di Flavia Perricone
L'isola di Salina era rimasta nel cuore di Claudia e Anna. Così tanto, che le due innamorate – dopo essere state lì in vacanza – hanno scelto la seconda isola dell'arcipelago delle Eolie per coronare il loro sogno.
La loro unione civile in un'isola non aveva bisogno di sfarzo e sontuosità: bastava la semplicità dell'amore, del loro amore, che lega le due sposine – neanche trentenni – già da qualche anno.
E quale location avrebbe potuto raccontare meglio la loro storia e sancire la loro unione, se non un'isola siciliana? Nella semplicità dei suoi colori, del suo mare, dei suoi tramonti, Salina era perfetta per un'unione civile su un'isola.
"Le ragazze hanno deciso di sposarsi su un borgo di mare che affaccia su Lingua – spiega Francesca Casamento di Eolie in Love – , una piccola borgata di pescatori particolare per la sua spiaggia di ciottoli che si riflette in limpidissimo mare".
"In spiaggia abbiamo organizzato il rito simbolico celebrato da un amico delle due spose – continua Francesca -. L'amico ha raccontato la loro relazione e poi ha dato loro la parola per le promesse. Ci siamo commossi tutti, me compresa! E' stato bellissimo poter realizzare il loro sogno". Il giorno precedente al rito simbolico, invece, la coppia si è sposata al Comune di Santa Marina Salina con un rito civile.
Durante l'organizzazione del matrimonio, le due spose avevano le idee chiarissime: la loro unione civile in un'isola sarebbe stata semplice, e assolutamente anticonformista. "Lo si vedeva già dagli abiti che avevano scelto – sottolinea l'organizzatrice -. Per cui quando ho capito il loro stile ho cercato di accontentarle in tutto e per tutto".
Dagli abiti, senza fronzoli né particolari dettagli vistosi, fino alla torta nuziale che... non c'era! "Anna e Claudia non hanno voluto una torta nuziale. Semplicemente il loro era un matrimonio fuori dagli schemi, controtendenza. Nessuna torta nuziale, ma solo un buffet di dolci diversi l'uno dall'altro".
Per ricordare che l'amore va oltre ogni forma, dimensione, colore, natura o genere, e che non può essere inquadrato in schemi rigidi e prestabiliti, Anna e Claudia hanno voluto donare un paio di occhiali da sole color arcobaleno a tutti gli 80 invitati alla loro unione civile su un'isola.
Bouquet di fiori di campo per entrambe e nessuna bomboniera o confetto. "Non volevano niente che fosse tradizionale – aggiunge l'organizzatrice -. Non c'è stato il lancio del riso né la consegna delle bomboniere".
E poi, rosa pastello, giallo, panna, i colori della festa. "Anna e Claudia mi hanno chiesto di puntare sul colore che preferivo e sui fiori, ma con un accorgimento: niente bianco e niente rose".
A prendere il posto del tradizionale tableau de mariage, infine, le escort card che fanno sia da segnaposto che da bomboniere. "Abbiamo fatto realizzare 7 tipologie di maioliche segnaposto da artigiani locali. Ogni tipologia aveva un disegno diverso e corrispondeva a un tavolo. L'ospite prendeva la maiolica con su scritto il suo nome e andava a sedersi a posto".
Atmosfere calde e rustiche per l'unione civile in un'isola di Claudia e Anna. Candele, luci e mise en place: il tutto come un vero un inno alla semplicità. "Era uno stile un po' hippy – racconta Francesca Casamento -, morbido, non interessato troppo al dettaglio ma al contempo elegante e accogliente".
Eleganti e accoglienti erano anche gli allestimenti. Toni del blu e luci soffuse. Il resto? Lo fa il paesaggio...sposimagazine.it)