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Pif guest star del Decennale di Marefestival Salina Premio Massimo Troisi.

L'attore e regista siciliano sarà ospite della manifestazione per ricevere il riconoscimento in ricordo del grande artista napoletano nella serata di chiusura, sabato 3 luglio.

L'isola, che registra il sold out da settimane in molte strutture ricettive grazie alla macchina organizzativa della kermesse ideata e promossa dai giornalisti Massimiliano Cavaleri e Patrizia Casale, è pronta per accogliere, da giovedì 1 a sabato 3 luglio, un programma particolarmente articolato tra proiezioni cinematografiche, musica, libri, cultura, premiazioni e focus su temi d'attualità che vedranno protagonisti sul palco della piazza di Malfa, la madrina Maria Grazia Cucinotta, gli attori e registi già annunciati nei giorni scorsi, Claudio Gioè, Barbara De Rossi, Claudio Rossi Massimi e Alessandro Genitori e altri nomi legati al mondo del cinema.

Pif racconterà la sua brillante carriera e parlerà dell'ultimo lavoro: la pubblicazione del secondo libro, "Io posso – due donne sole contro la mafia", edito da Feltrinelli e scritto con il giornalista d'inchiesta Marco Lillo, firma de "Il Fatto Quotidiano": nel Parco della Favorita a Palermo, due sorelle finiscono al centro di una tenaglia terribile, da una parte c'è la mafia, dall'altra lo Stato; la mafia le perseguita, lo Stato non le considera vittime. Un testo che riprende il filone cinematografico e televisivo cui Pif ha sempre dedicato notevole attenzione accendendo i riflettori sulla sordità delle istituzioni che ad un certo punto si trasforma in vessazione.

Pif, all'anagrafe Pierfrancesco Diliberto, è regista, sceneggiatore, attore, scrittore, autore e conduttore televisivo e radiofonico. Per il cinema inizia come assistente alla regia di Franco Zeffirelli in Un tè con Mussolini (1999) e di Marco Tullio Giordana ne I cento passi (2000). Nel 2013 debutta alla regia con La mafia uccide solo d'estate, di cui è anche interprete e autore del soggetto, vincitore di David di Donatello e Nastro d'Argento, David Giovani e l'European Film Awards.

Il secondo lungometraggio, In guerra per amore (2016), è stato presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma e ottiene il David Giovani. Nel 2019 è interprete principale di Momenti di trascurabile felicità, di Daniele Luchetti. Il pubblico televisivo lo conosce per programmi di successo come “Le Iene”, “Il Testimone”, “Caro Marziano”. A Sanremo 2014 cura l'anteprima di ogni serata della kermesse. Dal 2014 al 2019 conduce su Radio 2 il programma “I Provinciali” con Michele Astori. Nel 2016 annuncia il suo ritorno a “Le Iene” come conduttore al fianco di Nadia Toffa. Nel 2018 pubblica il suo primo romanzo “…che Dio perdona a tutti”, per Feltrinelli Editore. Attualmente conduce su Radio Capital il programma “I Sopravvissuti” insieme a Michele Astori.

Nella prima serata del Festival sarà consegnato il Premio Troisi sezione "Emergenti" al regista Francesco Santocono per il mediometraggio "Io e Freddie" dedicato al tema hiv con Alessandro Haber (già Premio Troisi nel 2016), Stella Egitto (già Premio Marefestival nel 2016), Gabriele Vitale, Luca Villaggio e Mario Opinato (già Premio Marefestival nel 2012).

La trama narra di un giovane studente universitario diviso tra l'odio verso gli omosessuali e l'amore nei confronti di Chiara, una ragazza apparentemente tranquilla, ma dalla frequentazioni assai promiscue e pericolose. A fare da sfondo l'incredibile fantasma di Freddie Mercury che guiderà il protagonista verso l’amara scoperta della positività al virus dell’aids.

“Si tratta di un'opera che ha l'obiettivo di sensibilizzare il pubblico, in particolare i giovani, al tema dell'hiv superando i canoni del linguaggio freddo della medicina” – spiega Santocono, che è anche dirigente dell’Arnas Garibaldi di Catania e docente di diritto sanitario all’Università Giustino Fortunato di Benevento.

