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In merito alle notizie di stampa riguardanti il punto nascite dell’Azienda Ospedaliera Papardo, si specifica quanto segue:

Il percorso nascite Covid dell’Azienda Papardo è completamente separato da quello delle pazienti no covid. A tal fine è stato predisposto un reparto con tre stanze travaglio-degenza, due sale parto e una sala operatoria attigua alle sale parto e una isola neonatale per le prime cure del neonato.

Altre tre stanze di degenza sono state allestite al secondo piano per far fronte ai casi di indisponibilità delle stanze travaglio degenza o per i casi di gravide sintomatiche.

Tutto ciò permette di evitare la commistione e il contatto tra gravide positive al covid e quelle negative al covid. Le pazienti positive al Covid vengono pertanto accettate e visitate da personale dedicato nel rispetto di quanto prescritto dai protocolli sanitari e per la prevenzione e contenimento dei contagi.

Durante il parto sono presenti sempre una ostetrica, un medico ostetrico, un neonatologo e due infermieri di cui uno per la neonatologia. Alle pazienti dopo il parto viene data la possibilità di seguire il rooming in per stare con il neonato consapevole dei rischi di contagio, seppur rari, oppure di far soggiornare con il bimbo un parente stretto negativo al covid, qualora l’iter del rooming in suscitasse perplessità.

Solo i neonati che alla nascita presentano patologie o ridotto adattamento all’ambiente vengono trasferiti in patologia neonatale. A tutte le puerpere (donne che hanno appena partorito) asintomatiche viene data la possibilità di una dimissione precoce qualora le condizioni materno-neonatali lo consentano.

 

Vaccini a Messina, nessuna reazione avversa con Astrazeneca da inizio campagna. Oggi in Fiera 600 persone 

 
In riferimento al lotto ABV2856 “ritirato per precauzione” dall’azienda farmaceutica l’ASP non ha ricevuto alcuna segnalazione su 3000 dosi effettuate in provincia 
 
Nessun caso avverso grave è stato segnalato all’ASP su 3mila vaccini somministrati dall’inizio della campagna a Messina e provincia e relativi al lotto ABV2856, ritirato da Astrazeneca per precauzione in tutta Italia. Rimanevano solo 73 dosi in città, a Palazzo Satellite, e sono state tempestivamente bloccate, in attesa di nuove disposizioni. Chi ha ricevuto il vaccino può facilmente verificare il lotto che gli è stato somministrato nel certificato consegnato, leggendo il codice sotto il QR code. Fino ad oggi nessun altro lotto di vaccini delle varie aziende farmaceutiche ha creato problemi. Intanto l’Hub vaccini nell’ex Fiera inaugurato ieri procede senza sosta: nel primo giorno di “rodaggio” del padiglione 7a oltre 600 somministrazioni Astrazeneca tra insegnanti, avvocati e persone, senza patologie gravi, tra i 70 e 79 anni prenotate ieri e subito chiamate per ricevere la prima dose. Nessuna reazione avversa durante l’osservazione che dura circa 15 minuti subito dopo la vaccinazione e non sono stati finora segnalati effetti collaterali particolari (oltre febbre e sintomi influenzali che rientrano nella norma e tendono a sparire nell’arco di 48/72 ore). Gli utenti sono stati supportati costantemente fin dal loro arrivo anche dal team di psicologi dell’Ufficio per l’Emergenza, diretto dal commissario Alberto Firenze. Nei prossimi giorni sará attivato anche il padiglione 7B per accelerare ulteriormente la vaccinazione di massa.
 
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Di seguito nota di approfondimento che riguarda il vaccino Astrazeneca e chiarisce molti dubbi. 
 
IL VACCINO ASTRAZENECA 
 
In relazione ai dubbi e alle false notizie emerse e condivise sul vaccino Astrazeneca, che da metà febbraio è in somministrazione da parte della Regione Siciliana agli aventi diritto, è necessario precisare alcuni punti fondamentali, per evitare il diffondersi di ingiustificati allarmi e fake news. 
 
