[Regione Siciliana] Coronavirus: da Musumeci nuova stretta per contenere contagio

Nuova ordinanza del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, per prevenire e gestire l’emergenza epidemiologica del Coronavirus nell’Isola. Oltre al recepimento del decreto del presidente del Consiglio dei ministri dello scorso 11 marzo, il governatore ha inserito altre misure restrittive per contenere il contagio sul territorio regionale in materia di trasporti pubblici, controllo negli aeroporti, esercizi commerciali, attività alimentari all’aperto, obblighi per chi arriva in Sicilia, dipendenti regionali e personale degli Enti locali.

Trasporti pubblici

Prevista la riduzione delle corse dei bus extraurbani (saranno in servizio solo nelle fasce orarie 5.30-9, 13.30-16 e 17-19) e urbani (dalle 6 alle 21). I mezzi dovranno essere quantitativamente adeguati a soddisfare le esigenze di mobilità di tutta l’utenza e garantire la distanza di sicurezza interpersonale dei passeggeri di almeno un metro. Per quanto riguarda i collegamenti marittimi con le isole minori, vengono ridotte le corse dei traghetti e abolite quelle integrative dei mezzi veloci.

Controlli aeroporti e porti

Gli uffici di Sanità marittima, aerea e di frontiera dovranno estendere i controlli, già presenti negli altri aeroporti dell’Isola, anche a Lampedusa e Pantelleria. Per favorire la regolare prosecuzione dei servizi di traghettamento nello Stretto di Messina - per l’approvvigionamento di beni, con particolare riguardo a quelli considerati di prima necessità, e la mobilità in sicurezza delle persone nei casi consentiti - le Società di navigazione dovranno adottare un apposito “Protocollo di sicurezza”.

Pulizia bus, treni e navi

Sancito l’obbligo di disinfezione giornaliera dei treni regionali e di tutto il trasporto pubblico locale via terra e via mare e prevista l’istituzione di "presidi sanitari dedicati" presso i porti di Palermo, Messina, Milazzo, Trapani e Porto Empedocle, per il controllo dei passeggeri diretti o provenienti dalle isole minori.

Ordinanze sindacali

I sindaci, d’ora in poi, prima di emettere ordinanze in materia dovranno raccordarsi, preventivamente, con il Coordinamento della presidenza della Regione, tramite l’Anci Sicilia o il dipartimento della Protezione civile regionale.

Obblighi per chi arriva in Sicilia

Ulteriore stretta per l’ingresso di persone. I residenti o domiciliati nell’Isola che vi facciano rientro da altre regioni, o dall’estero, devono comunicare tale circostanza al Comune, all’Asp competente per territorio, nonché al proprio medico, con obbligo di quarantena domiciliare per due settimane, con divieto di contatti sociali, spostamento e viaggi.

Attività commerciali

Per garantire, prioritariamente, la distribuzione della filiera sanitaria e di quella agro-alimentare, le imprese della Grande distribuzione dovranno predisporre, nelle aree di stoccaggio, servizi igienici, anche mobili, per assistere gli autotrasportatori. L’ingresso ai mercati ittici e ortofrutticoli è limitato ai soli operatori commerciali dei rispettivi settori. Per quanto riguarda la prosecuzione delle attività alimentari all’aperto, come i mercati rionali, la decisione spette ai sindaci, verificate le condizioni minime di sicurezza.

Limiti acquisto merce

Per contrastare fenomeni di possibile allarme sociale, determinati dall’acquisto di ingiustificate quantità di prodotti alimentari, sanitari e farmaceutici, i responsabili degli esercizi commerciali sono tenuti a vigilare su episodi di accaparramento di merce spropositato.

Uffici regionali e comunali

Nuove norme per il personale della Regione, degli enti sottoposti a vigilanza e controllo dell’Amministrazione regionale e delle società a controllo pubblico. Si fa ricorso alla modalità di “lavoro agile” e si adottano Piani per la fruizione delle ferie residue dell’anno precedente. Ogni iniziativa deve essere finalizzata a coniugare la tutela della salute pubblica con la continuità dell'azione amministrativa. Si continua ad effettuare la pulizia e disinfezione straordinaria dei locali e a installare all'ingresso e lungo i corridoi dispensatori di disinfettante o antisettico per le mani. Sono sospesi gli accessi dell’utenza esterna, che resta in contatto con il personale attraverso telefono e mail istituzionali.

