PNRR, infrastrutture e sviluppo. Vincenzo Franza (Caronte & Tourist): “Da Autorità Portuale dello Stretto solo ipotesi social, non condivise, senza costrutto e di respiro cortissimo. A Villa San Giovanni la vera, unica, definitiva soluzione è il nuovo porto a Sud”.
Messina - 17/9/2022 - “Crediamo che il dibattito appena avviato - in realtà affidato prevalentemente a canali mediatici e social invece che a un confronto tra addetti ai lavori - sul futuro della portualità a Villa San Giovanni stenti a incanalarsi nelle direttrici giuste.
“E’ evidente che le attività di traghettamento impattino in modo sempre meno sostenibile sulla normale viabilità cittadina di Vi
lla San Giovanni, organizzata secondo criteri e visioni che certo oggi mostrano i loro limiti rispetto a scelte operate decenni fa.
“E’ evidente che l’attuale porto non offra ormai standard adeguati in termini di facilities e confort per i passeggeri, e lo diciamo con il rammarico, di chi, imprenditore privato, ha messo in campo sforzi importanti e palesi, ma evidentemente non sufficienti.
“Proprio perché prevedevamo scenari e volumi di traffico diversi, già nel 2001, quando a Messina si decise di realizzare l’approdo di Tremestieri, ci si candidò per realizzare l’approdo a Sud di Villa San Giovanni con un progetto sostanzialmente identico all’attuale in discussione, in seguito donato alle istituzioni locali ma mai attuato.
“Vediamo queste criticità, insomma. Continuando a nutrire - però - serissime perplessità sul modo in cui l’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto pensa di affrontare queste e le altre.
“Pensiamo - ad esempio - al nostro progetto per i nuovi approdi a Reggio Calabria, che avrebbero contribuito a rilanciare quel porto ampiamente sottoutilizzato e a decongestionare il porto di Villa San Giovanni, progetto che era stato pure approvato dal Ministero dell’Ambiente e quindi cantierabile, ma di fatto illegittimamente (come sancito dal TAR) bloccato dall’AdSP che preferì - anche in quella occasione - opporre progetti alternativi tanto faraonici quanto irrealizzabili.
“Pensiamo - ancora - alla vicenda del porto di Tremestieri, con l’AdSP che per in occasione della redazione del Documento di Programmazione Strategica del Sistema Portuale ha annunciato di voler procedere in autonomia riservandosi - del tutto irritualmente - di confrontarsi in un secondo momento con i portatori di interessi.
Ciò perché - si dichiara a mezzo stampa - sarebbero stati chiesti contributi di idee agli operatori, dai quali sarebbero giunte risposte blande e insufficienti.
Noi però denunciamo che nella fase preparatoria di un documento così importante per il futuro del porto di Tremestieri non siamo stati minimamente coinvolti. Ciò malgrado alla realizzazione di quel porto abbiamo contribuito già dalla progettazione (il prolungamento del Molo di Sopraflutto è stato proposto dagli operatori); abbiamo offerto un nostro contributo alla sua organizzazione funzionale (ci riferiamo all’applicazione interlining) consentendo così di smaltire oltre il 90% el traffico pesante, conto il 60% previsto dal Progetto; abbiano detto la nostra in tema di organizzazione gestionale avviandone la gestione e organizzando quello che è l’attuale modello di funzionamento dell’approdo; abbiamo preparato l’unica proposta concreta per rendere realmente operativo il nuovo porto in corso di costruzione (proposta condivisa dalla Regione, dai trasportatori, dall’Amministrazione Comunale). Ebbene, noi operatori, noi che Tremestieri lo abbiamo voluto e visto nascere; noi che conosciamo nel dettaglio i flussi di traffico che interessano quel porto, non siamo stati minimamente coinvolti.
L’attuale governance dell’AdSP dello Stretto - insomma - non cambia registro riguardo ad una maniera di fare autocratica, autoreferenziale e insofferente al confronto, per cui le nostre obiezioni riguardo al metodo e al merito rischiano ormai paradossalmente il deja vu, mentre invece il problema è ancora e sempre lì ed è grande come una casa.
