di Paolo Penarai

italiaoggiStralcio di articolo pubblicato da "Italia Oggi":

Anche se può essere una pura combinazione temporale, visto che era in ballo da qualche anno, ma il quadro viene completato dall'investimento da 100 milioni ad Acireale di uno sceicco di Abu Dhabi per l'acquisto e la trasformazione del complesso la Perla Jonica. Il complesso finora in amministrazione straordinaria ha oltre 400 camere, quindi per ora un complesso di livello medio. Ma lo sceicco vuole trasformarlo in un complesso super lusso, come è ormai la tendenza nelle varie parti del mondo che ragionano per intercettare i flussi turistici dei super ricchi, il cui numero cresce in continuazione. Basti pensare a cosa sta avvenendo a Parigi con il Peninsula, un albergo da sette stelle. L'Italia ha tutto, anzi di più del resto del mondo, per intercettare questi flussi: nei primi giorni di agosto ha a lungo sostato alle Isole Eolie il super yacht (una nave) da 140 metri battezzato Topas e di proprietà di uno sceicco di Abu Dhabi, forse lo stesso che ha acquistato Perla Jonica. Bene, nelle Eolie per giorni è mancata la benzina e il gasolio e comunque non c'è nessun approdo che possa rifornire super yacht. Si ha idea di quanto valga un pieno di Topas? Ma si ha idea anche del disagio che la mancanza di carburante crea anche a barche ben più piccole con a bordo però gente ricca che spende? Si vuol capire che lo sviluppo di un Paese passa attraverso la capacità di attrarre capitali per gli investimenti ma anche per soddisfare la volontà di piacere dei ricchi e super ricchi?

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