Carissimo direttore,

lilaDesideravo segnalare alcune anomalia a proposito della La “Liberty Card” che, come scrive la Società, è stata pensata per i nostri clienti che si recano frequentemente sulle isole minori siciliane e per i quali la Società si propone di dare una maggiore convenienza e risparmio nell’utilizzo dei nostri servizi. Essa è riservata ai lavoratori pendolari residenti in Sicilia.

Ma chiedo: i lavoratori pendolari, domiciliati in Sicilia, ma residente fuori dall’isola madre perché non possono usufruire di tali benefici?

Un esempio può essere quello di un docente residente fuori dalla Sicilia, magari in Calabria, dove è titolare perché, da quest’anno, nominato per effetto della nuova legge sulla Buona Scuola. Successivamente viene assegnato in una scuola delle Isole Eolie dove dovrà prestare servizio sino al 31 Agosto 2017.

Da Reggio Calabria, per esempio, potrebbe viaggiare tuti i giorni .

Quindi perché non può usufruire delle agevolazioni riservate ai pendolari?

Perché deve obbligatoriamente trasferirsi la residenza?

Altro esempio, sempre per il mondo della scuola.

Un docente residente sempre fuori dalla Sicilia ottiene un contratto a tempo determinato, magari per 2 – 3 mesi o sino al termine delle lezioni (30 giugno) nelle isole e decide, perché ospitato, di domiciliare da un parente a Milazzo o Messina da dove riesce a fare il lavoratore pendolare. Come fa a trasferirsi la residenza? Deve poi cambiarla ogni volta che ottiene un incarico?

Anche in questo caso non può usufruire dei benefici della Liberty Card ma deve pagare 35€ al giorno.

Grazie per l'attenzione e buon lavoro a tutti.

                                               Lettera firmata

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