“A Villa San Giovanni si enfatizza un accordo con RFI che dovrebbe tradursi in progetto per il potenziamento del numero degli ormeggi dei mezzi veloci e degli ormeggi pubblici e per la realizzazione di una stazione marittima direttamente collegata alla stazione ferroviaria ed agli imbarchi. Leggiamo che per questi interventi, tutte opere che sarebbero utili e utilizzabili anche a C&T, sono state già individuate le risorse (evidentemente di origine PNRR) e si pensa a una rapida cantierizzazione.
“E tuttavia (ma non è una novità) si ipotizzano nuove opere senza che si sia proceduto a un’analisi approfondita della domanda attuale e futura; senza aver ben chiari gli obiettivi rispetto alla domanda non soddisfatta; senza strategie tecnologiche e infrastrutturali, dimenticando che un servizio di collegamento si svolge tra due sponde e che - soprattutto per quanto riguarda il traghettamento - non ha alcun senso intervenire su di una sola sponda, senza valutare gli effetti sull’altra.
“Nessuna scelta - si legge in un ponderoso documento di osservazioni di uno dei comitati civici maggiormente attivi e presenti nel territorio - può essere fatta in assenza degli studi di scenario proposti e nessuna scelta può adottarsi ove non siano chiari gli obiettivi e le finalità ma anche e soprattutto ove non siano offerte le diverse opzioni di scenario, elaborati sulla base delle finalità e degli obiettivi”
E d’altro canto solo pochi giorni fa il Consiglio Comunale di Villa San Giovanni si è pronunciato all’unanimità, ribadendo “in maniera unanime il no all’inaccettabile potenziamento dell’attraversamento dello Stretto con la localizzazione di approdi/scivoli per traffico gommato a nord dell’attuale stazione marittima” e richiamando l’AdSP ad un impegno per “ideare, progettare, realizzare gli approdi a Sud perché necessari allo sviluppo sostenibile dell’Area dello Stretto mettendo a sistema le aree industriali di Campo Calabro, Reggio Calabria e Villa San Giovanni, e Messina con il porto e le ferrovie”.
“Che senso ha - lo chiediamo ai vertici dell’AdSP dello Stretto - procedere così, a strappi e saltelli, mettendo pezze e cerotti, sprecando inutilmente risorse finanziarie ma anche la risorsa più preziosa, il tempo, quando tutti concordano che la vera unica definitiva soluzione è il nuovo porto a Sud? E che tale scelta è diventata irrevocabile con la costruzione del nuovo approdo di Tremestieri?
“Lo spostamento delle attività di traghettamento al di fuori del centro abitato è la soluzione ottimale e unica al problema e solo così facendo si realizzerà la necessaria interfaccia col nuovo porto di Tremestieri. L’area individuata a sud dell’attuale porto di Villa San Giovanni è distante sufficientemente da agglomerati urbani e centri abitati; è asservita a un fascio binari e dunque connessa alla rete ferroviaria; si trova in prossimità di svincoli autostradali con accesso diretto alla rete autostradale e agli altri sistemi viari con poche e facili opere; si trova praticamente di fronte al porto di Tremestieri.
“La vicenda di Tremestieri in ultimo - ma vi è a proposito una nutrita casistica - insegna tra le altre cose che per la costruzione di un nuovo porto occorrano tra i 12 e i 15 anni. Davvero si sta lasciando che il treno PNRR passi saltando questa fermata? Davvero non si capisce che persino l’attuale situazione di stallo dei lavori del sito messinese potrebbe essere utile per allineare le tempistiche se quelli per la costruzione del nuovo porto di Villa San Giovanni partissero senza ulteriori indugi avvalendosi della tempistica consentita dal PNRR?”
Delegazione Rina consegna a Caronte & Tourist la certificazione ISO su diversità e inclusione.
