di Felice D’Ambra
Un Tributo a Geri Palamara, L’Uomo dei Faraglioni.
E’ un Eoliano di Lipari il personaggio che da giovanissimo lasciò la sua Isola, quando iniziò la sua prima mostra, in contemporanea all’apertura dell’ Hotel Le Sabbie Nere dell’Isola di Vulcano, regno del Dio Efesto, dove io per la prima volta ,conobbi una ragazza francese di Parigi,che che cambiò la mia vita. Parlo dell’Eoliano e cittadino del mondo “Geri Palamara”.
Si proprio di lui, quel Geri “ artista vero della tradizione scenografica. Un silenzioso “Gentleman” di una serie sconfinata di antefatti, di scene che si tuffano oltre lo spazio assoluto, che portano all’attuazione di una condizione in continua ascesa di un puro sangue della tradizione artistica, quale egli è. Nella sua vita, Geri Palamara ha viaggiato in lungo e in largo nel vari Continenti, mostrando al mondo la sua grande “Arte” : Aula Magna Accademia delle Belle Arti di . Milano, Festival dei due mondi – Spoleto e non solo.
Negli anni sessanta Geri inizia le sue Mostre – Spettacolo, in seguito chiamate “Performance” e liberi Intervalli nello spazio Urbano e non solo.
Geri fra l’altro è anche un cantautore, che unisce le forme d’arte, la pittura, la musica e la poesia in esibizioni teatrali all’avanguardia alla continua ricerca di una sua espressione d’arte totale.
Ma, Geri non smette di stupire poiché, al Teatro San Marco di Milano, affida la regia a Roberto Danè e assieme con il primo gruppo “Free Music Palamara”, egli balla e canta le sue ballate popolari, proiettando sul grande schermo, i suoi dipinti realizzati ad oc per l’evento.
Egli è anche scrittore e regista dello spettacolo di Arte visiva e di musica alternativa con altri attori al Teatro dell’Arte di Milano, Geri imperterrito approda alla Biennale di Venezia, ai “Giardini di Castello”, con una ennesima Mostra – Spettacolo espressamente richiestagli da Carlo Ripa Di Meana, dove egli presenta i suoi dipinti con il sottofondo delle sue musiche originali, proiettate nel grande impianto Multivision.
Sempre a Venezia: L’Ambiente Come Sociale – Performance di Palamara documentata dalle foto straordinarie di Gianni Berengo Gardin. Varie Personale nelle Gallerie si sono svolte sempre a Milano: L’Isola di Via Solferino, Centro Culturale Internazionale Panarea.
Dopo Il “The Wedding of The Islands” Geri Palamara inconsapevole del mito greco già esistente Ri – Unisce in un legame d’amore che è libertà, due giovani amanti (Pietro e Menalda) che Giove accecato da profonda gelosia, aveva tramutato in Isole e scagliati nel mare di Vulcano, vicini e irraggiungibili fra loro.
Lo stesso matrimonio dei faraglioni avvenuto tra Lipari e Vulcano,fu ripetuto dopo alcuni anni da Geri a New York e non solo, poiché, assieme al mitico Bartolino Leone, direttore del Notiziario Eolie online, nel 2018 a ripetere il Matrimonio dei millenari faraglioni del canale di Vulcano. Ma, queste sono soltanto alcune opere di Geri, poiché egli in tutti quegli anni e fino a qualche anno fa, è ancora uno dei più grandi artisti viventi dell’ Arcipelago Eoliano “Patrimonio Mondiale Unesco”.
Raccontare tutte le sue opere, le sue innumerevoli imprese nel mondo, non basterebbe un libro, ma un'intera enciclopedia. Dal 1981 in poi, l’uomo “Straordinario Personaggio Eoliano, “Geri Palamara” non si è mai fermato continuando a essere un fiume in piena, un tornado, in ogni angolo del Pianeta”.
Memorabile è stata la sua perfomance a New York, quando a Manhattan fa rivivere il mito delle Isole Eolie, unendo simbolicamente in matrimonio i due faraglioni (ricostruiti in legno e plastica) del canale di Vulcano. In quegli anni anche il successo musicale è grandissimo e Geri Palamara, è veramente popolare a New York e in Italia dove arrivano sue notizie ANSA.
Memorabile la performance del 1988 quando crea lo “spettacolo Musicale”….E vennero dal Mare” In un mare di musica, Geri Palamara usa due navi da guerra per celebrare la riunione delle rive dello Stretto di Messina, lo spettacolo evocativo della storia e della cultura messinese, che venne ripetuta per cinque anni. Le sue opere si trovano in vari Musei e in collezioni private in Italia: Milano, Portofino, Messina, Lipari e all’estero.
Ma, queste sono soltanto la metà delle opere fatte da Geri Palamara poiché egli ha continuato, e credo, forse ancora oggi.
Quindici anni fa esattamente nel 2004 al castello di Brolo, nella rassegna culturale “Medievalia” , egli è stato consacrato dalla critica e dai colleghi: l’Ultimo dei cantastorie. Le sue ballate sono inserite in varie compilation discografiche in Italia e all’estero con i più grandi autori e interpreti della musica mondiale. Un suo CD è inserito nel catalogo London Record di Londra “Songs of Sicily".
A questo “Grande Gentleman”, mitica emozionante figura nostrana, ma che appartiene al “Mondo”, va tutta la mia riconoscenza, la mia ammirazione e le più sentite congratulazioni, per tutto quello che con arte ha saputo fare fino a qualche anno fa e che ancora vorrà fare!! Poiché l’Arte non si ferma mai! La mia richiesta va al Dott. Bartolino Leone Direttore del Notiziario Eolie online, di voler concedere al “Grande Artista Geri Palamara” il “Simbolo di Eolo e di Lipari”.
Grazie per l’attenzione,
Felice D’Ambra