E’ nata la sezione “Giornalisti Cultura e spettacolo”, costola dell’Associazione siciliana della stampa di Messina con un doppio obiettivo: far crescere da una parte l’attenzione nei confronti del nostro patrimonio culturale e delle iniziative dedicate e supportare i colleghi specializzati nella produzione di articoli, interviste e reportage in ambito della cultura e delle arti.
Punto di riferimento del settore è Luciano Fiorino, giornalista esperto di comunicazione pubblica e politiche culturali. Ha fondato e diretto siti web, testate giornalistiche, emittenti radiofoniche, e ricoperto incarichi di governance culturale.
“L’incarico concessomi mi inorgoglisce e voglio impegnarmi affinché la valorizzazione del ruolo che ricopriamo e la missione che portiamo avanti possano trovare in questa sezione una sponda di supporto sempre disponibile, attiva e propositiva - ha dichiarato Fiorino -. Il nostro territorio è ricco di esperienze culturali positive e di valore e, se è vero com’è vero che su fatti e notizie si costruisce l’opinione pubblica, chi le narra ha un’importante responsabilità in questo senso, in particolare in questo periodo storico”.
Già presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Ente Teatro di Messina, oggi consigliere del Teatro Massimo di Palermo, Fiorino si farà promotore per Assostampa Messina di iniziative formative a sostegno dei giornalisti ma anche di convenzioni con enti, librerie, associazioni e quant’altro possa essere utile agli iscritti ad Assostampa nello svolgimento del loro lavoro.
E’ il terzo gruppo che viene costituito dall’Associazione siciliana della Stampa di Messina composta dalla segretaria Graziella Lombardo, il vicesegretario Sandro Cuzari e il tesoriere Gigi Andò. Sono già nati il “Gruppo del gusto” con lo chef Pasquale Caliri e quello del sociale con la giornalista Rossana Franzone.
Altri gruppi sono in fase di approvazione per aprirsi sempre più al territorio, creare riferimenti specialistici con cui fare rete, confrontarsi e crescere.
Nella foto Sandro Cuzari, Graziella Lombardo, Luciano Fiorino e Luigi Andò