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Lipari - Grave incidente per un giovane isolano. E' accaduto nella strada provinciale "buchi buchi" in prossimità dello svincolo per Pianogreca. E proprio a causa di una buca con la sua bici ha riportato serie contusioni. Trasportato al pronto soccorso con l'elisoccorso è stato trasferito al policlinico di Messina.

I COMMENTI

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di Francesco Coscione

TANTO TUONO' CHE PIOVVE !!!!!!!!! Ieri un cittadino di questo abbandonato paese ha avuto un grave incidente in bici il località Pianogreca ed è stato trasferito con l'elisoccorso. Vanno a lui la mia vicinanza e gli auguri di pronta guarigione. Spero che i danni fisici siano risarciti e che, chi di competenza, ne risponda, se del caso, anche penalmente! In uno Stato dove, a cascata, nessuno è responsabile di ciò che fa ne di ciò che non fa, dove regna la assoluta impunità per chiunque amministri qualunque ente pubblico, anche in questo caso sarà la stessa cosa. Il minimo che questa amministrazione dovrebbe fare è andare a visitare personalmente quel ciclista nell'ospedale dove è ricoverato portandogli le scuse per la assoluta assenza degli interventi senza, per dignità, addurre attenuanti nauseabonde. Da anni dei cretini scriviamo e postiamo immagini di buche pericolose e tutti se ne fregano altamente! Non mi interessa assolutamente di chi è la responsabilità ma quel signore fino ad oggi ha pagato questi menefreghisti che non hanno fatto altro che trincerarsi dietro la solita vergognosa e disgustosa frase: abbiamo trovato questa situazione, mancano i fondi, le pastoie burocratiche, stiamo procedendo, faremo, provvederemo e altre favole. Almeno tutti, dal governo nazionale a scendere, avessero un minimo di dignità e tacessero! Ma invece no, oltre al danno la beffa, ci prendono tutti per dei poveri cretini, incapaci di intendere e volere, povere pecore utili solo per essere tosate ad ogni votazione. Tacete Vulcanari, vi abbiamo tolto i palloni; zitti liparesi vi abbiamo messo i ciclamini; e tu ciclista zitto, ti abbiamo messo le rastrelliere in paese; zitti eoliani vi faremo un bello spettacolo per San Bartolo; zitti turisti il pontile sarà finito in inverno, sapete le pastoie; zitti cannetari vi abbiamo messo la pomice sulla spiaggia; zitte pecore, potete belare solo al momento del voto!!!
Ricordo a chi amministra questa Italia che ciò che viene fatto non è un regalo ma un DOVERE e che per ciò che non viene fatto si deve, anzi si dovrebbe, rispondere davanti a quelle stesse pecore che vi hanno messi seduti su quelle sedie vellutate e alla quali non rispondete mai ne verbalmente, ne legalmente e ne penalmente! Ogni volta che un giornalista cerca di intervistare un dio dell'Olimpo parlamentare e non risponde o gli chiude le porte in faccia mi viene il voltastomaco. Un popolo CIVILE ha un'unica arma che non si chiama rivoluzione, ne violenza, ne urla, ne insulti, ne ribellione, ne astensionismo (quella è codardia!), ne voto di protesta ma VOTO DI COSCIENZA!!! Non mi interessa chi voti, ma fallo secondo coscienza! Quando esci dalle urne, in tutte le competizioni politiche da quelle europee a quelle comunali, e hai votato l'amico anche se incapace, quello che urla, quello che promette, sei da commiserare più di tutti. Il libro dell'Apocalisse dice una frase che, con immenso dolore, dedico a questi ultimi: " Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca." Lamentati sui social, impreca nei bar, maledici nei gruppetti e poi annuisci e servi chi ti compra con un pezzo di pane raffermo, quando non gli servirai più ti vomiterà.
Lo ripeto al vento di Eolo: alzati in piedi, svegliati dal tuo torpore scosso solo dal rumore dei quattro soldi estivi, la vita è altro.