Olga Mondello Franza: “Sviluppare processi e prassi inclusivi un must per acquisire competitività e credibilità”.
Messina - 1/6/2022 - È stata ufficialmente consegnata stamattina, nel corso di una breve cerimonia svoltasi alla presenza dei vertici di Caronte & Tourist e di RINA (organismo di certificazione leader in Italia nella valutazione della conformità), la certificazione ISO 30415:2021 Diversity & Inclusion, che Caronte ha conseguito - prima compagnia di navigazione in Italia - lo scorso 12 maggio.
La ISO 30415:2021 è una certificazione di recentissima istituzione. È giunta infatti nel maggio del 2021 a colmare un vuoto normativo ma anche a fare chiarezza in un settore giovane come quello della Diversity & Inclusion.
“Noi crediamo - ha detto Olga Mondello Franza, presidente del Gruppo Caronte & Tourist - che riconoscere la diversità e apprezzare il modo in cui le diverse dimensioni della diversità si intersecano ( sviluppare processi e prassi inclusivi; agire in modo etico e socialmente responsabile; lavorare e comunicare in modo inclusivo; promuovere inclusività anche nelle relazioni con gli stakeholder) in fondo significhi declinare in un’altra nuova e diversa forma quella responsabilità sociale d’impresa nella quale abbiamo sempre creduto e che ci siamo sempre sforzati di sostanziare tramite il buon esempio e le buone prassi.
“Abbiamo fortemente voluto questa certificazione - ha aggiunto - perché convinti che adottare un modello di gestione della diversità e monitorare il livello di integrazione dei principi di gender equality rappresenti per una azienda un must, un di più che può consentirle di differenziarsi e di accrescere la propria competitività”.
Nei loro interventi i dirigenti di Rina presenti alla cerimonia di consegna (Maurizio Mazzapicchi, Catania & Palermo Management System Certification Head; Giovanni Taormina, South-Italy Certification Business Development Head; Margherita Orlando, Specialista attività di certificazione; Giuseppe Arnaldo Freni, Principal Surveyor/Principal Surveyor in charge; Massimo Saia Specialista attività di certificazione) hanno ricordato il forte rapporto che storicamente esiste tra l’ente di certificazione e il mondo dello shipping e parlato della certificazione ISO 30415 rilasciata a Caronte & Tourist come di uno step ulteriore e certamente non ultimo di un percorso di eccellenza e di costante miglioramento delle performance e delle politiche di customer care sviluppate dalla Compagnia. Rivolgersi agli organismi di certificazione accreditati – hanno pure ricordato i rappresentanti di RINA - è l’unico modo per porsi seriamente all’interno di un processo di verifica delle buone prassi aziendali e per conseguire una certificazione che sancisce l’effettiva rispondenza del sistema dell’impresa ai requisiti previsti dagli standard.
“Prendiamo atto. Ci pare tuttavia che non manchino i passaggi da chiarire e i punti da approfondire. Attendiamo per questo di esaminare i documenti e i verbali relativi alla gara”.
Così Caronte & Tourist aveva commentato, a gennaio, la notizia dell’esito della gara per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico di navigazione nella laguna di Venezia.
Adesso giunge notizia che la Prima Sezione del Tar del Veneto, accogliendo il ricorso d’urgenza presentato da C&T (che dignosamente aveva contestato alcune incongruenze procedurali e in particolare i criteri di valutazione applicati nell’assegnazione dei punteggi), ha stoppato con propria ordinanza la firma del contratto di affidamento all'associazione temporanea di imprese (formata da Alilaguna e Terminal Fusina) che era risultata vincitrice del bando.
Caronte & Tourist, in continuità con la politica di espansione e diversificazione, che l’ha vista negli ultimi anni tra le più vivaci realtà imprenditoriali a livello nazionale, era scesa in campo aprendo un nuovo fronte, certa di aver tutte le carte in regola per entrare anche nel business del trasporto lagunare.
