Per i lavoratori stagionali a Taormina, nel comprensorio ionico e tirrenico comprese le isole Eolie si prospetta un inverno da incubo. Sino ad oggi non c’è stata nessuna apertura da parte del Governo nazionale sul ripristino dell’indennità di disoccupazione ASPI (Legge Fornero) per i lavoratori del Turismo, Terziario e Servizi in sostituzione della Naspi.
La Fisascat Cisl Messina chiede un intervento strutturale per aumentare la stagione e dare continuità al lavoro. «Non possiamo accettare riforme che mortificano la dignità dei lavoratori e li privano persino dell’indennità di disoccupazione nei mesi invernali, riducendola ai minimi storici».
In vista dell’imminente iter parlamentare del “Decreto Dignità”, il sindacato chiede il reinserimento della copertura finanziaria per i lavoratori stagionali, volte a coprire i periodi di inattività involontaria in assenza di lavoro. A preoccupare anche il possibile ripristino dei voucher, strumento abusato in passato da molte aziende per coprire lavoro precario o sommerso.
«La stagionalità nel turismo – evidenziano i rappresentanti della Fisascat – non può essere gestita con i voucher ma deve fare riferimento agli istituti dedicati già presenti nella contrattazione nazionale del settore che disciplina, tra gli altri, anche il trattamento economico del lavoro extra e di surroga. Si ragioni, piuttosto, su come favorire l’allungamento dei rapporti di lavoro nel settore del turismo, tra quelli esclusi dai trattamenti ordinari di sostegno al reddito, e su un eventuale riforma della Naspi più favorevole alla stagionalità».
In provincia di Messina, si deve costruire un turismo su 12 mesi. A Taormina, per esempio, con la disponibilità del Palazzo dei Congressi si possono pianificare iniziative nei mesi di bassa stagione. «La volontà della proprietà del San Domenico di voler trasformare l’attività ricettiva come stagionale – aggiunge Pancrazio Di Leo, segretario generale aggiunto Fisascat Cisl Sicilia –, richiama una questione molto seria che è quella della Naspi. Nel comprensorio di Taormina, della zona ionica e tirrenica e delle Isole Eolie sono oltre 20 mila le persone che lavorano in attività alberghiere, commerciali e dei servizi e che devono da fare i conti con l’attuale normativa della Naspi, penalizzati perché hanno diritto ad una indennità solo del 50% del periodo lavorato. A quel punto i lavoratori stessi, da gennaio in poi, rischiano di ritrovarsi senza un impiego, senza un euro e col rischio di non trovare una immediata ricollocazione”.
«Come come immaginato oggi il decreto dignità – aggiunge il segretario generale della Fisascat Cisl Messina Salvatore D’Agostino – non prevede, per i dipendenti stagionali, l’inserimento dell’aliquota aggiuntiva Naspi dell’1,40% finalizzata a coprire l’indennità di disoccupazione a carico delle aziende e, in assenza di fondi, la renderebbe a rischio».