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di Lino Natoli

Alla contessa Pallavicini caduta da cavallo

Un ciclista amatoriale, che un pomeriggio decide di fare un giro per Pianoconte, sulla strada del ritorno, infila una ruota dentro una buca profonda venti centimetri ed ampia almeno settanta, cade e si sfracella scapola e costole. Cadere dalla bici rientra nel novero delle possibilità. Capita. Chiunque pratichi questo sport sa che cadere è una evenienza di cui tenere conto. Normalmente si cade e ci si rialza, sono cose a cui ci si abitua. Finire in una buca di quelle dimensioni, proprio sulla carreggiata, nascosta da pezzi d’asfalto sconnesso, non è una fatalità, è un incidente che prevede delle responsabilità. Perché è vero che le buche non si riparano da sole, ma è anche vero che non si producono spontaneamente, soprattutto di quelle dimensioni.
Ogni giorno sbarcano sul molo di Sottomonastero almeno dieci mezzi pesanti di oltre quindici metri che trasportano merci diverse, dagli alimentari ai carburanti, dall’acqua minerale ai prodotti per l’edilizia, che pesano ciascuno non meno di trentacinque tonnellate e che si dirigono nelle diverse zone dell’isola.
Tutto questo peso deve essere sopportato da strade la cui costruzione risale agli anni cinquanta e che, ho il sospetto, non possono per natura e per legge (sarebbe interessante conoscere i limiti di collaudo) recepire transiti di quelle dimensioni.
I fatti sono che la strada di Pignataro collassa periodicamente, la provinciale che porta ad Acquacalda è transennata in più parti per il pericolo di crolli e nonostante questo viene quotidianamente attraversata da mezzi pesanti e bus da gran turismo. La provinciale per Pianoconte e Quattropani sembra reduce da bombardamenti a bassa quota. A ciò si aggiunga che non è esperienza inconsueta imbattersi in mezzi di natura diversa non autorizzati a percorrere strade pubbliche se non caricati su mezzi gommati idonei.
Tutela del territorio non significa soltanto invocare istericamente inutili riserve marine con compendio di enti gestori, mecenati disinteressati di origine esotica o più incidentalmente britannica, associazioni attente all’ambiente eoliano solo durante le ferie estive, acuti censori che considerano la “fauna” locale immeritevole di ciò che hanno costruito, protetto ed offerto al mondo. Tutelare il territorio significa anche sottrarlo a queste quotidiane prove ristabilendo il principio ragionevole della misura. Non esiste interesse economico che possa giustificare questa situazione, tanto più che se i benefici ricadono in capo a qualcuno, i costi al resto della comunità. In questo caso la spesa più onerosa ad un semplice abitante dell’isola che un pomeriggio, pensando di guadagnarne in salute, aveva deciso di fare un giro in bici.

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di Gianni Iacolino

Da qualche giorno l'incrocio di Pianoterra, poco prima della Chiesa della Annunziata, ė tornato all'onore della cronaca a causa di un serio incidente , evitabile, a spese di un malcapitato ciclista. Per meglio comprendere la criticità del posto, credo sia necessario fare un preambolo senza il quale può sfuggire la criticità di quel sito. L'incrocio si trova lungo l'unico rettilineo della provinciale x Pianoconte ed è proprio solo in quel tratto che si può cercare di effettuare un sorpasso, anche se in prossimità degli incroci i sorpassi sono vietati. Cosa che fanno tutti, incuranti dello svincolo x Pianogreca, per il semplice fatto che lo svincolo ė invisibile a chi transita sulla provinciale. Tanti sono stati gli incidenti stradali cui ho assistito in quell'incrocio e tantissime le mie inutili segnalazioni; ultima quella riguardante l'incidente in cui uno scooterista fu trasportato in rianimazione a Messina. La presenza di segnaletica orizzontale sullo stadale renderebbe evidente lo svincolo per Pianogreca e certamente funzionerebbe egregiamente nella percezione del rischio. La percezione dello svincolo non segnalato sfugge ai residenti che transitano sullo stadale , figurarsi ai forestieri che non conoscono i luoghi. É proprio il caso di dire che lì l'incidente é dietro l'angolo, ma ognuno fa spallucce, tanto le disgrazie capitano sempre a qualcun' altro. E, in questa logica perversa, chi di dovere non fa nulla , se non svegliarsi fuori tempo massimo per apporre qualche sgangherata transenna col contorno di nastri multicolori. Lungo il percorso di Pianogreca da qualche mese fa bella mostra di sé una buca di grosse dimensioni che certamente costerà in termini di salute a qualche malcapitato ed in termini economici alle casse del comune per i risarcimenti. Come si suol dire cornuti e mazziati ,solo perché nessuno degli addetti si fa carico delle proprie responsabilità. E se la si mette sul piano economico, come spesso si fa, quanto verrebbe a costare tracciare una linea continua e relative frecce sull'asfalto? Sembra che sia un intervento troppo impegnativo.

ALTRI DUE INTERVENTI DELL'ELISOCCORSO

Lipari - Stamane l'elisoccorso è stato richiesto per un isolano con problemi intestinali. E' stato ricoverao nel reparto di chirurgia del policlinico di Messina.

In precedenza un isolano per problemi neurologivi era stato ricoverato al policlinico.

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Un isolano dopo essere stato vitato al pronto soccorso dell'ospedale con l'elisoccorso è stato trasferito al policlinico di Messina e ricoverato nel reparto neurologico.

----Altri due interventi dell'elisoccorso.

Il velivolo del 118 è stato richiesto dai medici del pronto soccorso: una gestante è stata inviata a Milazzo e un isolano è stato ricoverato presso il reparto di cardiologia del Papardo di Messina.

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