesa soltanto 65 tonnellate, ben due di meno rispetto a quelle previste dai piani iniziali e circa il 35% in meno rispetto a yacht di simile taglia”. Il Barong D è realizzato in carbonio preimpregnato. In coperta molti accessori sono in titanio e la pulizia è estrema: quasi un flush deck, con la tuga piccola e poco invadente.

Anche a prua regna la massima essenzialità, quindi niente ancora a vista. Wally ha cambiato il modo di andare a vela e quest’ultimo capolavoro ne è un’ulteriore conferma: l’easy sailing che ora va tanto di moda anche tra i modelli di serie da crociera prende spunto dai progetti varati da Wally già negli anni Novanta.

Bassani è stato il primo a capire l’importanza della facilità di conduzione della barca, anche di dimensioni importanti, arrivando a ideare soluzioni davvero innovative. Risultato: oggi Wally è il marchio più famoso della vela mondiale nella fascia alta del mercato, e i 110 piedi del Barong D sono il sogno di ogni armatore.

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