I vertici di Caronte & Tourist, incassato un primo interlocutorio successo, attendono ora con serenità l’udienza fissata per il prossimo 1° dicembre, nel corso della quale i giudici amministrativi dovranno valutare nel merito “le complesse questioni sollevate con il ricorso introduttivo e con il ricorso incidentale”.
“Per formazione abbiamo massima fiducia nella giustizia e ciò ci rende moderatamente ottimisti - dice l’AD del Gruppo, Vincenzo Franza - poiché certi della validità, della correttezza e della giustezza della nostra proposta e delle nostre argomentazioni. A suo tempo avevamo detto di voler competere ad armi pari con tutti gli altri. Adesso ribadiamo di esser pronti ad accettare la sfida, mettendo sul piatto il know how, le professionalità necessarie e una flotta di imbarcazioni nuove, moderne, a bassissimo impatto ambientale”.
GRUPPO CARONTE & TOURIST: S’INSEDIA IL GRUPPO DI LAVORO AZIENDA/SINDACATI PREVISTO NEL PROTOCOLLO D’INTESA IN MATERIA DI APPALTI
Messina - 3/8/2021 - Prima verifica per il “Protocollo d’intesa in materia di appalti” sottoscritto lo scorso 22 luglio dalle segreterie regionali di CGIL, CISL e UIL - nonché dalle rispettive federazioni di categoria dei trasporti - e dal Gruppo Caronte & Tourist.
Venerdì 30 luglio, infatti, si è insediato il Gruppo di Lavoro che si dedicherà al monitoraggio periodico dei temi posti al centro dell’accordo.
Presenti per le Organizzazioni Sindacali Carmelo Garufi, Letterio D’Amico e Michele Barresi – segretari generali di FILT-CGIL, FIT-CISL e UILTRASPORTI – e per l’azienda il direttore generale per l’area tecnica Luigi Genghi; la responsabile della compliance Francesca Sferlazzo e il responsabile di personale e comunicazione Tiziano Minuti
Dopo un confronto nel quale sono state meglio illustrate le finalità dell’accordo e sommariamente descritte le attività allo stato terziarizzate e le caratteristiche operative del cantiere di riparazioni, è stata effettuata una prima ricognizione all’interno di quest’ultimo, del quale i partecipanti hanno apprezzato il nuovo layout e il livello di sicurezza.
Al termine, i componenti del Gruppo di Lavoro hanno convenuto di rincontrarsi nel mese di settembre per proseguire l’attività di verifica non solo nell’ambito manutentivo, ma anche in quello delle pulizie e della ristorazione.
Si avvia speditamente verso l’ultimo step il Vax Day pensato e voluto da Caronte & Tourist per i propri dipendenti residenti a Messina, Milazzo e nella fascia tirrenica della provincia.
i vaccinandi sono attesi lunedì 14 e martedì 15, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18, presso l’hub della Fiera di Messina.
“Siamo una compagnia di navigazione - si legge in una nota di C&T - e abbiamo sempre avvertito fortissima la responsabilità che deriva dal trasportare ogni anno nove milioni di persone. Per questo, fin dai primi giorni dell’emergenza abbiamo insediato un nostro interno Covid Team; incaricato gli ingegneri di Rina Consulting di ispezionare le nostre navi e suggerire tutti gli accorgimenti utili a ridurre il rischio per personale e passeggeri; distribuito sulle navi e negli uffici decine di migliaia di mascherine, guanti e installato centinaia di dispenser di gel sanificante; incentivato la vendita di biglietti telematici e autorizzato lo smart working ovunque possibile”.
Adesso arriva il Vax Day, per la cui organizzazione i dirigenti di Caronte & Tourist erano da tempo in contatto con le Autorità Sanitarie e che rappresenta una sorta di chiusura del cerchio.
