di Bartolino Ferlazzo
SONO UTILI, NON SONO UTILI
(se la legge le prevede vuol dire qualcosa o no ?)
Bisogna riconoscere che il passato non è mai finito, bisogna riconoscere che le frasi fatte, sono quelle che trovano ingresso solo nel momento in cui qualcosa viene a mancare, qualcosa non gira come si era previsto, che le bocciature sono sempre dietro l'angolo.-
Non vogliamo addentrarci in polemiche sterili, inutili, di parte ma desideriamo, solo, capire del perché certe scelte, dichiarazioni, prese di posizione hanno trovato ingresso, in un contesto politico amministrativo, che va certamente oltre la semplice dichiarazione o critica.-
Il passato non è finito, chi credeva che certi tempi, certi comportamenti, fossero ormai del tutto finiti si è sbagliato, non ha calcolato un aspetto tipico, di cui l'uomo per sua natura è dotato, sia nel bene che nel male, ovvero < il libero arbitrio >.
Nessuno ha potuto, può e potrà mai cambiare questo "gene" umano; il libero arbitrio è una scelta personale, giusta o sbagliata che sia, ma cos'è il libero arbitrio " ... Il libero arbitrio è un concetto filosofico e teologico, secondo il quale ogni persona ha il potere di decidere gli scopi del proprio agire e pensare, tipicamente perseguiti tramite volontà, nel senso che la sua possibilità di scelta, ha origine nella persona stessa e non in forze esterne ...", dunque una scelta dettata dal momento, dalla situazione, dalla propria morale, dalla volontà, dal proprio pensare, che come abbiamo visto ultimamente, è in netto contrasto con quelle forze che vorrebbero imporre, la propria a discapito ed offendendo, in tal senso, anche e principalmente, l'intelligenza della persona stessa, a cui è diretta l'imposizione.-
Il passato non è finito, anzi è sempre attuale, lascia perplessi che ancora si invochi lo sconcerto del cambio di casacca, come sempre e come sarà sempre; sconcertanti, invece, potrebbero essere atteggiamenti alla Ivan, alla Leonid, alla Igor, alla Nikolay in quanto assoluti depositari della verità, pretendendo cieca obbedienza, oltre che sconcertanete è miserevole.-
La fiducia, la collaborazione si deve conquistare, si ottiene con le buone maniere, con tutti i distunguo del caso, non con gli insulti, le risatine di presa in giro, le scurrili, certamente non scandalizzabili ai tempi nostri, frasi pronunciate in pubblico, che non si addicono a chi fa, o crede di fare politica, a chi crede di essere un politico ed invece è solo un politicante, un mestierante.-
Tutto quanto è stato più volte dissacrato, giustamente, adesso torna in auge, torna in tutta la sua potenza, senza possibilità di smentite, decisioni libere senza nessuna imposizione, ma semplici scelte, giuste o sbagliate, ma scelte dettate dal convincimento delle proporie idee.-
Il passato non è finito, crediamo che bisogna essere coerenti, qualche consigliere comunale era presente nel civico consesso liparoto già in anni passati, quando mai si è discusso di utilità o meno di certe forme di democrazia, forse allora erano utili ed oggi no ? può darsi, non si ha la controprova se non c'è un riscontro, la visibilità la possiamo trovare nei nostri tramonti, nei nostri panorami, non crediamo che bisogna essere consiglieri comunali per essere visibili agli occhi degli altri, la visibilità, se vogliamo proprio dirla, si ottiene comportandosi con dignità, democraticamente e con prerogative, che vanno oltre, le inutili affermazioni che non hanno nessun senso e non portano a nessun risultato.-
Il passato non è finito, se si ritiene, giustamente o meno, che queste forme di democrazia non siano valide, producenti e conducenti alla causa della gente, ma sono previste in atti legalmente autorizzati da altri enti superiori, che fare ? se si è certi dell'inutilità, bisogna portare all'attenzione di chi dovrà decidere e chiedere, che non vengano inserite nelle leggi, nei regolamenti, negli statuti, negli usi e nei costumi del comune, solo che quanto proposto, non violi le normative e le leggi in materia, altrimenti come riferiva sempre, il Prof. Masino Carnevale < è solo aria fritta >.-
Il passato non è finito, se in quasialsi consesso, sono previste una maggioranza ed un'opposizione, certamente ci sarà un motivo, la maggioranza propone il quantum, l'opposizione dispone, per la froza disponibile, di concerto mettendo in atto tutte quelle che sono le iniziative legali a disposizione, pertanto previste dalla legge, per eventualmente contrastarle, non a proprio vantaggio, ma per apporti che magari non sono stati valutati o dimenticati, si chiama opposizione e dunque un motivo ci sarà , è infatti - un'unità di misura del pluralismo e gli ordinamenti dove l'opposizione, di qualunque colore politico o ideologico, non ha concrete garanzie e diritti, possono essere inseriti nella categoria dei sistemi democratici "di facciata" - dove sì, il tutto diventa un motivo per acquisire visibilità.-
Fare politica spicciola, di bassa lega non serve, quando qualcosa si sgretola, quando qualcosa portata avanti con forza non trova riscontro, quando la tua/nostra/vostra, idea non regge l'urto della dialettica ed anche della critica, è avviata su un abbrivio che prima o poi porterà a "sbattere"; quando vieni battuto, quando hai numeri risicati, quando le scialuppe stanno per calarsi in acqua, bisogna reagire, bisogna porre rimedio, bisogna pensare che su quella nave, ci sono persone che non possono pagare la tua mania di grandezza, di onnipotenza o del < con me o contro di me > ci sono delle persone da salvare, e questo dovrebbe essere il primo pensiero che un < vero e valido comandante > metterebbe in atto; molte volte il dialogo, il chiedere, il
trattare, il coinvolgere, a discapito di autoritarismo, provocazione o di lesa maestà, non è debolezza ma atti di democrazia, di coinvolgimento, con tutte le differenze del caso, ma necessarie affinché le prevaricazioni e le imposizioni siano messe da parte; sogni ? sicuramente si, l'albero si raddrizza da piccolo, si da una struttura, una forma, perché da grande non si piega ma si spezza.-
Adesso attendiamo, come smpre l'intervento, la risposta del saggio io so tutto, dico tutto, conosco tutto e sono depositario della verità, ben venga ne saremo felici lo rispettiamo ma certamente non lo temiamo..-
Desideriamo concludere con una bella affermazione di Antoine Bernheine " ... la riconoscenza è una malattia del cane non trasmissibile all' uomo ...".-
Аугури Липари.
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