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Commemorazione per la morte dei tre membri dell’equipaggio Sansovino, avvenuta il 29 novembre del 2016.

La Capitaneria di Porto in occasione della ricorrenza, informa che il 29 novembre, alle 14.30, tutte le unità navali presenti nel porto di Messina azioneranno le sirene come segno di deferente commemorazione.

In quell’incidente persero la vita Christian Micalizzi, primo ufficiale di Messina ; Gaetano D’Ambra, 27 anni, secondo ufficiale di coperta, di Lipari, Santo Parisi di Terrasini.

La nave era ormeggiata al molo Norimberga del porto di Messina per alcuni lavori di riparazione e manutenzione.

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di Gaetano Sardella

Venerdì 29 Novembre la Famiglia D'Ambra alle ore 18 nella Chiesa di San Pietro ricorda il figlio Gaetano, con una Celebrazione di suffragio.
Ci uniamo al loro dolore per il figlio secondo ufficiale nelle navi di linea della Siremar deceduto sul lavoro nel 2016.

Sansovino, L'autopsia: acido killer nella stiva

di Manuala Modica

"Arresto cardio-respiratorio per edema polmonare acuto ed insufficienza respiratoria, nonché danno ipossico cerebrale da inalazione di acido solfidrico", è il resoconto scientifico delle cause della morte un anno fa dei tre marittimi della Sansovino. I tre che nel novembre dell'anno scorso entrarono nello spazio 6 della sentina della nave della Caronte&Tourist inalarono acido solfidrico, ebbero convulsioni respiratorie e morirono, per questo e per nessun'altra complicazione. Così è stato messo nero su bianco dal medico legale Elvira Ventura Spagnolo e il tossicologo forense Guido Romano. Il risultato dell'esame sui corpi è stato finalmente depositato ed accerta che "esiste causalità per inalazione delle sostanze tossiche esogene suddette e il decesso" di tutti e tre i marittimi. A perdere la vita sulla Sansovino, esattamente un anno fa, il primo ufficiale Cristian Micalizzi a 38 anni (di Messina), il secondo ufficiale Gaetano D'Ambra, a 29 anni (di Lipari), il motorista Santo Parisi a 51 (di Terrasini). E mentre l'esame autoptico ha certificato le cause, il perito della procura, Salvatore Gianino, ha riavvolto il nastro di quel 29 novembre 2016. Sono morti sul lavoro mentre ripulivano la stiva della nave senza misure di sicurezza, senza seguire le procedure previste, senza maschere e con soccorsi immediati improvvisati alla meno peggio: "che ha comportato gravi ritardi nei soccorsi" questo ha scritto il perito della procura Salvatore Gianino. Individuando le responsabilità, secondo Gianino, dalla stessa compagnia di navigazione Caronte&Tourist Isole minori, dal Comandante della Sansovino, Salvatore Virzì, dal direttore di macchina, Fortunato De Falco. E ancora, dall'amministratore delegato della Caronte&Tourist Isole minori, Luigi Genghi, dal Dpa (Designated person ashore) della società di gestione Seastar shipping navigation, Giosuè Agrillo che dalla Compagnia di navigazione aveva avuto la gestione dei sistemi di sicurezza, e dall'ispettore tecnico della Caronte&Tourist Isole minori, Domenico Cicciò. Il nastro del giorno della tragedia torna indietro alle 13.10, quando iniziano i lavori di manutenzione nel garage, in quel momento affollato da un via vai di gente di marittimi. Alle 13.57 vengono allentati per la prima volta i bulloni della cassa stagna dello spazio numero 6 che inizieranno a rilasciare il gas letale all'interno di un luogo chiuso e stretto mentre gli uomini della Sansovino marittimi non indossano nessuna protezione individuale. Alle 14.29 verranno allentati una seconda volta, nel frattempo il liquido si sparge nello spazio numero 6 iniziando ad intossicare l'ambiente. "Liquido maleodorante assieme a schiuma di colore bianco: odore assimilabile e foamite utilizzato per le esercitazioni antincendio", così lo descrive nella testimonianza resa, Ferdinando Puccio l'unico sopravvissuto tra quelli all'interno dello spazio 6. Sono le testimonianze ma anche i video della telecamera della nave che documentano gli ultimi attimi di vita dei tre marittimi, il via vai di molti marittimi di vario grado, prima che si accorgano dell'emergenza, a riprova del fatto che i tre non scesero autonomamente a pulire la sentina. Anzi, secondo quanto riporta il perito della procura di Messina, dopo aver sentito testimonianze e visualizzato video e documenti, il comando specifico di pulire la sentina fu impartito. I primi soccorsi sono confusi, con braghe improvvisate: sono quindi inefficaci. I soccorsi di 118 e Vigili del fuoco arrivano alle 15, le operazioni terminano alle 15.30. Micalizzi, D'Ambra e Parisi sono morti. Si attende a questo punto la conclusione delle indagini, che sono state coordinate dal procuratore aggiunto Giovannella Scaminaci, con le relative richieste della procura.(repubblica.it)

 

 

di Manuela Modica

Il comandante e la compagnia di navigazione, Caronte&Tourist Isole minori, sono loro i responsabili della morte dei tre marittimi della Sansovino, secondo il perito della procura Salvatore Gianino. A quasi un anno dalla tragedia avvenuta al porto di Messina sono state depositate ieri le conclusioni del perito della procura.

Era il 29 novembre del 2016 quando scendendo nella stiva della Sansovino tre marittimi aprirono una botola restando intossicati. Morirono Gaetano D'Ambra, Salvo Parisi e Christian Micalizzi. Lunga la perizia di Gianino, 159 pagine che saranno completamente a disposizione dei difensori soltanto lunedì, intanto hanno potuto leggere le conclusioni: negligenza del comandate e della compagnia con responsabilità aggravata di quest'ultima per mancata vigilanza.(repubblica.it)

---Proseguono gli accertamenti peritali per il decesso dei marittimi sulla nave Sansovino. Domani alle ore 15.00 presso la polizia postale di Catania, si procedera' all 'accertamento tecnico non ripetibile sui computer e sui telefoni acquisiti.
Saranno presenti i legali Avv.Nello Cassata e Francesco Rizzo, insieme ai Dr. Rocco Vaccarino e Nadia Giuffre'.

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