Lo ha sottolineato anche Vincenzo Franza, AD del Gruppo, che ricordando l’importanza decisiva della vaccinazione quale “strumento principe per la tutela della salute di ognuno, in una più generale ottica di immunità collettiva”, ha voluto rivolgere un particolare ringraziamento al Commissario Straordinario per l’Emergenza COVID 19 di Messina, prof. Alberto Firenze, e ai medici, tecnici e funzionari dell’ASP “per la disponibilità e la sensibilità ancora una volta dimostrate”.
Entra nella “Fase 2” il Vax Day pensato da Caronte e Tourist per i propri dipendenti residenti nelle provincie di Messina e Reggio, a Milazzo e nella zona tirrenica.
È già pronto un primo elenco di vaccinandi, suddiviso per fascia giornaliera/oraria tenendo conto dei diversi impegni di servizio, che sarà integrato in progress con le nuove adesioni attese entro le prossime quarantott’ore.
I vaccini saranno somministrati i giorni 14 e 15 giugno presso gli hub di Messina Fiera e Milazzo.
All’apertura di questa “finestra” i dirigenti di Caronte & Tourist lavorano da alcuni mesi, consapevoli della particolare vulnerabilità di quanti - marittimi e addetti alle mansioni di frontiera in primis - sono stati e sono, a causa del loro lavoro, a contatto con pubblico e passeggeri.
Il Vax Day chiude virtualmente il cerchio di un impegno per la sicurezza che non ha mai conosciuto pausa dallo scoppio della pandemia.
Caronte & Tourist è stata la prima compagnia di navigazione nel Mediterraneo ad aver immaginato una flotta “covid free”, incaricando RINA Consulting, il braccio di consulenza ingegneristica del gruppo RINA, di verificare lo stato dell’arte e, dunque, di perfezionare le misure di riduzione del rischio di contagio esistenti o di proporne di nuove allo scopo di poter offrire ai passeggeri di viaggiare in sicurezza sia sullo Stretto di Messina che verso le Isole minori della Sicilia.
Decine di migliaia di mascherine e guanti sono stati inoltre resi disponibili, per passeggeri e personale, sulle navi della flotta così come centinaia di litri di gel igienizzante, fornito a seguito di apposita convenzione dai laboratori dell’Università di Messina.
Adesso arriva – dopo mesi di trattative con le Autorità Sanitarie - la tanto auspicata “finestra” fruibile da tutti i dipendenti e collaboratori del Gruppo residenti o operanti nell’area dello Stretto.
“Se è vero che la vaccinazione dev’essere una scelta libera e consapevole – dichiara Vincenzo Franza, AD della società di navigazione – è nostro dovere segnalarla come lo strumento principe per la tutela della nostra comunità lavorativa in un’ottica di immunità collettiva. Ringraziamo naturalmente il commissario straordinario per l’emergenza COVID, prof. Firenze, e l’ASP di Messina per la disponibilità e la sensibilità ancora una volta dimostrate”.
Collegamenti con le isole minori, sì alla proroga delle concessioni a Caronte e Liberty
La Regione prorogherà fino al 31 dicembre 2021 le concessioni, in scadenza a fine anno, con le due compagnie di navigazione (Caronte&Tourist e Liberty Lines) che in Sicilia si occupano dei collegamenti marittimi con le isole minori. La notizia anticipata in una nota dai sindacati di categoria - Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti - è stata confermata dall'assessore regionale ai Trasporti Marco Falcone.
La proroga dei cosiddetti servizi integrativi, rispetto a quelli garantiti dallo Stato, mette tutti d’accordo: politica, sindacati e armatori. Per un altro anno, la Regione continuerà ad erogare poco più di 63 milioni di euro a Caronte&Tourist e Liberty Lines. Slitta al 2021 il bando quinquennale da oltre 300 milioni per l’affidamento delle concessioni. La Regione aveva garantito che le nuove gare si sarebbero divute celebrare entro il 2020, ma non ci sono più i tempi tecnici per farle. "La colpa det ritardi - dice Falcone - è dovuta al Covid, che ha precluso la possibilità di concludere la procedura di gara entro il 2020". Si è così deciso di prolungare i contratti agli attuali concessionari privati. "Tra l’altro - aggiunge l’assessore - ci siamo allineati ad una norma dello Stato che ha prorogato tutti i contratti del trasporto pubblico locale. Lo abbiamo fatto col gommato, lo stiamo facendo anche per i servizi marittimi".