 

00c15430-66f8-4040-89de-5f41b0ce9fb3.jpg

Lipari - In sinergia con la direzione generale dell'Asp di Messina nella giornata di oggi si è provveduto, trasformando la sala di endoscopia, a realizzare un ambiente con un posto letto di terapia sub intensiva per il mantenimento di un paziente intubato per brevi periodi nelle more di un eventuale trasferimento presso un centro di rianimazione.

A darne notizia il dott. Enzo Compagno, direttore sanitario del presidio ospedaliero di Lipari che in questi giorni per la gestione della crisi causata dall'epidemia di covid-19 è costantemente in contatto con la direzione strategica dell'asp.

"È un momento difficile, dice il dottore Compagno, ci aspettiamo che tutti facciano la propria parte. Non è il momento di fare richieste su cosa mi spetta e cosa mi tocca, è il momento del sacrificio da parte della popolazione e degli operatori sanitari.

Invitiamo tutti a rispettare le indicazioni del governo, sopratutto a rimanere in casa, e viverle come qualcosa di sentito per il bene della collettività e non come un atto imposto. Soltanto cosi potremo uscire dal tunnel dove in questo momento si trova la nazione. L'ospedale è stato attrezzato per poter far fronte ad eventuali casi di sospetta positività al virus pur sperando di non doverle mettere in atto e che bastino le azioni di contenimento messe in campo dal governo a proteggere la popolazione eoliana dalle infezioni di covid 19".

ansa-met.jpg

LIPARI - "All'ospedale di Lipari finalmente vi è un posto letto di terapia intensiva". Lo ha annunciato il direttore sanitario Enzo Compagno. Il direttore generale dell'Asp 5 Paolo La Paglia ha anche comunicato l'arrivo di due medici. "Abbiamo ottenuto il posto di terapia intensiva - spiega il direttore sanitario - in sinergia con la direzione generale dell'Asp di Messina. Abbiamo trasformato la sala di endoscopia con  un posto letto di terapia sub intensiva per il mantenimento di un paziente intubato per brevi periodi nelle more di un eventuale trasferimento presso un centro di rianimazione". 
  "E' un momento difficile - dice il dottore Compagno - ci aspettiamo che tutti facciano la propria parte. Non è il momento di fare richieste, è il momento del sacrificio da parte della popolazione e degli operatori sanitari. Invitiamo tutti a rispettare le indicazioni del governo, sopratutto a rimanere in casa, e viverle come qualcosa di sentito per il bene della collettività e non come un atto imposto. Soltanto cosi potremo uscire dal tunnel dove in questo momento si trova la nazione". L'ospedale di Lipari è stato attrezzato per poter far fronte ad eventuali casi di sospetta positività al virus "pur sperando di non doverle mettere in atto - sottolinea il direttore sanitario - e che bastino le azioni di contenimento messe in campo dal governo a proteggere la popolazione eoliana dalle infezioni di covid 19". (ANSA).
 
CORONAVIRUS, IN SICILIA 2 OSPEDALEI HUB PER ACQUISTO FARMACO ARTRITE

 

L'ospedale “Villa Sofia-Cervello” di Palermo e il policlinico "Vittorio Emanuele” di Catania saranno i due hub per l’acquisto e lo smistamento del RoActemra (Tocilizumab), il medicinale finora utilizzato, con successo, per il trattamento dei pazienti affetti da polmoniti causate dal Covid-19.
Lo ha deciso l'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. In una nota  indirizzata ai dirigenti generali delle Aziende sanitarie, il componente del governo Musumeci ha individuato la struttura palermitana come riferimento per i Centri ospedalieri del bacino occidentale (Agrigento, Caltanissetta, Palermo e Trapani), e quella etnea per la zona orientale (Catania, Enna, Messina, Ragusa e Siracusa).

dc590085-05d1-4779-8674-5f94ce0819d7.jpg

VIDEOMESSAGGIO DEL SINDACO GIORGIANNI

downloadmg.jpg.