Lipari, la ristoratrice Dominga Monte su "Repubblica"

A Dominga ed al suo staff i complimenti del Notiziario

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Lipari, "La Casa dell'Ossidiana" sul Corso Vittorio Emanuele

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Lipari, la "Casa dell'Ossidiana" di Massimo Ziino. Sul corso Vittorio Emanuele di fronte al tabacchi Giuffrè-Costa

VIDEO

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Libero grazie alla cultura, felice grazie all'incontro con chi potrebbe sembrare e rappresentare un mondo opposto ma alla fine è molto più vicino di quanto si possa pensare: è la storia di un'amicizia, di uno scambio culturale, di un'integrazione sociale che ha come comune denominatore l'amore nei confronti della letteratura, l'apertura verso orizzonti diversi dal proprio e l'abbattimento delle diseguaglianze. Il film “Il diritto alla felicità”, già vincitore della sezione “De Niro” all’Under The Stars International Film Festival e finalista di vari festival, sarà proiettato nella serata di sabato 3 luglio in occasione del decennale di Marefestival Salina Premio Troisi (1-4 luglio), nella piazza di Malfa nell'isola eoliana, evento promosso dai giornalisti Massimiliano Cavaleri (direttore artistico) e Patrizia Casale.

Libero è il nome del protagonista, proprietario di una libreria, Remo Girone, attore fuoriclasse che fa emergere il suo straordinario talento di grande attore e diventa il perno della trama, cui ruotano attorno altri interpreti tra cui Corrado Fortuna, Pino Calabrese, Federico Perrotta, Annamaria Fittipaldi, Lapo Braschi, Biagio Iacovelli, Valentina Olla e, con una partecipazione speciale, Moni Ovadia. Il ragazzino Didie Lorenz Tchumbu veste i panni di Essien, immigrato ma perfettamente integrato in Italia, che intraprende un rapporto d'amicizia col libraio: generazioni, nazionalità, esperienze di vita diverse si intrecciano attraverso emozioni, riflessioni, pensieri legate alla lettura. È proprio il prezioso e insostituibile strumento della letteratura la chiave attraverso cui il piccolo incontrerà l’Occidente e Libero darà un profondo significato al suo nome: “libero grazie alla cultura”.

Il film è stato scritto e diretto dal maestro Claudio Rossi Massimi, che ritirerà il Premio Troisi 2021 per la categoria Regia: "Onorato di ricevere il Premio in ricordo dell’immenso Massimo Troisi nell’isola del Postino - commenta Rossi Massimi - ho sempre creduto che l'amore e la cultura siano le strade più dirette per conquistare la felicità. L'amore, soprattutto quello per il prossimo, ci libera da ogni egoismo e pregiudizio mentre la cultura, coltivata e accresciuta attraverso i libri, ci rende più liberi e protetti dagli strali dell'avversa fortuna".

A Salina arriverà anche la produttrice Lucia Macale (IMAGO), la quale ricorda le difficoltà di girare un film in piena seconda ondata covid: “È stato un atto di coraggio. Mi piacerebbe che questo film regalasse ai propri spettatori il coraggio della speranza. Il diritto alla felicità non è mai stato più attuale.”

La pellicola sarà distribuita nel mondo da RaiCom e, alla luce dei temi trattati, è stata dedicata all’UNICEF, cui andranno i proventi: “La nostra storia è quella di un impegno volto a promuovere i diritti dei bambini, come previsto dalla Convenzione ONU sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza - sottolinea Carmela Pace, presidente UNICEF Italia – ‘Il Diritto alla felicità' è una storia delicata di amicizia e rispetto che sottolinea l’importanza dell’istruzione, dell’integrazione, della solidarietà, tematiche oggi più che mai attuali”.

I temi trattati nel film spaziano infatti dalla cultura all'educazione, dall'amicizia all'amore fino alla salute: il progetto è stato patrocinato da Federfarma, presente al Festival col segretario nazionale Roberto Tobia: “Condividiamo i principi ispiratori del film – spiega Tobia - in piena sintonia col ruolo svolto dalle farmacie ogni giorno sul territorio per accogliere i cittadini e superare le diseguaglianze sanitarie. Offre suggestioni e spunti di riflessione su temi molto importanti, quali la fiducia che alimenta le relazioni interpersonali o la condivisione della conoscenza come difesa contro la disinformazione proprio come avviene in farmacia, nel rapporto quotidiano con i cittadini che spesso entrano semplicemente per avere un consiglio o essere rassicurati sul corretto uso di un medicinale”.

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