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Malfa ha l’eroe quasi “dimenticato”, il grande benefattore dimenticato in fretta. Dall’Australia l’emigrante Marcello D’Amico ricorda su Facebook, nel periodo in cui faceva da chirichetto e suonava l’organo, come don Giovannino Marchetti lavorava intensamente per sviluppare il moto perpetuo, quando divenne l’artefice dei lavori stradali, e infine punito dal suo vescovo.

Don Giovannino Marchetti si spogliò dei suoi beni donandoli al comune di Malfa come la biblioteca, l’ufficio collocamento e i soldi. Salvo la “Casa del Postino” unico bene che toccò al nipote Pippo Cafarella, oggi artista europeo, ma ai tempi restauratore della casa insieme ai figli dei fiori con seno al vento. Proprio accanto alla casa del Postino don Giovannino fece costruire un parmentolo per portare l’acqua a Malfa. Ma dopo la sua morte, la vena si riempì di spazzatura, che veniva bruciata, e si otturò. Costruì con i suoi soldi personali la prima centrale elettrica di Malfa senza far pagare la luce. Il nipote Pippo Cafarella pubblica rare foto dello zio ritratto con la tonaca strappata.

Il commento del nipote è lapidario: “un modo di protestare per dire voglio morire povero e pazzo senza i terreni di Monte Fossa delle Felci che voleva restassero in uso ai salinari ma i furbetti dei tempi riuscirono ad usucapirli e a vendere a buon prezzo alla forestale (qualcuno parla di una cifra intorno agli 800 milioni). Il prete dal cuore d’oro amava Pollara e nella casa benedetta voleva trascorrere gli ultimi giorni della sua vita. Ma il destino non volle accontentarlo. La statua che lo ricorda restò per tanto tempo occultata da alberi con le panchine a coprire la dicitura.

Così le persone sedendosi davano le spalle al monumento di don Giovannino. Solo dopo tante insistenze del nipote Pippo, il comune ha risistemato piazza e dato nuova luce alla statua.

Lucia Roffare nel dialogo su Facebook scrive: ”si spogliò di tutto per il suo paese, mai riconosciuta la sua bontà, l’ingratitudine regna sovrana”.

Don Giovannino Marchetti, il benefattore di Malfa è giusto ricordarlo ancora per lasciare un riassunto della sua fede e del suo genio carico di bontà.

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