LA NOTA DEL DIRETTORE DELL'ASP LA PAGLIA

downloadpl.jpg

La provincia di Messina si attrezza per fronteggiare un eventuale picco di ricoveri di soggetti contagiati da Coronavirus; la Giunta regionale di Governo riunitasi ieri, fra le altre misure urgenti disposte su proposta dell'Assessore Ruggero Razza, ha autorizzato un'ala del Policlinico “G. Martino” di Messina e l'Ospedale “Cutroni Zodda” di Barcellona Pozzo di Gotto gestito dall'ASP Messina per essere utilizzati come "Covid-Hospital", ovvero ospedali specializzati per fronteggiare l'emergenza da contagio diffuso.  Il "Cutroni-Zodda" è già ospedale di riferimento e di eccellenza per la gestione delle malattie infettive, con otto posti letto che immediatamente saranno portati a 18. E' stato già disposto oggi dalla direzione strategica dell'ASP di Messina il relativo piano operativo che riguarderà anche l'Ospedale di Milazzo; nello specifico tutte le attività sanitarie ordinarie e di emergenza non Covid verranno concentrate sull'Ospedale di Milazzo, DEA di I livello nella rete regionale; i reparti ospedalieri dell'Ospedale di Barcellona saranno dedicati per i malati Covid-19 e il blocco operatorio verrà utilizzato esclusivamente per i posti letto di terapia intensiva Covid dedicati, subito ne verranno allestiti due ed entro qualche giorno non appena arrivati i ventilatori, le pompe di infusione e i monitor i posti di terapia intensiva diventeranno sei. L'A.S.P. di Messina per meglio fronteggiare l'emergenza Covid-19 ha anche acquistato, grazie anche a delle donazioni ricevute, i caschi di ultima generazione per la terapia ventilatoria non invasiva, che saranno consegnati nei prossimi giorni. Non appena saranno completate tutte le procedure operative all'Ospedale di Barcellona oltre ai 18 posti letti di malattie infettive saranno disponibili 60-70 posti letto dedicati ad assistere i malati da infezione da Coronavirus, con la possibilità di terapia rianimatoria e di ventilazione assistita indispensabile per salvare la vita dei malati più gravi.

*EMERGENZA SANGUE NELL’EMERGENZA CORONAVIRUS*

Noi ci siamo e stiamo operando in sinergia con l’A.S.P. di riferimento, nel rispetto delle condizioni per l’emergenza CORONAVIRUS e delle indicazioni del Centro Nazionale Sangue. I Donatori di sangue sono cittadini modello: sensibili – generosi – attenti - responsabili – consapevoli – cooperanti - ligi al dovere – rispettosi e partecipi.

DAL CORONAVIRUS SI GUArisce – se manca il sangue si muore. Le raccolte di sangue vengono effettuate in sicurezza, nel rispetto delle condizioni per l’emergenza CORONAVIRUS. Non si applica la regola della “limitazione degli spostamenti” qualora la motivazione sia “la donazione di sangue”. Se siete in buona salute Telefonate alla Vostra Associazione di riferimento (338.4986021). Chiedete informazioni. Date la Vostra disponibilità. Prenotate la Vostra donazione. NON SI PUO DONARE….. SE SI HA FEBBRE, TOSSE, RAFFREDDORE, DIFFICOLTA’ RESPIRATORIE. SE SI HA AVUTO CONTATTI STRETTI CON CASI PROBABILI (TAMPONE DUBBIO) O CONFERMATI DI COVID-19. SE LA TEMPERATURA CORPOREA E’ SUPERIORE A 37,5° C.

IL DIRIGENTE DELEGATO R.S.  IL PRESIDENTE PRO-TEMPORE 

Giovanni Biviano Matteo Gullifa

DA VENEZIA IN LINEA GIUSI CULLOTTA

ppfg.jpg

di Giusi Cullota

Questa sera accendiamo tutti ma proprio tutti,da nord a sud,una candela o un lumino davanti alla finestra per "illuminare" questo momento buio di Speranza e per dire a tutte le persone ammalate, ai medici, agli infermieri che combattono in prima linea che siamo tutti uniti e con il nostro impegno e responsabilità ce la faremo!

PIETRO CAPPELLI DALLA SVIZZERA HA INVIATO UN VIDEO DI SPERANZA "L'ITALIA CE LA FARA'"

pietro-cappelli.jpg

 

meki.jpg