La proroga delle attuali concessioni arriverà dietro direttiva assessoriale. Nel frattempo, assicura Falcone, "la procedura per i bandi andrà avanti. L'obiettivo è di pubblicare la pre-informativa prima possibile e la gara vera e propria dopo Natale. In queste settimane invece pubblicheremo l’avviso per i collegamenti in regime di libero mercato (senza corrispettivo economico della Regione, ndr) per cinque destinazioni: Eolie, Egadi, Pelagie, Ustica e Pantelleria. Daremo un mese di tempo alle imprese per presentare le offerte".
Oggi, in Sicilia, i collegamenti con le isole minori sono in mano a un duopolio: Caronte&Tourist effettua le corse in traghetto; Liberty Lines quelle in aliscafo. Come detto, queste due compagnie la Regione eroga per i servizi aggiuntivi poco più di 63 milioni di euro all’anno. Caronte&Tourist e Liberty Lines - attraverso Sns (Società di navigazione siciliana), la joint venture che dopo una lunga battaglia legale ha rilevato nel 2016 il ramo d’azienda dell’ex Siremar aggiudicandosi una concessione di 12 anni - beneficiano anche delle sovvenzioni statali: oltre 55 milioni di euro annui.
Un mare (è proprio il caso di dirlo) di soldi, a fronte di servizi tutt’altro che impeccabili. Questa estate non sono mancati i disagi per turisti e abitanti delle isole minori: il fatto più eclatante è stato il distacco del portellone del traghetto Sansovino, finito in mare a Linosa durante la navigazione. Per non parlare delle navi della Caronte&Tourist sequestrate a inizio anno per "gravi carenze tecniche e strutturali" che non garantivano "l’accesso e la permanenza a bordo delle persone a mobilità ridotta". Nel complesso, i traghetti impiegati in Sicilia hanno un’età media superiore ai 40 anni e inevitabili "acciacchi" che comportano continui interventi di manutenzione.
Più moderna è la flotta di Liberty Lines, che comunque questa estate ha sofferto per carenze e guasti agli aliscafi. La compagnia di navigazione sconta inoltre una serie di problemi dovuti alle vicende giudiziarie che hanno investito l’armatore Morace (coinvolto nell’inchiesta "Mare Monstrum"). Nei mesi scorsi è arrivata pure ai ferri corti con la Regione, allorché ha chiesto di "coprire" gli orari estivi solo con le linee statali. Lo scontro è rientrato quando l’assessore Falcone ha minacciato sanzioni e rescissione del contratto per inadempienza.
Nonostante le criticità, però, i contratti verranno prorogati fino al 31 dicembre 2021. Una decisione che trova il consenso dei sindacati: "Di fronte al rischio che gli armatori avviassero procedure di riduzione occupazionale e dei livelli retributivi - spiega Dionisio Giordano, segretario regionale Fit Cisl - abbiamo sollecitato la necessità di una proroga, come già fatto dal governo nazionale e dalla Regione con il gommato. Nei trasporti marittimi si sarebbe creata una disparità di trattamento. All’assessore Falcone e ai deputati della commissione Bilancio dell’Ars abbiamo fatto presente che un’aggiudicazione delle gare in concomitanza con la prossima estate sarebbe stata un problema".
La proroga, ha scritto Giordano in una nota firmata con i segretari di Filt Cgil (Franco Spanò) e Uiltrasporti (Agostino Falanga), "consentirà alla Regione di predisporre procedure e tempi d’emanazione dei bandi di gara compatibili con il superamento dell’attuale emergenza Covid e del necessario confronto con le parti interessate ai servizi da erogare".