Buone notizie per il turismo mondiale che nel 2018 è destinato a crescere del 5% trainato soprattutto dai paesi extra-europei. Perfomance positive anche per l’Italia che vedrà una crescita del 4,7%. In aumento anche gli italiani che scelgono l’estero. A tracciare le previsioni è il modello TRIP, un accurato strumento di stima elaborato due volte l’anno da CISET, Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica, fondato da Ca’ Foscari e Regione del Veneto, che permette di catturare e misurare i legami tra trend economici e fenomeno turistico attraverso l’analisi del processo decisionale che sta alla base della scelta del turista di andare in vacanza all’estero.

Dunque, secondo il report, a spingere il comparto sono la conferma della capacità propulsiva dell’economia statunitense e la complessiva tenuta di quelle asiatiche, oltre al recupero delle altre economie emergenti. In positivo agisce anche il cambio di rotta che l’Eurozona continua a sostenere al fine di bilanciare le misure di austerità con interventi più incisivi per stimolare la crescita.

Qualche rallentamento, invece, è causato ancora dalle condizioni geopolitiche in alcune aree del mondo, in particolare il riproporsi di focolai nel Medio Oriente, fattore che rischia di aggiungere ulteriore destabilizzazione in tutto il bacino sud del Mediterraneo.

A fronte di questo scenario, a fine 2018, il movimento turistico mondiale dovrebbe

avvicinarsi al miliardo e 400 milioni di arrivi, come confermato anche dall’Organizzazione Mondiale del Turismo.

Per quanto riguarda l’Italia, le previsioni confermano una dinamica molto positiva (+4,7%) per il Belpaese e in linea con la crescita record registrata lo scorso anno.

Ancora una volta sono i paesi dell’Europa Centrale (Germania, Austria, Svizzera, Belgio e Olanda) il principale mercato di origine per l’Italia, rappresentando, con oltre 25 milioni di arrivi, circa la metà dei flussi dai principali paesi.

Per quanto riguarda i paesi extraeuropei (Usa, Canada, Australia, Giappone, America Latina e Africa) si registrerà un buon incremento degli arrivi (+6,9%). In particolare il movimento dagli Stati Uniti, che rappresenta più della metà dei flussi di questo raggruppamento, dovrebbe registrare un aumento del +7,1%. Anche l’incoming dal Giappone dovrebbe segnare un trend positivo (+2%).

I flussi provenienti dai paesi dell’Area Mediterranea (Francia, Spagna, Portogallo e Grecia) faranno rilevare un buon incremento (+2,6%), con la ripresa del mercato spagnolo (+2,7%).

Infine i paesi del Nord Europa (Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Regno Unito e Irlanda) che con circa 6,5 milioni di arrivi rappresentano, dopo l’area mediterranea, il mercato di origine meno consistente per il nostro paese, si caratterizzeranno per dinamiche positive vicine al +3%.

Infine, Trip fornisce anche informazioni riguardo il comportamento degli italiani nella scelta

delle loro mete di vacanza all’estero. In particolare, le partenze internazionali dall’Italia verso i principali paesi supereranno i 24 milioni, con un tasso di incremento del +2,3%. In particolare cresceranno del 2,9% i flussi diretti verso l’Area Mediterranea, che rimane una delle destinazioni preferite assorbendo più della metà del totale delle partenze dal nostro paese. Torna positivo anche il movimento verso la Francia (+2,7%), principale mercato di destinazione per il nostro paese con oltre 8 milioni di partenze, mentre l’Europa Centrale mostrerà una crescita inferiore alla media fermandosi al +1,5%.

Praticamente stabili le partenze verso il Nord Europa (+0,6% ) e il Regno Unito (+0,1%). Infine, i paesi dell’Extra Europa saranno caratterizzati anch’essi da un andamento inferiore alla media (+1,1%), con gli Stati Uniti che registreranno un +0,8%.

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