- Il vaccino Astrazeneca è stato regolarmente approvato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), e ne è stata raccomandata la somministrazione nella fascia dai 18 fino ai 65 anni in assenza di patologie. 
L'AIFA "raccomanda che la seconda dose del vaccino AstraZeneca dovrebbe essere somministrata idealmente nel corso della 12/a settimana (da 78 a 84 giorni) e comunque ad una distanza di almeno 10 settimane (63 giorni) dalla prima dose”.(1) 
 
- L’efficacia del vaccino anti Covid AstraZeneca nel prevenire la malattia sintomatica risulta pari al 73% dal 35° giorno dalla somministrazione della prima dose. 
Altresí, nonostante in Italia non si vaccinino ad oggi gli over 65 con AstraZeneca, ad avvalorare la sicurezza e l'efficacia del vaccino, i dati resi noti oggi (03.03.2021) dalla stessa multinazionale, suggeriscono che, negli over 80, una singola dose di vaccino abbia un’efficacia di almeno l'80% nel prevenire le ospedalizzazioni, circa 3-4 settimane dopo la vaccinazione. I dati sono stati presentatI dal Public Health England (2). 
 
- Risultati preliminari di uno studio del servizio sanitario scozzese (Public Health Scotland) mostrano una riduzione del 94% del tasso di ospedalizzazione per COVID-19 nella popolazione che ha ricevuto la prima dose di vaccino AstraZeneca. (3)
 
- I vaccini attualmente in somministrazione, Pzifer-Biontech e Moderna, hanno presentato un’efficacia superiore al 95%. 
Il vaccino Astrazeneca, benché con efficacia inferiore, è stato approvato perché mostra un rapporto beneficio/rischio favorevole nelle persone al di sopra dei 18 anni di età. 
Nei partecipanti ai test clinici che avevano ricevuto la seconda dose dopo 12 settimane, l’efficacia aveva raggiunto l’82,4 per cento a 14 giorni dalla nuova somministrazione. In tutti i partecipanti che avevano ricevuto almeno una dose di vaccino, a partire da 22 giorni dopo la prima dose, non si erano osservati casi di ricovero. (4)
Inoltre, l’arrivo di un terzo vaccino caratterizzato da una maggiore maneggevolezza d’uso rappresenta un importante contributo alla campagna vaccinale in corso, perchè il flaconcino multidose (dieci da un singolo flacone per il vaccino distribuito in Italia) non aperto deve essere conservato in frigorifero (2°C-8°C) e non deve essere congelato (come invece i vaccini Pfizer-Biontech e Moderna). 
 
- Contrariamente ai vaccini Pfizer-Biontech e Moderna, che sono vaccini a “RNA messaggero”, quello Astrazeneca è basato su vettore adenovirale non-replicativo, per cui anche con questo vaccino La vaccinazione non può provocare l’infezione da SARS-CoV-2 o la malattia COVID-19 perché il vaccino COVID-19 Vaccine AstraZeneca non contiene virus attivi, ma solo una componente genetica che porta nell’organismo di chi si vaccina l’informazione per produrre anticorpi specifici.
Quindi risulta evidente che Sia i vaccini a RNA messaggero che i vaccini virali inducono una buona protezione verso la COVID-19. (4)
 
- Reazioni avverse, che sono comunemente previste con la somministrazione di un vaccino, sono state generalmente meno frequenti e più lievi nei partecipanti con più di 65 anni. (4)
 
- Sebbene sia plausibile che la vaccinazione protegga dall’infezione, i vaccinati e le persone che sono in contatto con loro devono continuare ad adottare le misure di protezione anti COVID-19.
 
- La priorità di somministrazione prevede per il personale scolastico e universitario docente e non docente, per le forze armate e dell’ordine, per luoghi a rischio quali penitenziari e luoghi di comunità, e per il personale di altri servizi essenziali. 
A seguire, il vaccino sarà disponibile per il resto della popolazione. (5)
 
 
1- Circolare del ministero della Salute 'Aggiornamento vaccini disponibili contro SARS-CoV-2/COVID-19'
2- https://khub.net/documents/135939561/430986542/Early+effectiveness+of+COVID+vaccines.pdf/ffd7161c-b255-8e88-c2dc-88979fc2cc1b?t=1614617945615
3- https://www.ed.ac.uk/files/atoms/files/scotland_firstvaccinedata_preprint.pd
4- https://www.aifa.gov.it/documents/20142/1297852/domande_risposte_vaccini_COVID.pdf/141013bd-23dc-ebb0-3730-0d687cd561f3
5- http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_3014_allegato.pdf

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